@database Miami.guide @Master Miami.texinfo @Width 72 This is the AmigaGuide® file Miami.guide, produced by Makeinfo-1.55 from the input file Miami.texinfo. Documentazione di Miami V3.2 (c) Copyright 1996-1998 Nordic Global Inc. All Rights Reserved. $VER: Miami.guide 3.2 (7.11.98) @Node Main "Miami.guide" @Next "NODE_DISCLAIMER" Miami ***** Questa è la documentazione di Miami V3.2, un software di rete TCP/IP integrato per AmigaOS. Copyright (C) 1996-1998 Nordic Global Inc. Tutti i diritti riservati. Programma e documentazione di Holger Kruse. @{" Note legali " Link "NODE_DISCLAIMER"} Declinazione di responsabilità @{" Uso / Copia " Link "NODE_CONDITIONS"} Condizioni d'uso e di copia @{" Registrazione " Link "NODE_REGISTRATION"} Registrazione shareware @{" Introduzione " Link "NODE_INTRODUCTION"} Introduzione a Miami @{" Requisiti " Link "NODE_REQUIREMENTS"} Configurazione richiesta @{" Installazione " Link "NODE_INSTALLATION"} Come installare Miami @{" MiamiInit " Link "NODE_MIAMIINIT"} Partenza veloce con MiamiInit @{" Parametri dell'icona " Link "NODE_TOOLTYPES"} Parametri dell'icona di Miami @{" Menu " Link "NODE_MENUS"} I menu del programma @{" Configurazione " Link "NODE_CONFIGURATION"} Opzioni per la configurazione manuale @{" Driver MNI per Ethernet " Link "NODE_MNI"} Driver MNI per Ethernet @{" Chiamata " Link "NODE_DIALERLANG"} Il linguaggio di chiamata @{" Interfaccia ARexx " Link "NODE_AREXX"} Comandi ARexx supportati @{" Variabili di ambiente " Link "NODE_ENVVARS"} Variabili di ambiente @{" Scambio di impostazioni " Link "NODE_EXCONFIG"} Come importare/esportare le preferenze @{" Programmi accessori " Link "NODE_UTILITY"} Altri programmi per Miami @{" Compatibilità " Link "NODE_COMPATIBILITY"} Problemi di compatibilità @{" Limitazioni " Link "NODE_RESTRICTIONS"} Limitazioni della versione corrente @{" Cronologia " Link "NODE_HISTORY"} La storia di Miami @{" Versioni future " Link "NODE_FUTURE"} Il futuro di Miami @{" Supporto " Link "NODE_SUPPORT"} Come ottenere aiuto o aggiornamenti @{" Ringraziamenti " Link "NODE_ACKNOWLEDGEMENTS"} Ringraziamenti @EndNode @Node "NODE_DISCLAIMER" "Miami.guide/NODE_DISCLAIMER" @Next "NODE_CONDITIONS" @Prev "Main" @Toc "Main" Declinazione di responsabilità ****************************** Miami È NELLE INTENZIONI DELL'AUTORE UN PROGRAMMA TCP/IP PER AmigaOS CHE PUÒ ESSERE USATO PER COLLEGARE IL PROPRIO AMIGA ALLA RETE INTERNET TRAMITE UN MODEM O ATTRAVERSO UN DISPOSITIVO DI RETE. ANCHE SE OGNI TENTATIVO È STATO COMPIUTO PER RENDERE Miami QUANTO PIÙ COMPATIBILE POSSIBILE CON GLI STANDARD TCP/IP, L'AUTORE NON PUÒ ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ CHE Miami ABBIA PROBLEMI CON EFFETTI COLLATERALI PERICOLOSI PER IL SISTEMA DELL'UTENTE O DI ALTRE MACCHINE AD ESSO CONNESSE. CON LA PRESENTE L'AUTORE DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ PER QUESTE O ALTRE CONSEGUENZE DI QUALSIASI NATURA DERIVANTI DALL'USO DI Miami. CIÒ INCLUDE, MA NON SI LIMITA AD ESSI, DANNI ALLE ATTREZZATURE DELL'UTENTE, AI SUOI DATI, AD ALTRE MACCHINE CONNESSE A QUELLA DELL'UTENTE, A OGNI ATTREZZATURA AD ESSE COLLEGATE, DANNI PERSONALI, PERDITE ECONOMICHE O QUALSIASI ALTRO TIPO DI EFFETTO COLLATERALE. Miami È FORNITO "COSÌ COM'È". CIÒ SIGNIFICA CHE L'AUTORE NON GARANTISCE CHE Miami SIA ADATTO A UN QUALSIASI SCOPO E NON GARANTISCE ALCUNA CORREZIONE DI PROBLEMI, AGGIORNAMENTI O ASSISTENZA DURANTE IL RIPRISTINO DA ERRORI. Miami è basato sul codice di rete TCP/IP 4.4BSD V.2, nella versione distribuita su CD-ROM da Walnut Creek. L'intero codice originale 4.4BSD è liberamente distribuibile ed è frutto del lavoro di più parti. Per dettagli su singoli copyright e sulle declinazioni di responsabilità, si prega far riferimento ai sorgenti, disponibili da varie fonti, per es. sul CD-ROM @{b}4.4BSD Lite@{ub} disponibile presso Walnut Creek. Il seguente mesaggio di copyright è valido per l'intero pacchetto originale 4.4BSD: Start quote All of the documentation and software included in the 4.4BSD and 4.4BSD-Lite Releases is copyrighted by The Regents of the University of California. Copyright 1979, 1980, 1983, 1986, 1988, 1989, 1991, 1992, 1993, 1994 The Regents of the University of California. All rights reserved. Redistribution and use in source and binary forms, with or without modification, are permitted provided that the following conditions are met: 1. Redistributions of source code must retain the above copyright notice, this list of conditions and the following disclaimer. 2. Redistributions in binary form must reproduce the above copyright notice, this list of conditions and the following disclaimer in the documentation and/or other materials provided with the distribution. 3. All advertising materials mentioning features or use of this software must display the following acknowledgement: This product includes software developed by the University of California, Berkeley and its contributors. 4. Neither the name of the University nor the names of its contributors may be used to endorse or promote products derived from this software without specific prior written permission. THIS SOFTWARE IS PROVIDED BY THE REGENTS AND CONTRIBUTORS "AS IS" AND ANY EXPRESS OR IMPLIED WARRANTIES, INCLUDING, BUT NOT LIMITED TO, THE IMPLIED WARRANTIES OF MERCHANTABILITY AND FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE ARE DISCLAIMED. IN NO EVENT SHALL THE REGENTS OR CONTRIBUTORS BE LIABLE FOR ANY DIRECT, INDIRECT, INCIDENTAL, SPECIAL, EXEMPLARY, OR CONSEQUENTIAL DAMAGES (INCLUDING, BUT NOT LIMITED TO, PROCUREMENT OF SUBSTITUTE GOODS OR SERVICES; LOSS OF USE, DATA, OR PROFITS; OR BUSINESS INTERRUPTION) HOWEVER CAUSED AND ON ANY THEORY OF LIABILITY, WHETHER IN CONTRACT, STRICT LIABILITY, OR TORT (INCLUDING NEGLIGENCE OR OTHERWISE) ARISING IN ANY WAY OUT OF THE USE OF THIS SOFTWARE, EVEN IF ADVISED OF THE POSSIBILITY OF SUCH DAMAGE. End Quote Tale copyright non è valido per Miami. Miami NON è liberamente distribuibile, eccetto dove altrimenti dichiarato. Vedasi @{"Uso / Copia" Link "NODE_CONDITIONS"} per dettagli. Alcuni moduli per l'interfaccia utente (GUI) di Miami si basano su @{b}Magic User Interface (MUI)@{ub}. MUI è Copyright di Stefan Stuntz. Alcuni moduli per l'interfaccia utente (GUI) di Miami richiedono la classe MUI `Busy.mcc' di Klaus Melchior. Ecco la relativa dichiarazione di copyright: Begin Quote Busy.mcc è (c) 1994-1996 di Klaus 'kmel' Melchior End Quote Alcuni moduli per l'interfaccia utente (GUI) di Miami richiedono la gtlayout.library di Olaf Barthel. Ecco la relativa dichiarazione di copyright: Begin Quote Copyright © 1993-1996 di Olaf `Olsen' Barthel Liberamente distribuibile. End Quote Alcuni moduli per l'interfaccia utente (GUI) di Miami usano immagini basate su MagicWB, che sono state copiate con il permesso dell'autore. Ecco la relativa dichiarazione di copyright. Altre informazioni sono presenti nel file `MagicWB.readme' distribuito con Miami. Begin Quote Copyright © 1992-1997, Martin Huttenloher End Quote @EndNode @Node "NODE_CONDITIONS" "Miami.guide/NODE_CONDITIONS" @Next "NODE_REGISTRATION" @Prev "NODE_DISCLAIMER" @Toc "Main" Uso / Copia *********** Miami è shareware. In questo caso ciò significa che è necessario un file di accesso personalizzato per usare tutte le funzionalità di Miami. Gli utenti riceveranno il loro file di accesso personalizzato dall'autore dopo essersi registrati. Il file di accesso non può essere reso disponibile ad altri utenti ! Dare il proprio file di accesso ad altri utenti o usare file di accesso non ricevuti direttamente dall'autore per uso personale dell'utente è considerato un atto di pirateria del software! I file di accesso non sono trasferibili e non possono essere venduti o scambiati con nessuna persona o organizzazione. Sono destinati ad essere usati solo dall'utente che si registra. L'eseguibile di Miami o di qualsiasi dei programmi di supporto non può essere modificato o alterato in alcun modo (nemmeno per uso personale), fatta eccezione per i modi esplicitamente approvati dall'autore per gli aggiornamenti. L'uso di eseguibili modificati o alterati è considerato un atto di pirateria del software! Gli eseguibili di Miami possono essere usati solo per gli scopi ad essi destinati, cioè per essere eseguiti da AmigaOS su computer Amiga. Il riassemblamento, la retro-ingegnerizzazione o la traduzione degli eseguibili sono espressamente proibiti. La documentazione e i messaggi di Miami sono soggetti allo stesso copyright del programma stesso. Ciò significa che né la documentazione né i messaggi possono essere modificati o tradotti in alcun modo. Per evitare qualsiasi equivoco: NON SI PUÒ tradurre e distribuire la documentazione e i messaggi di Miami, se non si è stati ufficialmente nominati traduttori dall'autore. Traduzioni non autorizzate sono da considerarsi illegali, violazione del copyright e saranno cancellate da siti pubblici per software. Nel caso si voglia distribuire l'archivio di Miami valgono le seguenti condizioni: @{b}*@{ub} Il prezzo di vendita richiesta non può essere più alto del costo dei supporti vergini necessari per i file di Miami sommato ad una quota nominale per la copia e ai costi di consegna. Il prezzo totale non deve essere superiore a 10 US$, 15 DM o l'equivalente in una qualsiasi altra moneta. @{b}*@{ub} Se l'archivio di Miami deve essere distribuito come parte di una raccolta su CD-ROM di programmi di pubblico dominio e/o shareware, allora il prezzo finale del CD-ROM non deve essere superiore a 20 US$, 30 DM o l'equivalente in una qualsiasi altra moneta. @{b}*@{ub} Il programma e la documentazione devono essere presenti in forma integrale. Non è permessa la distribuzione di singole parti o di parti incomplete della distribuzione originale. Non è permessa la distribuzione di file di accesso. @{b}*@{ub} Miami (o sue parti) non può essere venduto in abbinamento con o come parte di prodotti commerciali. Licenze separate per rivendita commerciale sono ottenibili su richiesta contattando @{b}kruse@nordicglobal.com@{ub}. Ad ogni modo, non è lecito assumere di poter distribuire Miami o sue parti in abbinamento con o come parte di prodotti commerciali fino al ricevimento della approvazione scritta dell'autore. @{b}*@{ub} Il programma e la documentazione non possono essere cambiate in alcun modo. Unica eccezione (cioè accettabile) è l'uso di programmi di archiviazione come @{b}LHA@{ub} purché resti possibile recuperare il programma o i dati originali. @EndNode @Node "NODE_REGISTRATION" "Miami.guide/NODE_REGISTRATION" @Next "NODE_INTRODUCTION" @Prev "NODE_CONDITIONS" @Toc "Main" Registrazione ************* Se si usa spesso Miami, si ha bisogno di qualcuna delle funzionalità disabilitate nella versione dimostrativa o se si vuole rimanere in linea più di un'ora alla volta, si consiglia di procedere alla registrazione di Miami. Per la registrazione occorre avviare il programma @{b}MiamiRegister@{ub}. Esso spiega nei dettagli la procedura necessaria e permette di effettuare il tutto in modo interattivo. Si prega contattare l'autore all'indirizzo @{b}kruse@nordicglobal.com@{ub} se per una qualche ragione risultasse impossibile usare il programma di registrazione @{b}MiamiRegister@{ub}. La quota di registrazione è di US$ 35 (35 dollari americani) per una licenza standard `completa'.Gli utenti registrati di ppp.device ottengono uno sconto nel passaggio a Miami. I dettagli sono illustrati da @{b}MiamiRegister@{ub}. Offerte speciali per licenze di gruppo (10 o più utenti alla volta), prepagamento di licenze e ridistribuzione commerciali sono inoltre disponibili. Contattare l'indirizzo @{b}kruse@nordicglobal.com@{ub} per ulteriori ragguagli. Se si è già utenti registrati di Miami 2.x si avrà bisogno di nuovi file chiave per Miami 3.x. La politica di aggiornamento è: @{b}*@{ub} Se i file chiave di Miami sono stati ottenuti dopo il 15 Giugno 1997, l'aggiornamento a Miami 3.x è gratuito. @{b}*@{ub} Se i file chiave di Miami sono stati ottenuti prima del 15 Giugno 1997, si avrà bisogno di un codice di aggiornamento per aggiornare i file chiave. I codici di aggiornamento sono ottenibili direttamente da Nordic Global Inc. (per US$ 12.00) e da alcuni siti di registrazione. Per aggiornare i file chiave occorre avviare MiamiRegister. Il programma offrirà le opzioni di aggiornamento e farà conoscere anche l'eventuale prezzo dovuto per l'aggiornamento. Se si è già in possesso dei file chiave per 3.0 non è necessario alcun aggiornamento per 3.2. I file chiave per 3.0 funzionano con 3.2 senza alcun cambiamento. @EndNode @Node "NODE_INTRODUCTION" "Miami.guide/NODE_INTRODUCTION" @Next "NODE_REQUIREMENTS" @Prev "NODE_REGISTRATION" @Toc "Main" Introduzione ************ Miami è un software di rete TCP/IP integrato per AmigaOS che permette il collegamento a Internet o ad una rete locale attraverso un modem o altri dispositivi di rete (per es. Ethernet) con estrema semplicità. Esso si basa sulla ultimissima versione (4.4BSD V2) del codice di rete ufficiale BSD, con l'aggiunta di estensioni provenienti da terze parti (come T/TCP e Path MTU discovery di FreeBSD). Ciò significa che Miami contiene uno stack TCP/IP `vero' e completo, non una semplice emulazione che supporta solo parti dello standard. Dal punto di vista del programmatore, Miami è compatibile con l'interfaccia di AmiTCP 4.x (@{b}bsdsocket.library@{ub}), ossia gran parte dei programmi scritti e compilati per AmiTCP4.x funzioneranno con Miami senza modifiche né bisogno di alcuna ricompilazione. Miami incorpora anche un modulo per chiamate via telefono che si può usare sia in modalità script che interattiva, oltre a una implementazione dei protocolli (C)SLIP e PPP, una interfaccia per driver SANA-II, una interfaccia utente grafica che permette il controllo totale del programma e della sua configurazione, un client per server proxy SOCKS e molte altre caratteristiche. In aggiunta, sono implementati sempre internamente @{b}inetd@{ub}, il "super-server", con molti servizi incorporati come "fingerd" e "identd"; @{b}TCP:@{ub}, il gestore AmigaDOS di stream; la usergroup.library, l'interfaccia standard per la gestione di utenti e gruppi. A differenza di altri stack più generici, Miami ha un supporto completissimo per connessioni modem a Internet via linea telefonica. Il processo di configurazione è stato reso il più semplice possibile: gran parte dei parametri sono determinati automaticamente. Inoltre sono supportate impostazioni predefinite che possono essere distribuite dai fornitori di accessi ai nuovi utenti. Miami può essere usato anche con altri tipi di collegamenti, come interfacce Ethernet, Arcnet o modem via cavo. Miami può utilizzare vari moduli per interfaccia utente (GUI) per la sua configurazione. Si deve usare un modulo GUI per controllare Miami (ad es. per connettersi o disconnettersi dalla linea, o per modificare le impostazioni). Quando Miami è in linea, si può fare a meno del modulo GUI per risparmiare memoria. Si può caricare di nuovo il modulo GUI in qualunque momento, se si desidera modificare le proprie impostazioni. Miami al momento può usare i seguenti moduli per interfaccia utente (GUI): @{b}MUI@{ub} Questo modulo richiede MUI (Magic User Interface) 3.8 o successivo, e crea una interfaccia utente nel tipico stile MUI. @{b}MUIMWB@{ub} Questo modulo è identico a quello `MUI', con la differenza che impiega anche immagini in qualche circostanza, non solo testo, e che è stato progettato in maniera più elaborata. Richiede MUI 3.8 o successivo, e uno schermo con almeno 8 colori che usi la tavolozza di MagicWB. @{b}GTLayout@{ub} Questo modulo crea un'interfaccia utente basata su GadTools, e richiede la gtlayout.library di Olaf Barthel versione 40 o successiva. Non richiede MUI. Il modulo raccomandato per l'interfaccia utente è `MUI' o (per schermi con molti colori) `MUIMWB'. Il modulo GTLayout può essere comunque usato, ma non offre alcune delle funzioni offerte dal modulo MUI (es. trascinamento e rilascio, ordinamento delle voci del database). Prima di avviare Miami è opportuno dare una occhiata a @{"MiamiInit" Link "NODE_MIAMIINIT"}. MiamiInit è un programma che per la maggior parte degli utenti configura automaticamente Miami nel modo più appropriato, compresi lo script di connessione, l'autenticazione, la ricerca di indirizzi IP, server DNS, netmask e altre variabili di configurazione. Dopo aver avviato MiamiInit si può eseguire Miami, importando la configurazione, salvando le nuove impostazioni e quindi collegandosi al proprio fornitore di accesso a Internet. Se si desidera usare Miami con una connessione Ethernet locale, è possibile che si debba configurare Miami manualmente, senza MiamiInit. Si può usare MiamiInit per la configurazione, ma per ora il programma non riconosce i nuovi driver MNI. Se si usa MiamiInit si potranno solo sfruttare i driver SANA-II con la propria scheda Ethernet. Questa situazione cambierà in una successiva versione del programma. @EndNode @Node "NODE_REQUIREMENTS" "Miami.guide/NODE_REQUIREMENTS" @Next "NODE_INSTALLATION" @Prev "NODE_INTRODUCTION" @Toc "Main" Requisiti ********* Miami necessita di: @{b}*@{ub} un Amiga con OS 2.04 o successivo @{b}*@{ub} MUI 3.8 o successivo se si desidera usare uno dei moduli MUI, o in alternativa gtlayout.library V40 o successiva per il modulo GTLayout. Inoltre è necessario hardware di rete e una macchina a cui collegarsi. Le situazioni tipo potrebbero essere: @{b}*@{ub} un modem collegato all'Amiga e alla linea telefonica. Tale modem deve essere almeno in parte compatibile Hayes: gran parte dei modem oggi prodotti lo sono. Inoltre un accesso SLIP o PPP tramite un fornitore di servizi Internet. Se è disponibile solo un cosiddetto `accesso shell' (shell account) Miami può essere usato lo stesso, ma sarà necessario prima installare presso il fornitore il programma Slirp o TIA. In tal caso è opportuno chiedere al fornitore se è lecito usare tali programmi e come e dove ottenere una loro copia. @{b}*@{ub} una scheda di rete Ethernet, un modem via cavo e un accesso SLIP/PPP come spiegato sopra. @{b}*@{ub} una scheda di rete Ethernet che collega la propria macchina a una rete locale. Si noti che Miami @{i}non@{ui} richiede ppp.device, appp.device, amippp.device o (rh)(c)slip.device. I protocolli PPP e (C)SLIP sono incorporati in Miami stesso, in versioni più efficienti e più avanzate di quelle attualmente disponibili nei gestori SANA-II. @EndNode @Node "NODE_INSTALLATION" "Miami.guide/NODE_INSTALLATION" @Next "NODE_MIAMIINIT" @Prev "NODE_REQUIREMENTS" @Toc "Main" Installazione ************* Miami è costituito dai seguenti archivi: @{b}Miami30main.lha@{ub} L'archivio principale, di cui tutti hanno bisogno. @{b}Miami30-000.lha@{ub} La versione 68000/010 di Miami, necessaria se il proprio Amiga ha un processore 68000 o 68010. @{b}Miami30-020.lha@{ub} La versione 68020+ di Miami, necessaria se il proprio Amiga ha un processore 68020, 68030, 68040 o 68060. @{b}Miami30-MUI.lha@{ub} Il modulo MUI per Miami, necessario se si vuole usare Miami assieme a MUI >=3.8. @{b}Miami30-GTL.lha@{ub} Il modulo GTLayout per Miami, necessario se si vuole usare Miami assieme a gtlayout.library V40 o successiva. Ogni utente deve scaricare l'archivio principale, uno dei due archivi relativi al processore presente (000 o 020), ed almeno uno dei due archivi per il modulo per interfaccia utente (GUI). Si possono installare più moduli per interfaccia utente, se si vuole. Una volta scaricati tutti gli archivi necessari, bisogna decompattarli nella stessa directory (temporanea), e poi eseguire lo script Installer in quella directory per installare Miami. Lo script può essere usato per una nuova installazione o per gli aggiornamenti. Tutti i file saranno copiati dalla directory di installazione in una sola directory di destinazione, e nessun file o directory di sistema sarà toccato, con una sola eccezione: Lo script chiede all'utente se si vuole creare una assegnazione "Miami:" e poi aggiungere il relativo comando nel file user-startup dell'utente. Tale operazione è @{i}raccomandata@{ui}. Se si evita tale passaggio durante l'installazione si @{i}deve@{ui} creare manualmente l'assegnazione prima di avviare Miami. In caso contrario Miami non funzionerà correttamente. @EndNode @Node "NODE_MIAMIINIT" "Miami.guide/NODE_MIAMIINIT" @Next "NODE_TOOLTYPES" @Prev "NODE_INSTALLATION" @Toc "Main" MiamiInit ********* MiamiInit è un programma di utilità che cerca di determinare tutti i parametri richiesti per una connessione su porta seriale (SLIP o PPP) o di tipo SANA-II (Ethernet, Arcnet, ecc.) e salva quindi un file di configurazione che può in seguito essere usato da Miami. La prima cosa da fare per configurare Miami dopo l'installazione è avviare MiamiInit e rispondere alle varie domande poste dal programma. Durante tale processo MiamiInit chiama il proprio fornitore di servizi Internet, ottiene tutti parametri necessari e infine li salva. MiamiInit al momento supporta solo le configurazioni più comuni. Casi molto particolari come formati dei dati diversi da @{b}8N1@{ub}, modem non in standard Hayes o modem con cavi modem a 3 fili non sono riconosciuti. Se si possiedono tali configurazioni insolite sarà necessario configurare Miami manualmente invece che lanciare MiamiInit. Si noti che a seconda della configurazione della propria rete locale MiamiInit può non essere in grado di ottenere completamente da solo tutte le informazioni. @{i}Non@{ui} è un errore se MiamiInit chiede parametri come indirizzi IP o Netmask in fase di configurazione. Ciò significa solo che non esiste alcun server sulla rete locale che fornisca tali informazioni a MiamiInit. In tal caso è necessario chiedere al proprio fornitore di servizi Internet o al proprio amministratore di rete le informazioni mancanti. In genere, se si sta allestendo una rete locale molto piccola, composta di soli Amiga o PC, sarà necessario inserire molte delle informazioni manualmente. D'altro canto, se ci si collega a Internet o a una rete estesa già preparata per configurare nuove macchine, allora MiamiInit può spesso trovare molte se non tutte le informazioni da un server. MiamiInit attualmente non riconosce i driver MNI. Se si vuole configurare Miami per l'uso con Ethernet, si deve o usare MiamiInit e configurare il Miami per SANA-II, oppure configurare il programma manualmente per MNI. Ovviamente si può anche dapprima avviare MiamiInit, configurare il sistema per SANA-II, e successivamente passare a MNI, dopo aver importato le impostazioni all'interno di Miami. @EndNode @Node "NODE_TOOLTYPES" "Miami.guide/NODE_TOOLTYPES" @Next "NODE_MENUS" @Prev "NODE_MIAMIINIT" @Toc "Main" Parametri dell'icona ******************** Miami supporta i seguenti parametri dell'icona quando lanciato da Workbench (possono essere specificati come argomenti della linea comando quando lanciato da Shell): @{b}PACKETDEBUG@{ub} Avvia la modalità di debug a livello di pacchetto. Se si indica "PACKETDEBUG=10" o "PACKETDEBUG=20", Miami crea un file "Miami.debug" contenente una copia esadecimale di tutti i pacchetti inviati e ricevuti. Si dovrebbe usare questa modalità nella fase di ricerca errori, non durante le normali operazioni, perché questi file di registro diventano rapidamente molto voluminosi e consumano molte risorse del processore. Un valore di 10 registra solo i carichi utili del pacchetto, uno di 20 registra anche i dati grezzi del pacchetto (per PPP/SLIP). @{b}DONTCONNECT@{ub} Se Miami è configurato per collegarsi automaticamente al fornitore Internet all'avvio del programma, si può usare questo parametro per impedire tale comportamento e avere la possibilità di modificare alcune impostazioni prima del collegamento. @{b}SETTINGS@{ub} Qualsiasi icona di tipo progetto deve contenere un parametro "SETTINGS" affinché Miami lo riconosca come file contentente impostazioni. Dalla Shell è possibile usare l'argomento "SETTINGS=nomefile" per specificare il file di impostazioni da caricare. @{b}IMPORTMIAMIINIT@{ub} Il parametro "IMPORTMIAMIINIT=nomefile" dice a Miami di importare un file di impostazioni generato MiamiInit. @{b}IMPORTASCII@{ub} Il parametro "IMPORTASCII=nomefile" dice a Miami di importare un file ASCII di impostazioni (formato per la distribuzione). @{b}SAVESETTINGS@{ub} Il parametro "SAVESETTINGS" dice a Miami di salvare le impostazioni come predefinite. Esso è utile perlopiù usato con "IMPORTMIAMIINIT" o "IMPORTASCII" per importare un file esterno di impostazioni e convertirlo in un file di impostazioni di Miami. @{b}AREXX@{ub} Il parametro "AREXX=nomefile" dice a Miami di eseguire all'avvio lo script ARexx specificato. @{b}PUBSCREEN@{ub} Il parametro "PUBSCREEN=nome" imposta lo schermo pubblico su cui si vuole aprire Miami. Si noti che i moduli MUI dispongono di un proprio metodo per la configurazione degli schermi, tramite MUI. @{b}GUI@{ub} Il parametro "GUI=nome" dice a Miami quale modulo GUI utilizzare per l'interfaccia utente. Questo parametro ha la precedenza su qualsiasi scelta di interfaccia utente presente nel file di impostazioni. @{b}NOGUI@{ub} Il parametro "NOGUI" indica a Miami di avviarsi senza mostrare alcuna interfaccia utente. IMPORTANTE: non si devono usare parametri non documentati! Tali parametri solitamente non funzionano come ci si potrebbe attendere, e potrebbero anche ridurre la compatibilità o le prestazioni di Miami. @EndNode @Node "NODE_MENUS" "Miami.guide/NODE_MENUS" @Next "NODE_CONFIGURATION" @Prev "NODE_TOOLTYPES" @Toc "Main" I menu ****** Descrizione di tutte le voci dei menu @{b}Progetto/Informazioni...@{ub} Mostra informazioni su Miami. @{b}Progetto/Informazioni su MUI...@{ub} Mostra informazioni su MUI (Magic User Interface). Questa voce di menu è visibile solo quando si usa uno dei due moduli di interfaccia utente MUI. @{b}Progetto/Riduci ad icona@{ub} Riduce ad icona tutte le finestre di Miami. Si noti che per alcuni moduli di interfaccia (es. GTLayout) questa voce equivale a `Progetto/Elimina GUI'. @{b}Progetto/Elimina GUI@{ub} Riduce ad icona tutte le finestre di Miami e scarica il modulo GUI dalla memoria. @{b}Progetto/Fuori linea senza riagganciare@{ub} Va fuori linea senza prima riagganciare la linea del modem. @{b}Progetto/Esci senza riagganciare...@{ub} Termina il programma senza riagganciare prima. @{b}Progetto/Esci...@{ub} Termina il programma. @{b}Impostazioni/Carica...@{ub} Carica un file con le impostazioni. @{b}Impostazioni/Salva@{ub} Salva le impostazioni correnti nel file corrente. @{b}Impostazioni/Salva come...@{ub} Salva le impostazioni correnti in un nuovo file. @{b}Impostazioni/Salva come predefinito@{ub} Salva le impostazioni correnti come quelle predefinite per Miami. @{b}Impostazioni/Crea icona@{ub} Crea una icona di tipo progetto per ogni file di impostazioni salvato. @{b}Impostazioni/Importa dalla distribuzione...@{ub} Importa un file di impostazioni nel formato per la distribuzione (ASCII). @{b}Impostazioni/Esporta per la distribuzione...@{ub} Esporta le impostazioni in un file nel formato per la distribuzione (ASCII). @{b}Impostazioni/Importa da MiamiInit V2...@{ub} Importa un file di impostazioni generato da MiamiInit versione 2. Questa funzione è superata, si dovrebbe usare MiamiInit versione 3 e la funzione `Impostazioni/Importa da MiamiInit V3...'. @{b}Impostazioni/Importa da MiamiInitSANA2 V2...@{ub} Importa un file di impostazioni generato da MiamiInitSANA2 versione 2 Questa funzione è superata, si dovrebbe usare MiamiInit versione 3 e la funzione `Impostazioni/Importa da MiamiInit V3...'. @{b}Impostazioni/Importa da MiamiInit V3...@{ub} Importa un file di impostazioni generato da MiamiInit versione 3. @{b}Impostazioni/Impostazioni MUI...@{ub} Apre la finestra di configurazione di MUI. Questa voce di menu è visibile solo quando si usa uno dei due moduli di interfaccia utente MUI. @EndNode @Node "NODE_CONFIGURATION" "Miami.guide/NODE_CONFIGURATION" @Next "NODE_MNI" @Prev "NODE_MENUS" @Toc "Main" Configurazione ************** La configurazione di Miami avviene totalmente tramite l'interfaccia grafica. Non vi sono file di configurazione o variabili di ambiente da modificare. Descrizione della interfaccia utente: @{" Generale " Link "NODE_GUI_GENERAL"} La pagina `Generale' @{" Interfaccia " Link "NODE_GUI_INTERFACE"} La pagina `Interfaccia' @{" PPP " Link "NODE_GUI_PPP"} La pagina `PPP' @{" Chiamata " Link "NODE_GUI_DIALER"} La pagina `Chiamata' @{" Database " Link "NODE_GUI_DATABASE"} La pagina `Database' @{" TCP/IP " Link "NODE_GUI_TCPIP"} La pagina `TCP/IP' @{" Eventi " Link "NODE_GUI_EVENTS"} La pagina `Eventi' @{" Modem " Link "NODE_GUI_MODEM"} La pagina `Modem' @{" Registro " Link "NODE_GUI_LOGGING"} La pagina `Registro' @{" Finestre " Link "NODE_GUI_WINDOWS"} La pagina `Finestre' @{" GUI " Link "NODE_GUI_GUI"} La pagina `GUI' @{" Socks " Link "NODE_GUI_SOCKS"} La pagina `Socks' @{" Varie " Link "NODE_GUI_MISC"} Altri elementi @EndNode @Node "NODE_GUI_GENERAL" "Miami.guide/NODE_GUI_GENERAL" @Next "NODE_GUI_INTERFACE" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Generale ======== Non vi è molto qui, fatta eccezione per il logo ufficiale di Miami e un pulsante per avviare il programma di registrazione di Miami. Con alcuni moduli per interfaccia utente (es. MUI) si può selezionare questa pagina facendo click su "Generale". Con altri moduli per interfaccia utente la finestra principale di Miami mostra sempre il contenuto della pagina "Generale", e le altre pagine compaiono in sottofinestre. @{" MiamiRegister " Link "NODE_GUI_GENERAL_REGISTER"} Il pulsante `Avvia MiamiRegister' @EndNode @Node "NODE_GUI_GENERAL_REGISTER" "Miami.guide/NODE_GUI_GENERAL_REGISTER" @Toc "NODE_GUI_GENERAL" MiamiRegister ------------- Questo pulsante avvia il programma @{b}MiamiRegister@{ub}, che permette di ordinare una licenza per Miami, di registrare Miami o aggiornare la propria registrazione. @{b}MiamiRegister@{ub} deve risiedere nella stessa directory di Miami, o nel percorso standard della Shell. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE" @Next "NODE_GUI_PPP" @Prev "NODE_GUI_GENERAL" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Interfaccia =========== @{" Tipo di interfaccia " Link "NODE_GUI_INTERFACE_TYPE"} Il pulsante `Tipo interfaccia' @{" Driver / Unità " Link "NODE_GUI_INTERFACE_DEVICE"} I campi `Driver' e `Unità' @{" Velocità " Link "NODE_GUI_INTERFACE_SPEED"} Il pulsante `Velocità' @{" Usa CD " Link "NODE_GUI_INTERFACE_CD"} Il pulsante `Usa CD' @{" Protocollo " Link "NODE_GUI_INTERFACE_PROTOCOL"} Il pulsante `Protocollo' @{" Controllo di flusso " Link "NODE_GUI_INTERFACE_FLOW"} Il pulsante `Flusso' @{" Modalità EOF " Link "NODE_GUI_INTERFACE_EOF"} Il pulsante `Modalità EOF' @{" Modo seriale " Link "NODE_GUI_INTERFACE_SERIAL"} Il pulsante `Seriale' @{" Opzioni MNI " Link "NODE_GUI_INTERFACE_MNIOPT"} Il campo `Opzioni MNI' @{" Tipo / indirizzo IP " Link "NODE_GUI_INTERFACE_IP"} I pulsanti `Tipo IP' @{" Tipo / indirizzo netmask " Link "NODE_GUI_INTERFACE_MASK"} I pulsanti `Netmask' @{" Tipo / indirizzo gateway " Link "NODE_GUI_INTERFACE_GWAY"} I pulsanti `Gateway' @{" Multicast " Link "NODE_GUI_INTERFACE_MULTICASTS"} Il pulsante `Multicast' @{" Mappatura " Link "NODE_GUI_INTERFACE_MAPPING"} Il pulsante `Mappatura' @{" MTU " Link "NODE_GUI_INTERFACE_MTU"} Il pulsante `MTU' @{" Parametri SANA-II " Link "NODE_GUI_INTERFACE_STP"} Il pulsante `Parametri SANA-II' @{" Parametri MNI " Link "NODE_GUI_INTERFACE_MNIP"} Il pulsante `Parametri MNI' @{" Informazioni MNI " Link "NODE_GUI_INTERFACE_MNIINFO"} Il pulsante `Informazioni MNI' @{" Trova schede " Link "NODE_GUI_INTERFACE_FINDB"} Il pulsante `Trova schede' @{" Inattività " Link "NODE_GUI_INTERFACE_INACTIVITY"} Il gruppo `Inattività' @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_TYPE" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_TYPE" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_DEVICE" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Tipo di interfaccia ------------------- Questo pulsante seleziona il tipo di interfaccia che si vuole usare. L'aspetto esatto della pagina `Interfaccia' dipende dal tipo scelto; appariranno cioè solo i pulsanti che hanno effetto sul tipo di interfaccia correntemente selezionato. Tipi disponibili: @{b}seriale integrato (PPP/CSLIP)@{ub} L'implementazione standard incorporata di PPP o (C)SLIP, che funziona basandosi sul driver seriale proprio di Miami destinato alla porta seriale standard di Amiga. Questo tipo di interfaccia può essere usato solo con la porta seriale standard di Amiga, e non richiede driver aggiuntivi. Di solito con questa interfaccia si hanno prestazioni migliori di quelle ottenibili utilizzando `driver seriale' con il serial.device standard (o con un device sostitutivo). @{b}seriale (PPP/CSLIP/IP)@{ub} L'implementazione standard incorporata di PPP o (C)SLIP, che funziona basandosi su un qualsiasi dispositivo compatibile con serial.device. Questa interfaccia non necessita di driver SANA-II. @{b}SANA-II punto-punto@{ub} Un gestore SANA-II per un dispositivo che collega due e solo due macchine, come SLIP, PPP o PLIP. @{b}SANA-II Ethernet@{ub} Un gestore SANA-II per un dispositivo Ethernet, come le schede A2065, Hydra o Ariadne. @{b}SANA-II "vecchio" Arcnet standard@{ub} Un gestore SANA-II per una scheda Arcnet, come la A2060. Questa impostazione usa il "vecchio" incapsulamento standard Arcnet specificato nel documento RFC1051, più diffuso nelle reti Amiga di quello "nuovo" RFC1201. Da usarsi per collegare il proprio Amiga ad AmiTCP/IP, Inet-225 o NetBSD 1.1. @{b}SANA-II "nuovo" Arcnet@{ub} Un gestore SANA-II per una scheda Arcnet, come la A2060. Questa impostazione usa il "nuovo" incapsulamento specificato nel documento RFC1201. Non permette il collegamento con AmiTCP/IP o NetBSD 1.1, ma può essere necessario per collegarsi ad altre piattaforme come Windows 95. @{b}SANA-II altro bus/ring@{ub} Un gestore SANA-II per un dispositivo di rete di tipo bus o ad anello, che non sia Ethernet o Arcnet. Scegliere questa impostazione se il dispositivo permette di collegare più di due macchine ma non è compatibile né con Arcnet né con Ethernet. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_DEVICE" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_DEVICE" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_SPEED" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_TYPE" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Driver / Unità -------------- @{b}Per interfacce seriali:@{ub} Inserire il nome del device e il numero di unità della porta seriale a cui è collegato il modem. Per la porta seriale standard di Amiga i valori da usare sono `serial.device' e `0', oppure `artser.device' e `0'. Non si dovrebbe per ora usare `8n1.device' per problemi nel device stesso. Alcuni utenti hanno inoltre segnalato problemi con `BaudBandit.device' e `v34serial.device'. Nel caso si possiedano schede seriali, usare il device fornito con la scheda, per es. `gvpser.device', con il numero di unità corretto. @{b}Per interfacce SANA-II:@{ub} Inserire il nome del device e il numero di unità del dispositivo SANA-II. Il numero di unità è nella maggior parte dei casi 0. @{b}Per interfacce MNI:@{ub} Inserire il nome del driver e il numero di unità del proprio hardware MNI. Se non si conosce il numero di unità corretto, inserire solo il nome del driver, fare click su "Trova schede", selezionare la propria scheda nella finestra che si apre, e fare click su "OK". In questo modo si imposta il valore corretto per il numero di unità. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_SPEED" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_SPEED" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_CD" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_DEVICE" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Velocità -------- (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi seriali.) Velocità della porta seriale. Per la porta seriale interna si può usare 19200, 38400 o (nel caso si disponga di una CPU veloce e di una scheda grafica) 57600. Schede seriali sono in grado di usare anche 115200 o 230400. Non usare 31250. Tale velocità è riservata per l'uso con dispositivi MIDI e di solito non è supportata dai modem. Non usare nemmeno 14400, 28800 o 33600. Il modem potrà anche essere in grado di collegarsi a queste velocità col modem remoto, ma probabilmente non le supporta sulla sua porta seriale (cioè nello scambio di dati con l'Amiga). @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_CD" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_CD" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_PROTOCOL" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_SPEED" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Usa CD ------ (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi seriali.) Se "Usa CD" è selezionato, Miami usa la linea "Carrier Detect" del modem per determinare se esso è già collegato con il modem remoto o meno. Ciò può essere utile quando si riavvia l'Amiga senza perdere la linea, permettendo di riavviare Miami e ricollegarsi al fornitore senza dover effettuare un'altra chiamata. Questa opzione può essere usata solo se il modem è configurato in modo da impostare correttamente la linea "Carrier Detect" in base allo stato della linea telefonica. Alcuni modem sono impostati in fabbrica affinché riportino sempre "Carrier Detect" come attiva, anche se il modem in effetti non è collegato. In tal caso bisogna cambiare l'impostazione del modem nella stringa di inizializzazione (di solito con "AT&C1") e quindi, usando un programma di terminale, memorizzare le impostazioni in maniera permanente nella memoria non-volatile del modem (di solito con "AT&W"). Oppure, in alternativa, disattivare "Usa CD". Se il collegamento è effettuato tramite cavo null-modem e non con un vero modem (ed è stata selezionata la relativa opzione nella pagina "Modem"), questo pulsante assume un altro significato: @{b}*@{ub} Se il pulsante è attivato, lo script di connessione non è eseguito. @{b}*@{ub} Se il pulsante è disattivato, lo script di connessione è eseguito, ma Miami non chiamerà alcun numero (salterà cioè il comando "ATDT...") e la lista dei numeri sarà ignorata. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_PROTOCOL" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_PROTOCOL" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_FLOW" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_CD" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Protocollo ---------- (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi seriali.) Il protocollo usato dal fornitore di accesso a Internet. Attualmente sono supportati SLIP/CSLIP e PPP. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_FLOW" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_FLOW" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_EOF" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_PROTOCOL" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Controllo di flusso ------------------- (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi seriali utilizzanti driver seriali esterni. Il driver seriale integrato utilizza sempre RTS/CTS) Miami supporta due tipi di controllo di flusso: hardware (RTS/CTS) e software (Xon/Xoff). Di norma è usato il controllo hardware e si raccomanda di non cambiare tale impostazione. Se non è possibile usare il controllo hardware (perlopiù a causa di problemi con il modem, il cavo o la porta seriale), si selezioni il controllo software. Assicurarsi però di cambiare opportunamente la stringa di inizializzazione del modem (nella pagina "Modem"). Il controllo software è comunque supportato solo da PPP e non da SLIP/CSLIP. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_EOF" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_EOF" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_SERIAL" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_FLOW" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Modalità EOF ------------ (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi seriali utilizzanti driver seriali esterni. Il driver seriale integrato ha sempre la modalità EOF attiva.) Miami usa due differenti tecniche per determinare la fine dei pacchetti in arrivo: la più efficiente (che dà meno lavoro al processore) usa l'opzione EOF_MODE. Essa è però applicabile solo se il device per la porta seriale supporta la modalità EOF. Molti device scritti da terze parti non la supportano. Di norma è opportuno lasciare questa opzione nello stato "auto" in modo da permettere a Miami di usare l'impostazione predefinita. Se si è certi che il device usato supporti o meno tale modalità, è possibile ignorare il comportamento predefinito scegliendo "attivo" o "disattivo". @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_SERIAL" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_SERIAL" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_MNIOPT" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_EOF" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Modo seriale ------------ (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi seriali utilizzanti driver seriali esterni Il driver seriale integrato usa sempre 8N1.) Il numero di bit di dati e di parità da usare durante la procedure di chiamata. Nel 99% dei casi il valore corretto è 8N1. Alcuni (rari) fornitori di servizi Internet (es. qualche punto di accesso a Compuserve) potrebbero richiedere 7E1 o 7O1. Si noti che tale impostazione ha valore solo durante la fase di chiamata e di autenticazione. Una volta avviati i protocolli (C)SLIP o PPP, sarà usato 8N1, a prescindere dal valore di questo pulsante. Questo perché è assolutamente impossibile usare PPP o (C)SLIP su una linea a 7 bit - con qualsiasi implementazione. Non è una limitazione artificiosa di Miami. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_MNIOPT" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_MNIOPT" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_IP" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_SERIAL" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Opzioni MNI ----------- (Questa opzione è disponibile solo per driver MNI.) Il campo "Opzioni MNI" permette di inserire i parametri per configurare più dettagliatamente il comportamento del driver MNI. I tipi di opzioni utilizzabili variano a seconda del driver prescelto. Si veda il @{"Driver MNI" Link "NODE_MNI"} per ulteriori informazioni sui driver MNI e sulle opzioni offerte. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_IP" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_IP" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_MASK" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_MNIOPT" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Tipo / indirizzo IP ------------------- I fornitori di accesso a Internet offrono due tipi di collegamento: quelli con un indirizzo IP assegnato in maniera permanente al proprio Amiga o (più comunemente) quelli con un indirizzo IP assegnato dinamicamente ad ogni collegamento. @{b}Per interfacce seriali:@{ub} Se l'Amiga ha un indirizzo IP fisso, si scelga "statico" e si immetta l'indirizzo assegnato dal fornitore. Altrimenti, si scelga "dinamico" e Miami ricaverà automaticamente l'indirizzo all'inizio di ogni connessione. Nel caso si usino TIA o Slirp, si scelga "statico" e si immetta l'indirizzo IP fittizio che Slirp o TIA assegnano all'Amiga. Consultare la documentazione di TIA/Slirp per maggiori informazioni a tal proposito. @{b}Per interfacce SANA-II punto-punto:@{ub} Se l'Amiga ha un indirizzo IP fisso, si scelga "statico" e si immetta l'indirizzo. Se esso è assegnato da un server BootP/DHCP, si scelga "DHCP". Se (come nel caso di ppp.device) è il gestore SANA-II stesso a determinare l'indirizzo, si scelga "SANA-II". @{b}Per interfacce SANA-II di tipo bus o ad anello:@{ub} Se l'Amiga ha un indirizzo IP fisso, si scelga "statico" e si immetta l'indirizzo. Se esso è assegnato da un server BootP/DHCP, si scelga "DHCP". Se è assegnato da un server RArp, si scelga "RArp". @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_MASK" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_MASK" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_GWAY" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_IP" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Tipo / indirizzo netmask ------------------------ (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi SANA-II di tipo bus o ad anello.) La maschera della rete (netmask) deve essere configurata correttamente così che Miami possa sapere quante macchine fanno parte della rete locale. Tale operazione può essere effettuata in tre modi: @{b}statico@{ub} Si chieda all'amministratore di rete il valore corretto e lo si immetta. @{b}DHCP@{ub} Miami cerca di ottenere il valore corretto da un server BootP/DHCP locale. @{b}ICMP@{ub} Miami cerca di ottenere il valore corretto da un server locale che permetta di ricavare la netmask tramite ICMP. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_GWAY" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_GWAY" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_MULTICASTS" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_MASK" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Tipo / indirizzo gateway ------------------------ (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi SANA-II di tipo bus o ad anello.) Il gateway predefinito deve essere configurato correttamente così che Miami possa sapere dove spedire i pacchetti che non sono destinati ad una macchina della rete locale. Tale operazione può essere effettuata in tre modi: @{b}statico@{ub} Si chieda all'amministratore di rete il valore corretto e lo si immetta. @{b}DHCP@{ub} Miami cerca di ottenere il valore corretto da un server BootP/DHCP locale. @{b}ICMP@{ub} Miami cerca di ottenere il valore corretto da un server locale che permetta di ricavare l'indirizzo dell'instradatore (router) tramite ICMP. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_MULTICASTS" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_MULTICASTS" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_MAPPING" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_GWAY" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Multicast --------- (Questa opzione è disponibile solo nella versione registrata.) Miami supporta il multicasting di secondo livello, ossia permette di inviare e ricevere messaggi multicast (messaggi aventi più indirizzi di destinazione). Nel caso si vogliano usare applicazioni che riconoscono tale tipo di messaggi (non ne esistono, attualmente), bisogna attivare il Multicast. I possibili valori sono: @{b}disabilitato@{ub} Il multicasting è disabilitato. @{b}come broadcast@{ub} I messaggi multicast sono inviati come broadcast di basso livello (sono ricevuti da tutti e non soltanto dagli indirizzi prescelti). Per i dispositivi punto-punto sono inviati come pacchetti ordinari. @{b}come multicast@{ub} I messaggi multicast sono inviati come multicast di basso livello (sono ricevuti soltanto dagli indirizzi scelti). Questa opzione è disponibile solo con schede Ethernet. Nota: si dovrebbe abilitare il multicasting per una interfaccia solo se si riceve il rifornimento multicasting @{i}direttamente@{ui} da tale interfaccia. Se si ottiene il rifornimento multicasting tramite tunnel usando MiamiMRouteD, si dovrebbe in genere @{i}disabilitare@{ui} il multicasting sulla interfaccia di Miami, perché MiamiMRouteD gestisce di per sè il multicasting. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_MAPPING" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_MAPPING" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_MTU" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_MULTICASTS" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Mappatura --------- (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi Arcnet SANA-II.) Arcnet supporta due standard differenti per associare indirizzi IP agli indirizzi hardware: @{b}Arp@{ub} Usa Arp (Address resolution protocol). Questo è il valore predefinito raccomandato ed è quello che anche AmiTCP/IP usa. @{b}diretto@{ub} Gli 8 bit meno significativi dell'indirizzo IP vengono mappati sull'indirizzo hardware. Lo standard usato da NetBSD 1.1. Se nella rete Arcnet è presente almeno una macchina NetBSD 1.1, si possono semplificare le cose scegliendo "diretto" invece di creare manualmente su ogni macchina le associazioni Arp tra indirizzi. In tutti gli altri casi si usi "Arp" su tutte le macchine. Le versioni più recenti ("correnti") di NetBSD 1.2 e successive riconoscono Arp per Arcnet. Se si sta usando una di queste versioni più recenti di NetBSD, si scelga la mappatura "Arp" in Miami. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_MTU" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_MTU" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_STP" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_MAPPING" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" MTU --- (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi seriali. Il valore di MTU per i dispositivi SANA-II è impostato tramite @{"Parametri SANA-II" Link "NODE_GUI_INTERFACE_STP"}.)) Maximum Transfer Unit, cioè la massima dimensione dei pacchetti da trasferire interi. I valori raccomandati sono: @{b}*@{ub} per velocità del modem fino a 19200 bps: MTU=296 @{b}*@{ub} per velocità del modem superiori a 19200 bps: MTU=552 Si noti che cambiare il valore MTU nella configurazione non significa necessariamente che la dimensione massima dei pacchetti sia effettivamente uguale al nuovo valore: (C)SLIP non prevede in alcun modo la negoziazione di MTU, ossia il valore qui configurato avrà effetto solo sulla dimensione dei pacchetti in uscita e non di quelli in entrata. PPP prevede la negoziazione di MTU. Miami prova sempre a negoziare il valore qui specificato, ma il server dall'altro lato potrebbe rifiutarlo e forzare un valore diverso, nel qual caso Miami potrebbe dover usare il valore suggerito dal server in una o entrambe le direzioni. Si noti anche che per PPP il valore MTU non è critico: la connessione continuerà a funzionare anche se il valore scelto è più alto o più basso di quello ottimale. Invece nel caso di (C)SLIP il valore @{i}deve@{ui} essere @{i}non superiore@{ui} a quello presso il fornitore. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_STP" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_STP" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_MNIP" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_MTU" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Parametri SANA-II ----------------- (Questa opzione è disponibile solo con dispositivi SANA-II.) Il pulsante "Parametri SANA-II" fa comparire una finestra contenente impostazioni di basso livello per il dispositivo. Esse includono: @{b}*@{ub} L'indirizzo fisico del dispositivo, con una opzione per ignorare il valore predefinito (solo per dispositivi di tipo bus o ad anello). Gli indirizzi fisici sono specificati usando una sequenza di byte in notazione esadecimale, separati da `:', per es. `01:23:45:67:89:ab'. @{b}*@{ub} I tipi di pacchetto da usare a basso livello per i pacchetti IP, Arp e RArp. (RArp non è disponibile con Arcnet, mentre né Arp né RArp sono disponibili con dispositivi punto-punto.) @{b}*@{ub} Il valore MTU per il dispositivo. @{b}*@{ub} Il numero di strutture IORequest da usare per i pacchetti IP e Arp. (Arp non è disponibile con dispositivi punto-punto.) Nella maggior parte dei casi si dovrebbe inizializzare tali valori a quelli predefiniti selezionando "Interroga disp." (solo quando Miami è fuori linea). Se necessario, è comunque possibile forzare manualmente nuovi valori, per es. nel caso in cui si usi un nuovo tipo di dispositivo per il quale Miami non conosce i valori predefiniti corretti. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_MNIP" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_MNIP" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_MNIINFO" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_STP" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Parametri MNI ------------- (Questa opzione è disponibile solo per driver MNI.) Il pulsante "Parametri MNI" fa comparire una finestra contenente impostazioni di basso livello MNI per il dispositivo. Esse includono: @{b}*@{ub} L'indirizzo fisico del dispositivo, con una opzione per ignorare il valore predefinito. (Solo per dispositivi di tipo bus o ad anello.) Gli indirizzi fisici sono specificati usando una sequenza di byte in notazione esadecimale, separati da `:', es. `01:23:45:67:89:ab'. @{b}*@{ub} I tipi di pacchetto da usare a basso livello per i pacchetti IP, Arp e RArp. (RArp non è disponibile con Arcnet, mentre né Arp né RArp sono disponibili con dispositivi punto-punto.) @{b}*@{ub} Il valore MTU per il dispositivo. Nella maggior parte dei casi si dovrebbe inizializzare tali valori a quelli predefiniti selezionando "Interroga disp." (solo quando Miami è fuori linea). Se necessario, è comunque possibile forzare manualmente nuovi valori, per es. nel caso in cui si usi un nuovo tipo di dispositivo per il quale Miami non conosce i valori predefiniti corretti. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_MNIINFO" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_MNIINFO" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_FINDB" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_MNIP" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Informazioni MNI ---------------- (Questa opzione è disponibile solo per driver MNI.) Il pulsante "Informazioni MNI" fa comparire una finestra contenente informazioni sul driver MNI attualmente configurato, incluse versione, notizie sul copyright, ed un elenco di schede riconosciute dal driver. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_FINDB" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_FINDB" @Next "NODE_GUI_INTERFACE_INACTIVITY" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_MNIINFO" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Trova schede ------------ (Questa opzione è disponibile solo per driver MNI.) Il pulsante "Trova schede" attiva il driver MNI attualmente configurato, e ricerca nel sistema schede Ethernet riconosciute dal driver. Compare una finestra che mostra tutte le schede riconosciute. Si seleziona la scheda che si desidera utilizzare, poi si fa click su "OK". Così si imposta automaticamente in modo corretto il numero dell'unità. @EndNode @Node "NODE_GUI_INTERFACE_INACTIVITY" "Miami.guide/NODE_GUI_INTERFACE_INACTIVITY" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE_FINDB" @Toc "NODE_GUI_INTERFACE" Inattività ---------- Alcuni fornitori di servizi Internet interrompono la connessione se non c'è attività sulla linea per un certo intervallo di tempo, per evitare che gli utenti occupino linee che in realtà non sono usate. Con "Inattività" è possibile configurare Miami in modo che esso simuli attività sulla linea anche se non la si sta usando ed evitando così che il fornitore riagganci. Il pulsante sulla sinistra imposta il tipo di attività: ping PPP o ping ICMP. Il ping PPP richiede meno banda passante, ma funziona solo con PPP - non con (C)SLIP - e non è efficace con tutti i fornitori. Il ping ICMP richiede leggermente più banda, ma funziona sia con PPP che (C)SLIP e dovrebbe essere efficace con tutti i fornitori. Se si usa (C)SLIP, si scelga il ping ICMP. Altrimenti si provi prima il ping PPP e nel caso il fornitore riagganci lo stesso, si scelga il ping ICMP. Il campo sulla destra serve per impostare l'intervallo in minuti tra un ping e il successivo. Tale valore deve essere trovato per tentativi. Valori comuni sono 9 o 14, per impedire che il fornitore riagganci dopo 10 o 15 minuti. Nota: assicurarsi in precedenza che il fornitore permetta l'uso di tale funzionalità. Alcuni fornitori hanno contratti che non lo permettono e quindi il ricorso ai ping PPP/ICMP può costituire una violazione del contratto. L'autore non è responsabile per qualsiasi conseguenza derivante dall'uso improprio di tale simulatore di attività. Nota: esistono molte ragioni per cui un modem può riagganciare. Una di queste è l'interruzione da parte del fornitore della connessione a causa di inattività, situazione che dovrebbe essere evitata da questa opzione. A volte però i modem riagganciano anche per rumore presente sulla linea. Non esiste alcun modo via software per impedire ciò. Questa funzione permette solo di prevenire il riaggancio dopo un periodo di inattività. Qualcuno potrebbe però volere il contrario: forzare il riaggancio dopo un periodo di inattività, per risparmiare sui costi di connessione telefonica. Ciò è permesso dal programma di utilità @{"MiamiRemind" Link "NODE_UTILITY_REMIND"}. @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP" @Next "NODE_GUI_DIALER" @Prev "NODE_GUI_INTERFACE" @Toc "NODE_CONFIGURATION" PPP === @{" PAP / CHAP " Link "NODE_GUI_PPP_CHAP"} Il gruppo `PAP/CHAP' @{" Richiamata " Link "NODE_GUI_PPP_CALLBACK"} Il gruppo `Richiamata' @{" VJC " Link "NODE_GUI_PPP_VJC"} Il pulsante `VJC' @{" ACCM " Link "NODE_GUI_PPP_ACCM"} Il campo `ACCM' @{" Riconnessione veloce " Link "NODE_GUI_PPP_QUICK"} Il pulsante `Riconnessione veloce' @{" Escape " Link "NODE_GUI_PPP_ESCAPE"} Il campo `Escape' @{" Ottieni DNS tramite IPCP " Link "NODE_GUI_PPP_DNSIPCP"} Il pulsante `Ottieni DNS tramite IPCP' @{" TermReq prima di riagganciare " Link "NODE_GUI_PPP_TERMREQ"} Il pulsante `TermReq prima di riagganciare' @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP_CHAP" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP_CHAP" @Next "NODE_GUI_PPP_CALLBACK" @Toc "NODE_GUI_PPP" PAP / CHAP ---------- PAP e CHAP sono protocolli usati da PPP per inviare al server PPP il nome dell'utente e la sua parola chiave (password). Il più delle volte tali parametri sono gli stessi usati nel programma di chiamata. In tal caso conviene attivare "Vedi Chiamata". Se il fornitore richiede un ulteriore nome utente e una ulteriore parola chiave, diversi da quelli della chiamata, deselezionare "Vedi Chiamata" e inserire manualmente tali parametri nei relativi campi. Gli utenti registrati che hanno installato MiamiSSL 1.2 o successivo possono attivare `Accetta MS-CHAP'. Ciò migliora la compatibilità con alcuni server Windows-NT PPP mal configurati. Se questa opzione è disabilitata, Miami torna ad usare PAP quando il server richiede MS-CHAP. @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP_CALLBACK" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP_CALLBACK" @Next "NODE_GUI_PPP_VJC" @Prev "NODE_GUI_PPP_CHAP" @Toc "NODE_GUI_PPP" Richiamata ---------- (Questa funzione è disponibile solo nella versione registrata.) PPP supporta il cosiddetto `callback' o `dialback' (`richiama') secondo il protocollo CBCP. Se il proprio fornitore prevede tale servizio, è possibile negoziare il richiamo col server PPP del fornitore affinché questo richiami l'utente, permettendogli quindi costi telefonici minori. A seconda della configurazione del proprio fornitore sarà necessario scegliere `CBCP fisso', nel qual caso il fornitore richiamerà un numero stabilito in precedenza, o `CBCP variabile', nel qual caso il fornitore richiamerà il numero indicato nel campo sottostante. "Ritardo min." è il numero di secondi che il fornitore deve far passare prima di richiamare. Dovrebbe essere sufficientemente grande da consentire al proprio modem di riagganciare e di inizializzarsi di nuovo. "Ritardo max." è il numero massimo di secondi per cui Miami rimarrà in attesa di una chiamata. @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP_VJC" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP_VJC" @Next "NODE_GUI_PPP_ACCM" @Prev "NODE_GUI_PPP_CALLBACK" @Toc "NODE_GUI_PPP" VJC --- La Compressione Van Jacobsen (VJC) è una tecnica, usata per risparmiare banda, che comprime alcuni campi dei pacchetti TCP. Di solito questa opzione dovrebbe essere abilitata, lasciando così che PPP provi automaticamente a negoziare VJC e a usarla se l'altro lato la supporta. Purtroppo alcuni vecchi server PPP non supportano VJC in modo corretto e sarà quindi necessario disabilitare VJC in tal caso. VJC non ha a che fare in alcun modo con la compressione dati introdotta dal modem, non si rende necessario cioè disabilitare VJC solo perché il proprio modem supporta le compressioni MNP-5 o V.42bis. VJC può essere usato indipendentemente da esse. @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP_ACCM" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP_ACCM" @Next "NODE_GUI_PPP_QUICK" @Prev "NODE_GUI_PPP_VJC" @Toc "NODE_GUI_PPP" ACCM ---- Il protocollo PPP supporta una lista di caratteri di controllo che durante la trasmissione vengono rimpiazzati da una sequenza di due byte. Tale lista è chiamata ACCM (Asynchronous Control Character Mask). Il suo scopo è quello di rendere PPP più robusto su linee che non sono totalmente `trasparenti' e di evitare qualsiasi interfenza del protocollo PPP con il controllo del flusso via software da parte del modem. Di norma vengono sostituiti solo i caratteri 17 e 19 (Xon/Xoff), così PPP può essere usato su un collegamento con controllo di flusso software. Se PPP viene fatto funzionare attraverso un collegamento di tipo telnet si potrebbe rendere necessario sostituire altri caratteri. Ognuno di essi riduce le prestazioni di PPP dello 0,8% circa. Per cambiare tale impostazione, immettere il valore della maschera a 32 bit direttamente con cifre esadecimali o fare click sui vari pulsanti per selezionare o deselezionare uno ad uno i vari caratteri di controllo. @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP_QUICK" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP_QUICK" @Next "NODE_GUI_PPP_ESCAPE" @Prev "NODE_GUI_PPP_ACCM" @Toc "NODE_GUI_PPP" Riconnessione veloce -------------------- Normalmente Miami permette di ricollegarsi al fornitore (senza richiamare) quando il modem è ancora collegato, per es. dopo aver riavviato l'Amiga, ma solo se il gadget "Usa CD" nella pagina "Interfaccia" è selezionato. Comunque anche in questi casi con PPP alcuni fornitori non permettono una riconnessione (e rinegoziazione) e riagganciano quando essa viene tentata. "Riconnessione veloce" di solito aiuta in questo frangente: se è attivata (impostandola a "RAM" o a "file"), Miami non prova a rinegoziare i parametri PPP ma salta questa fase e recupera i parametri da una area di memoria preventivamente inizializzata per sopravvivere a un riavvio (se si imposta "RAM") o da un file su disco rigido (se si imposta "file"). Il più delle volte ciò permette di collegarsi di nuovo al fornitore dopo aver riavviato il proprio Amiga. Nota: se si usa l'impostazione "file" e il proprio Amiga si blocca (per una qualsiasi ragione, es. una commodity o un patch `impazzito') @{i}mentre@{ui} Miami sta scrivendo il file di riconnessione sul disco rigido, sarà possibile che il disco rigido diventi invalidato o subisca qualche danno, causato da errori o da limitazioni presenti nel filesystem di Amiga. Pertanto risulta più sicuro ricorrere a "RAM", poiché Miami non deve creare alcun file su disco rigido. Tale tecnica comunque funziona solo se non si riavvia il computer o dopo un riavvio `a caldo'. Se i moduli residenti vengono persi (per un riavvio `a freddo' o per un blocco particolarmente grave della macchina), i vecchi parametri PPP non saranno più disponibili e l'impostazione "RAM" non permetterà la riconnessione. @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP_ESCAPE" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP_ESCAPE" @Next "NODE_GUI_PPP_DNSIPCP" @Prev "NODE_GUI_PPP_QUICK" @Toc "NODE_GUI_PPP" Escape ------ PPP può negoziare tramite ACCM quali caratteri non inviare negli intervalli 0-31 e 128-159. Esistono comunque situazioni in cui si rende necessario sostituire alcuni altri caratteri, per es. 0xFF in caso di connessioni rlogin. In tal caso bisogna immettere nel campo "Escape" (separati da spazi) i relativi codici esadecimali a due cifre e Miami eviterà di inviare tali caratteri nei pacchetti PPP in uscita. Si noti che, a differenza della definizione ACCM, questa opzione funziona in una sola direzione: quando si inviano dati. Se è necessario che anche per i pacchetti in entrata venga effettuata la sostituzione, si dovrà provvedere a configurare opportunamente anche il server PPP. @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP_DNSIPCP" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP_DNSIPCP" @Next "NODE_GUI_PPP_TERMREQ" @Prev "NODE_GUI_PPP_ESCAPE" @Toc "NODE_GUI_PPP" Ottieni DNS tramite IPCP ------------------------ Questa opzione è normalmente attivata. Ciò significa che Miami prova a usare le estensioni IPCP per trovare automaticamente gli indirizzi IP dei server DNS. Sfortunatamente alcuni server PPP scritti male né supportano questa opzione, né la rifiutano nel modo dovuto, violando così il protocollo. Nel caso si incontrassero problemi nel completare il collegamento a livello di PPP potrebbe essere necessario disabilitare questa opzione. @EndNode @Node "NODE_GUI_PPP_TERMREQ" "Miami.guide/NODE_GUI_PPP_TERMREQ" @Prev "NODE_GUI_PPP_DNSIPCP" @Toc "NODE_GUI_PPP" TermReq prima di riagganciare ----------------------------- Questa opzione dovrebbe essere attivata normalmente. In tal caso Miami invia un messaggio LCP-TermReq al fornitore quando si vuole riagganciare. Ciò di solito fa sì che sia il modem del fornitore a riagganciare per primo, facendo così riagganciare più velocemente il proprio modem. Purtroppo alcuni server PPP non supportano correttamente i messaggi LCP-TermReq. Se nel riagganciare si notano ritardi molto lunghi, si provi a disabilitare questa opzione. @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER" @Next "NODE_GUI_DATABASE" @Prev "NODE_GUI_PPP" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Chiamata ======== @{" Script di connessione " Link "NODE_GUI_DIALER_SCRIPT"} La lista `Script di connessione' @{" Numeri di telefono " Link "NODE_GUI_DIALER_PHONE"} La lista `Numeri di telefono' @{" Numero tentativi " Link "NODE_GUI_DIALER_MAX"} Il campo `Nº tentativi' @{" Ritardo tentativo " Link "NODE_GUI_DIALER_DELAY"} Il campo `Ritardo tentativo' @{" Ritardo chiamata " Link "NODE_GUI_DIALER_RDELAY"} Il campo `Ritardo chiamata' @{" Insegna " Link "NODE_GUI_DIALER_TEACH"} Il pulsante `Insegna' @{" ID Login / Parola chiave " Link "NODE_GUI_DIALER_NAME"} I campi `ID Login' e `Parola chiave' @{" Cattura " Link "NODE_GUI_DIALER_CAPTURE"} Il pulsante `Cattura' @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER_SCRIPT" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER_SCRIPT" @Next "NODE_GUI_DIALER_PHONE" @Toc "NODE_GUI_DIALER" Script di connessione --------------------- La lista in alto nel gruppo "Script di connessione" contiene i comandi da eseguire per collegarsi al fornitore servizi Internet. Si possono modificare le varie voci selezionandole e modificandole nel campo per immissione testo sottostante. I pulsanti più sotto sono usati per aggiungere e cancellare voci dalla lista. Per maggiori informazioni sui comandi che è possibile usare consultare @{"Linguaggio di comando per le chiamate" Link "NODE_DIALERLANG"}. La lista è dotata di un menu contestuale: premendo il tasto destro del mouse su di essa, compare un menu che permette di importare/esportare lo script da/verso un file testo ASCII. @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER_PHONE" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER_PHONE" @Next "NODE_GUI_DIALER_MAX" @Prev "NODE_GUI_DIALER_SCRIPT" @Toc "NODE_GUI_DIALER" Numeri di telefono ------------------ Il gruppo "Numeri di telefono" funziona in modo analogo al gruppo "Script di connessione", ma presenta due pulsanti aggiuntivi: "Attiva" e "Disattiva". I numeri attivi sono contraddisti da un simbolo ">>" alla loro sinistra. Solo i numeri attivi saranno usati durante la chiamata. Nella versione dimostrativa sono supportati al massimo tre numeri. Nella versione registrata tale limite non esiste. @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER_MAX" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER_MAX" @Next "NODE_GUI_DIALER_DELAY" @Prev "NODE_GUI_DIALER_PHONE" @Toc "NODE_GUI_DIALER" Numero tentativi ---------------- Se non è possibile avviare una connessione con nessuno dei numeri di telefono della lista, Miami aspetterà per il numero di secondi di cui alla @{"Ritardo tentativo" Link "NODE_GUI_DIALER_DELAY"}, per poi riprovare di nuovo, ripartendo dal primo numero. Il numero massimo di tentativi è comunque limitato dal numero specificato nel gadget "Nº tentativi", raggiunto il quale Miami smette di chiamare. @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER_DELAY" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER_DELAY" @Next "NODE_GUI_DIALER_RDELAY" @Prev "NODE_GUI_DIALER_MAX" @Toc "NODE_GUI_DIALER" Ritardo tentativo ----------------- Se non è possibile avviare una connessione con nessuno dei numeri di telefono della lista, Miami aspetterà per il numero di secondi specificato nel campo "Ritardo tentativo", per poi riprovare di nuovo, ripartendo dal primo numero. @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER_RDELAY" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER_RDELAY" @Next "NODE_GUI_DIALER_TEACH" @Prev "NODE_GUI_DIALER_DELAY" @Toc "NODE_GUI_DIALER" Ritardo chiamata ---------------- Questo valore specifica il ritardo tra tentativi successivi di chiamata (per i diversi numeri). Di solito tale valore è impostato a zero, cioè Miami chiamerà il numero successivo immediatamente. Alcuni modem europei però richiedono ritardi minimi tra chiamate successive. Se si è in possesso di uno di tali modem, sarà necessario inserire in questo campo un valore abbastanza grande. @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER_TEACH" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER_TEACH" @Next "NODE_GUI_DIALER_NAME" @Prev "NODE_GUI_DIALER_RDELAY" @Toc "NODE_GUI_DIALER" Insegna ------- Il pulsante "Insegna" avvia la procedura di chiamata in modo interattivo (senza cioè eseguire uno script), memorizza tutto ciò che l'utente immette o che è ricevuto dal modem e prova quindi a creare da tali dati uno script di connessione appropriato. Il più delle volte si usa MiamiInit, e non "Insegna", per creare lo script di chiamata, ma se il proprio fornitore cambia la procedura di collegamento, potrebbe essere più conveniente creare un nuovo script con "Insegna" anziché avviare di nuovo MiamiInit da zero. @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER_NAME" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER_NAME" @Next "NODE_GUI_DIALER_CAPTURE" @Prev "NODE_GUI_DIALER_TEACH" @Toc "NODE_GUI_DIALER" ID Login / Parola chiave ------------------------ Il nome dell'utente e la sua parola chiave da usare durante la procedura di connessione. Se "Vedi Chiamata" nella pagina "PPP" è attivo, questi valori saranno usati anche per PAP e CHAP. @EndNode @Node "NODE_GUI_DIALER_CAPTURE" "Miami.guide/NODE_GUI_DIALER_CAPTURE" @Prev "NODE_GUI_DIALER_NAME" @Toc "NODE_GUI_DIALER" Cattura ------- Attivando il pulsante "Cattura" e inserendo un nome di file nell'apposito campo di immissione testo, Miami salverà in un file tutti dati ricevuti dal modem durante la chiamata (cioè una trascrizione della chiamata). @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE" @Next "NODE_GUI_TCPIP" @Prev "NODE_GUI_DIALER" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Database ======== La pagina "Database" è l'equivalente dei file nella directory "db" per altri software di rete TCP/IP, permette cioè di configurare gran parte delle impostazioni TCP/IP del proprio sistema: i server da lanciare, la lista degli utenti e altro ancora. Il pulsante ciclico in cima alla pagina è usato per accedere alle varie parti del database. Per ognuna di esse è presente una lista e un insieme di campi per immissione testo per modificare la voce corrente. Usando il menu contestuale della lista (richiamabile premendo il tasto destro del mouse dopo aver posizionato il puntatore sulla lista stessa) è possibile importare/esportare ognuna delle parti del database da/verso file di testo. Ciò permette di usare vecchi file @{b}db/#?@{ub} di AmiTCP/AS-225 con Miami. Nella versione registrata è inoltre possibile riordinare le varie sezioni, importare/esportare da/verso l'archivio appunti e fondere il database con file ASCII. Usando i moduli di interfaccia utente MUI si possono risistemare le voci del database trascinandole ai lati della lista e quindi di nuovo all'interno della lista nella posizione voluta. Fare riferimento alla documentazione di MUI per ulteriori informazioni sulla risistemazione delle liste. Ogni voce del database può essere abilitata o disabilitata individualmente. Le voci abilitate sono indicate da un segno `>>' posto alla sinistra della voce. Si possono abilitare o disabilitare voci facendo doppio click su di esse (con la maggior parte dei moduli GUI), o selezionando una voce e poi facendo click su `Abilita' or `Disabilita'. Ogni voce del database può essere considerata come "temporanea" selezionando il pulsante "Temp". Ciò fa sì che la voce non venga salvata su disco nel memorizzare le impostazioni e che - in certi casi - venga cancellata quando ci si ricollega. Ciò risulta utile nel caso in cui alcune voci (per es. indirizzi di server DNS ottenuti dinamicamente) non debbano essere riusate al collegamento successivo. Di norma Miami considera come temporanei tutti gli indirizzi dei server DNS ottenuti dinamicamente e il proprio indirizzo dinamico. Sezioni del database: @{" Protocolli " Link "NODE_GUI_DATABASE_PROTOCOLS"} La sezione `protocolli' @{" Servizi " Link "NODE_GUI_DATABASE_SERVICES"} La sezione `servizi' @{" Siti " Link "NODE_GUI_DATABASE_HOSTS"} La sezione `siti' @{" Reti " Link "NODE_GUI_DATABASE_NETWORKS"} La sezione `reti' @{" Domini " Link "NODE_GUI_DATABASE_DOMAINS"} La sezione `domini' @{" Server DNS " Link "NODE_GUI_DATABASE_DNSSERVERS"} La sezione `server DNS' @{" InetD " Link "NODE_GUI_DATABASE_INETD"} La sezione `InetD' @{" Utenti " Link "NODE_GUI_DATABASE_USERS"} La sezione `utenti' @{" Gruppi " Link "NODE_GUI_DATABASE_GROUPS"} La sezione `gruppi' @{" Arp " Link "NODE_GUI_DATABASE_ARP"} La sezione `Arp' @{" Socks " Link "NODE_GUI_DATABASE_SOCKS"} La sezione `Socks' @{" Filtro IP " Link "NODE_GUI_DATABASE_IPFILTER"} La sezione `Filtro IP' @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_PROTOCOLS" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_PROTOCOLS" @Next "NODE_GUI_DATABASE_SERVICES" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Protocolli ---------- Lista di tutti i protocolli per IP supportati, consistente in un nome, un numero identificativo e una lista opzionale di pseudonimi. La tabella equivale al file "etc/protocols" o "db/protocol" presente in altri stack. Questa lista probabilmente non avrà mai bisogno di essere modificata. @{i}Mai@{ui} rimuovere una delle voci predefinite dalla lista. @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_SERVICES" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_SERVICES" @Next "NODE_GUI_DATABASE_HOSTS" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_PROTOCOLS" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Servizi ------- Lista di tutti i servizi (TCP o UDP), supportati, consistente in un nome, un numero identificativo, un nome di protocollo e una lista opzionale di pseudonimi. La tabella equivale al file "etc/services" o "db/services" presente in altri stack. Alcuni programmi richiedono modifiche (di solito aggiunte) a questa lista. Comunque non si dovrebbe @{i}mai@{ui} rimuovere alcuna delle voci predefinite. In particolare: rimuovere una voce da questa lista @{i}non@{ui} è il modo più appropriato per disabilitare la sua funzione in InetD. Se si vuole disabilitare un server basta rimuoverlo dalla lista "InetD" o disabilitarlo in "InetD", e non dalla lista "servizi". In caso contrario potrebbero verificarsi errori di vario tipo nell'avviare in seguito altre applicazioni. @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_HOSTS" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_HOSTS" @Next "NODE_GUI_DATABASE_NETWORKS" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_SERVICES" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Siti ---- Lista di tutti i nomi di siti (e relativi indirizzi IP), consistente in un indirizzo IP, un nome e una lista opzionale di pseudonimi. La tabella equivale al file "etc/hosts" o "db/hosts" presente in altri stack. Miami aggiunge automaticamente alla lista una voce per "localhost" (sito locale) e per il nome del proprio Amiga. Altre voci possono essere aggiunte manualmente per rendere la traduzione nome->IP più veloce (senza cioè fare richieste ai server DNS). Si dovrebbero comunque aggiungere voci solo per nomi che risultano essere sotto il proprio controllo. Non si devono aggiungere voci relative a siti presenti in Internet, perché si potrebbe non essere in grado di contattare tali siti qualora subiscano una modifica nell'indirizzo IP. @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_NETWORKS" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_NETWORKS" @Next "NODE_GUI_DATABASE_DOMAINS" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_HOSTS" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Reti ---- Lista di tutte le reti, consistente in un nome di rete, un numero identificativo e una lista opzionale di pseudonimi. La tabella equivale al file "etc/networks" o "db/networks" presente in altri stack. Questa lista al giorno d'oggi non è quasi più usata ed è presente solo per compatibilità con programmi molto vecchi e alcuni diagnostici. @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_DOMAINS" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_DOMAINS" @Next "NODE_GUI_DATABASE_DNSSERVERS" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_NETWORKS" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Domini ------ Lista di tutti i domini locali, specificati semplicemente per nome di dominio. La tabella equivale al file "etc/domains" o "db/domains" presente in altri stack. Questa lista non è strettamente necessaria per TCP/IP, ma risulta conveniente per l'utente: permette infatti di abbreviare i nomi dei siti specificando solo il nome della macchina (senza dominio). Esempio: Si supponga che una macchina della rete locale sia chiamata @{b}ex1.foo.edu@{ub} e che vi si acceda spesso. Aggiungendo @{b}foo.edu@{ub} alla lista dei domini, si potrà accedere alla macchina @{b}ex1.foo.edu@{ub} semplicemente usando il nome @{b}ex1@{ub}. Si noti che abbreviare i nomi dei siti in questo modo funziona solo per i nomi ricercati tramite DNS, non per i nomi ricercati tramite la tabella "Siti". Ciò significa che se si aggiunge un dominio "foo.edu", avendo un sito "ex1.foo.edu" all'indirizzo 10.0.0.1 e volendo poter accedere a quel sito solo immettendo "ex1", si dovrà aggiungere comunque uno pseudonimo "ex1" per il sito nella tabella "Siti" (cioè la voce della lista "Siti" sarà "10.0.0.1 ex1.foo.edu ex1"). @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_DNSSERVERS" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_DNSSERVERS" @Next "NODE_GUI_DATABASE_INETD" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_DOMAINS" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Server DNS ---------- Lista dei server DNS, specificati semplicemente per indirizzo IP. I server DNS sono usati per risalire da un nome logico di una macchina al suo indirizzo IP. In un qualsiasi momento almeno un server DNS dovrebbe essere presente in questa lista, preferibilmente un server DNS presso il proprio fornitore di servizi o vicino ad esso. Se Miami trova automaticamente server DNS durante l'inizio del collegamento essi verranno aggiunti a questa lista e considerati come "temporanei". @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_INETD" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_INETD" @Next "NODE_GUI_DATABASE_USERS" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_DNSSERVERS" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" InetD ----- Lista di server (o anche demoni) avviati da InetD (incorporato) consistente in un nome di servizio (corrispondente a una voce della lista "servizio"), un tipo di socket ("dgram" o "stream"), un protocollo (di solito "udp" o "tcp"), una modalità di attesa ("wait", "nowait" o "dos"), l'utente (di solito "root" con AmigaOS), il percorso completo del server, il nome di processo del server e una lista di parametri da passare al server. La tabella equivale al file "etc/inetd.conf" o "db/inetd.conf" presente in altri stack. L'InetD di Miami supporta al suo interno molti servizi: "daytime", "time", "echo", "discard", "chargen", "finger" e "auth". "auth" è esattamente lo stesso di "identd". Demoni per altri servizi (esterni) possono essere avviati automaticamente da InetD aggiungendo l'apposita voce in questa lista. In caso si voglia installare server esterni (per es. ftpd o telnetd) fare riferimento alla loro documentazione per informazioni sul corretto formato della voce "InetD" che necessitano. Per ragioni di sicurezza si consiglia di disabilitare i servizi "echo", "discard" e "chargen", dato che si può approfittare di essi per attacchi del tipo "rifiuta il servizio". @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_USERS" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_USERS" @Next "NODE_GUI_DATABASE_GROUPS" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_INETD" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Utenti ------ Lista degli utenti del sistema, consistente in un nome utente, una parola chiave, un numero identificativo dell'utente, un numero identificativo del gruppo cui l'utente appartiene (presente nella lista "gruppi"), un nome reale, una directory associata all'utente e un comando da usare per avviare una shell tramite telnet. La tabella equivale al file "etc/passwd" o "db/passwd" presente in altri stack. Di solito basta una sola voce (per se stessi), a meno che non si usino demoni come ftpd/telnetd che consentono ad altri utenti di collegarsi al proprio Amiga. Le parole chiave sono memorizzate in formato cifrato e non sono visualizzate nella lista. Al loro posto saranno mostrati invece @{b}`-'@{ub} se nessuna parola chiave è associata all'utente, cioè se è possibile collegarsi @{i}senza una parola chiave@{ui}. @{b}`*'@{ub} se l'utente non può collegarsi. @{b}una `x' centrata@{ub} se all'utente è associata una parola chiave valida. La procedura per immettere la parola chiave è diversa a seconda del modulo per interfaccia utente utilizzato. Per MUI e qualche altro modulo, basta fare click sul pulsante "Parola chiave" per far apparire un campo per immissione testo. In altri moduli si deve inserire direttamente la nuova parola chiave nel campo per immissione testo. Lasciando il campo per immissione testo vuoto, nessuna parola chiave sarà associata all'utente (mostrato come `-'), immettendo il solo carattere `*' saranno disabilitati i collegamenti per tale utente. In tutti gli altri casi i caratteri immessi saranno usati come parola chiave (segnalata da una `x' centrata). Nota: nell'importare file da AmiTCP le password @{i}non@{ui} saranno preservate, saranno cioè tutte vuote e dovranno essere impostate manualmente di nuovo. Ciò perché l'algoritmo di cifratura delle password usato da AmiTCP non può essere usato da Miami per ragioni legali. Per maggiori informazioni a tal proposito consultare @{"Scambio di parole chiave" Link "NODE_EXCONFIG_PASSWORDS"}. @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_GROUPS" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_GROUPS" @Next "NODE_GUI_DATABASE_ARP" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_USERS" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Gruppi ------ Lista dei gruppi del sistema, consistente in un nome del gruppo, un numero identificativo e una lista opzionale di utenti. La tabella equivale al file "etc/group" o "db/group" presente in altri stack. Di solito basta una sola voce (per se stessi), a meno che non si usino demoni come ftpd/telnetd che consentono ad altri utenti di collegarsi al proprio Amiga. @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_ARP" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_ARP" @Next "NODE_GUI_DATABASE_SOCKS" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_GROUPS" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Arp --- Lista di voci Arp del sistema, consistente in un indirizzo IP e un indirizzo hardware. L'indirizzo hardware deve essere specificato nella solita forma esadecimale separata da due punti (per es. `01:23:45'). La tabella equivale al file "etc/ethers" o "db/ethers" presente in altri stack. Arp è usato solo con dispositivi SANA-II di tipo bus o ad anello e vi è bisogno di inserire manualmente voci in questa lista solo se una delle altre macchine nella rete locale non supporta Arp. @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_SOCKS" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_SOCKS" @Next "NODE_GUI_DATABASE_IPFILTER" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_ARP" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Socks ----- Lista di voci di configurazione SOCKS del sistema, consistente di un protocollo, un comando, un elenco di siti, un elenco di porte, ed un elenco di proxy. La tabella definisce quale server (SOCKS) proxy, se presente, si suppone sia da contattare, in funzione del sito e della porta cui connettersi. La maggior parte degli utenti non dovrà effettuare alcuna modifica in questa tabella. Se non si utilizza SOCKS del tutto si dovrà solo ignorare questa lista. Se si usa SOCKS, nella maggior parte dei casi basta lasciare questa tabella vuota, e configurare solo un server SOCKS in @{"Socks" Link "NODE_GUI_SOCKS"}. Si dovranno apportare modifiche a questa tabella solo se si desidera che Miami contatti vari server SOCKS per siti o porte differenti, o se ci si trova in una rete locale complicata (con sottoreti multiple) all'interno di un firewall SOCKS. Ogni voce in questa lista definisce un filtro per una connessione o un tentativo di collegamento, ed un elenco di server proxy che si suppone debbano essere contattati per le connessioni che soddisfano il filtro. Per ciascuna connessione o tentativo di collegamento, la lista viene scorsa dall'inizio al termine, e si utilizza la prima corrispondenza, vale a dire che l'ordine delle voci in questa lista è importante. Il formato di ciascuna voce è il seguente: @{b}Tipo@{ub} Definisce il tipo di connessione da utilizzare, se questa voce filtro trova corrispondenza. Valori validi sono `socks4' per una connessione SOCKS V4, `socks5' per una connessione SOCKS V5 e `noproxy' per una connessione diretta, senza SOCKS. @{b}Comando@{ub} Questo campo fa parte del filtro, e può essere una lista di lettere separate da virgole, senza spazi fra loro. Ogni lettera indica un tipo di richiesta: `c': connetti. `b': collega. `u': UDP. `p': ping. `t': traceroute. `-': qualunque richiesta. @{b}Sito@{ub} Questo campo fa parte del filtro, e può essere la definizione di un sito, secondo quanto segue: `hostip/mask': corrisponde a un insieme di siti tramite indirizzo IP e netmask, es. `1.2.3.4/255.255.0.0'. `-': corrisponde a tutti i siti. `n1': equivale a `n1.0.0.0/255.0.0.0'. `n1.n2': equivale a `n1.n2.0.0/255.255.0.0'. `n1.n2.n3': equivale a `n1.n2.n3.0/255.255.255.0'. `.domain.name': corrisponde a tutti i siti che terminano con `.domain.name'. `a.host.name': corrisponde esattamente al sito `a.host.name'. @{b}Porte@{ub} Questo campo fa parte del filtro, e può essere la definizione di una porta, come segue: `-': corrisponde a tutte le porte. `name': corrisponde al servizio indicato, es. `ftp'. `number': corrisponde al numero di porta indicato, es. `80'. `[100,1000]': corrisponde alle porta da 100 a 1000 (incluse). `(100,1000)': corrisponde alle porte 101-999. `(100,1000]': corrisponde alle porte 101-1000. @{b}Proxy@{ub} Definisce quale server proxy contattare per le richieste che soddisfano il filtro. Può essere una lista di voci relative a server, separate da una virgola. Ciascuna voce relativa a un server deve essere specificata tramite un nome di sito o indirizzo IP, seguiti opzionalmente da due punti (:) e dal numero di porta del server proxy. La tabella è utilizzabile solo se si abilita `SOCKS' @{"Socks" Link "NODE_GUI_SOCKS"}. Nel caso di richieste che non corrispondono a questa lista, il comportamento predefinito consiste nel contattare il server/porta SOCKS definito in @{"Socks" Link "NODE_GUI_SOCKS"} utilizzando SOCKS5. @EndNode @Node "NODE_GUI_DATABASE_IPFILTER" "Miami.guide/NODE_GUI_DATABASE_IPFILTER" @Prev "NODE_GUI_DATABASE_SOCKS" @Toc "NODE_GUI_DATABASE" Filtro IP --------- (Questa opzione è disponibile solo nella versione registrata.) Questa lista permette all'utente di filtrare alcuni pacchetti IP in entrata o per aggiungere voci al registro di sistema se arrivano specifici pacchetti. Ciò permette di implementare un firewall molto rudimentale o di ricevere notifiche quando qualcuno cerca di accedere in modo illegale al proprio Amiga. La lista consiste in una sequenza di regole. Ogni pacchetto in entrata è confrontato con ognuna di esse, andando dalla prima all'ultima. La prima regola che il pacchetto soddisfa indica se ignorarlo o se generare una nuova voce nel registro di sistema. Regole successive saranno ignorate. Ogni voce della tabella consiste delle parti seguenti: @{b}*@{ub} Un protocollo (`tcp', `udp' o `*' ad indicare `qualsiasi protocollo'). @{b}*@{ub} Un servizio (un nome dalla lista `servizi', con `*' a significare `qualsiasi porta' o `$' a significare `qualsiasi porta con servizi', cioè ogni porta @{i}non@{ui} nell'intervallo 1024-5000). È anche possibile specificare qui una gamma di servizi, usando `/' come delimitatore tra il primo e l'ultimo servizio, es. `1/80' è la gamma da porta 1 a porta 80. @{b}*@{ub} Un indirizzo IP (l'indirizzo IP di partenza del pacchetto) @{b}*@{ub} Una maschera (per definire una gamma di indirizzi IP). @{b}*@{ub} Due parametri che definiscono l'azione da intraprendere: si può permettere o negare l'accesso ('y' o 'n') e creare o meno una voce nel registro ('y' o 'n'). Si noti che voci nel registro possono essere create solo per servizi `tcp' e non per servizi `udp'. Esempio di una utile configurazione iniziale per il filtro IP: * * 127.0.0.1 (maschera vuota) y n tcp auth *.*.*.* (maschera vuota) y n * $ *.*.*.* (maschera vuota) y y Il comportamento derivante sarà: La prima riga assicura che qualsiasi pacchetto locale (cioè originato dal proprio Amiga e a se stesso destinato) venga accettato senza scrivere nulla nel registro. La seconda riga accetta richieste di tipo `auth' senza scrivere nel registro. Ciò è utile perché richieste `auth' ('identd') vengono inoltrate da così tanti server httpd, ftpd e ircd che probabilmente non si vuole essere seccati da una voce nel registro per ognuna delle richieste. La terza riga accetta tutte le altre richieste, ma forza l'aggiunta di una nuova voce al registro di sistema per notificare il tentativo di accesso alla macchina da parte di altri. È importante che il servizio sia specificato con `$' e non `*'. Ciò perché ftp usa durante il prelievo e l'invio di file connessioni in senso opposto (cioè dal server al client). Specificando il servizio con `*' sarebbe generata una nuova voce nel registro per ogni file inviato o ricevuto a/da un server ftp. Tutti gli altri pacchetti (quelli cioè dall'esterno diretti a una porta compresa tra 1024 e 5000) usano la regola implicita predefinita, che consiste nell'accettare il pacchetto e non scrivere nulla nel registro. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP" @Next "NODE_GUI_EVENTS" @Prev "NODE_GUI_DATABASE" @Toc "NODE_CONFIGURATION" TCP/IP ====== @{" Nome del sito " Link "NODE_GUI_TCPIP_HOSTNAME"} Il gruppo `Nome del sito' @{" Nome reale / Nome utente " Link "NODE_GUI_TCPIP_NAME"} I campi `Nome reale' e `Nome utente' @{" Usa ICMP " Link "NODE_GUI_TCPIP_ICMP"} Il pulsante `Usa ICMP' @{" Usa DHCP " Link "NODE_GUI_TCPIP_BOOTP"} Il pulsante `Usa DHCP' @{" Verifica i server DNS " Link "NODE_GUI_TCPIP_VERIFYDNS"} Il pulsante `Verifica i server DNS' @{" IP fittizio " Link "NODE_GUI_TCPIP_FAKEIP"} Il pulsante `IP fittizio' @{" T/TCP " Link "NODE_GUI_TCPIP_TTCP"} Il pulsante `T/TCP' @{" Aggiungi dominio automaticamente " Link "NODE_GUI_TCPIP_ADDDOMAIN"} Il pulsante `Agg. dominio autom.' @{" Giù quando fuori linea " Link "NODE_GUI_TCPIP_DOWN"} Il pulsante `Giù quando fuori linea' @{" Protezione da eccesso di ping " Link "NODE_GUI_TCPIP_PING"} Il pulsante `Protezione eccesso di ping' @{" Prendi ora " Link "NODE_GUI_TCPIP_GETTIME"} Il pulsante `Prendi ora' @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_HOSTNAME" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_HOSTNAME" @Next "NODE_GUI_TCPIP_NAME" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Nome del sito ------------- Nella maggior parte dei casi bisogna attivare il pulsante "Dinamico". Così facendo, Miami determinerà il nome del proprio Amiga attraverso una ricerca DNS ogni volta che ci si collega. Alcuni fornitori però non supportano tale tipo di ricerca o assegnano ai propri utenti un nome statico non presente nell'elenco del DNS. In tal caso disabilitare "Dinamico" e inserire manualmente il nome. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_NAME" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_NAME" @Next "NODE_GUI_TCPIP_ICMP" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_HOSTNAME" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Nome reale / Nome utente ------------------------ Inserire in questi campi il proprio nome (per es. "Mario Rossi") e il proprio nome utente sull'Amiga (per es. "mrossi"). Anche se in teoria è possibile usare qualsiasi nome, è buona pratica usare nomi "reali" e non di fantasia. Alcuni programmi cercano informazioni sull'utente in base al nome utente. Per far sì che tali programmi funzionino correttamente, assicurarsi che vi sia una voce nella lista "Utenti" della pagina "Database" che corrisponda al nome utente qui inserito. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_ICMP" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_ICMP" @Next "NODE_GUI_TCPIP_BOOTP" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_NAME" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Usa ICMP -------- Se questo pulsante è attivato, Miami userà messaggi "ping" ICMP per verificare l'esattezza di indirizzi IP, server DNS, ecc. Questo pulsante dovrebbe essere normalmente attivato, perché fornisce ulteriore protezione da errori di configurazione. Se comunque si è collegati tramite un qualche emulatore TCP come TIA, allora potrebbe essere necessario disattivare questa funzionalità perché non tutti gli emulatori TCP supportano il protocollo ICMP. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_BOOTP" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_BOOTP" @Next "NODE_GUI_TCPIP_VERIFYDNS" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_ICMP" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Usa DHCP -------- Se il proprio fornitore usa indirizzi IP dinamici, Miami supporta varie tecniche per ottenere l'indirizzo corretto. Per collegamenti PPP ciò è gestito di solito dal protocollo stesso. (C)SLIP invece non prevede una tale opzione, quindi nel caso di (C)SLIP a volte è usato un protocollo chiamato "DHCP" (o il suo predecessore "BootP"). In alternativa, l'indirizzo può essere a volte determinato durante la procedura di chiamata. Se si è usato MiamiInit per configurare il collegamento, si può lasciare questo pulsante nello stato predefinito. Se Miami è stato configurato manualmente si deve prima attivare "DHCP", poi riprovare con "DHCP" disattivato e controllare che tutto continuti a funzionare. Se Miami riesce a trovare gli indirizzi IP senza DHCP, è opportuno disattivare l'opzione, rendendo così la fase di negoziazione del collegamento più veloce. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_VERIFYDNS" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_VERIFYDNS" @Next "NODE_GUI_TCPIP_FAKEIP" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_BOOTP" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Verifica i server DNS --------------------- Di solito Miami cerca di verificare la correttezza degli indirizzi IP di tutti i server DNS. Ciò può creare problemi con alcuni fornitori se i loro server hanno collegamenti instabili o non rispondono alle ricerche subito dopo l'avvenuta connessione. Disattivando il pulsante "Verifica i server DNS", si fa sì che Miami non effettui controlli nell'andare in linea. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_FAKEIP" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_FAKEIP" @Next "NODE_GUI_TCPIP_TTCP" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_VERIFYDNS" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" IP fittizio ----------- Se si è collegati a Internet attraverso un emulatore TCP come TIA (o Slirp) e questo emulatore non assegna un indirizzo IP "reale", bensì uno fittizio, bisogna allora attivare questa opzione. Essa obbliga Miami a ricavare il nome del sito dall'indirizzo IP remoto e non da quello locale ("fittizio"). @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_TTCP" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_TTCP" @Next "NODE_GUI_TCPIP_ADDDOMAIN" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_FAKEIP" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" T/TCP ----- (Questa opzione è disponibile solo nella versione registrata.) T/TCP (TCP per Transazioni) è una estensione al protocollo TCP che incrementa notevolmente la velocità di certe applicazioni, in particolare di programmi web, se tanto il programma quanto il server supportano entrambi T/TCP. Gli utenti registrati dovrebbero normalmente abilitare questa opzione per sfruttare l'incremento in velocità. Purtroppo alcuni server PPP hanno problemi con i pacchetti TCP estesi generati da T/TCP, quindi in caso Miami cessi di funzionare dopo aver attivato T/TCP sarà opportuno disattivare questa opzione - oppure cambiare fornitore. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_ADDDOMAIN" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_ADDDOMAIN" @Next "NODE_GUI_TCPIP_DOWN" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_TTCP" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Aggiungi dominio automaticamente -------------------------------- Se questo pulsante è attivato, Miami aggiungerà automaticamente il dominio del nome del proprio computer (cioè tutto quello che segue il primo '.') alla lista "domini". Ciò non è necessariamente richiesto per Miami o qualsiasi programma, ma può essere utile in caso si voglia usare nomi abbreviati di siti. Per maggiori dettagli sul database "domini" consultare @{"La pagina `Database'" Link "NODE_GUI_DATABASE"}. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_DOWN" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_DOWN" @Next "NODE_GUI_TCPIP_PING" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_ADDDOMAIN" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Giù quando fuori linea ---------------------- (Questa opzione è disponibile solo nella versione registrata.) Nella versione non registrata, Miami chiude tutte le sessioni TCP attive quando l'interfaccia va fuori linea. Nella versione registrata, invece, Miami tiene in vita le sessioni in una tale situazione. Ciò comporta il vantaggio di poter ricollegarsi velocemente e continuare a usare la sessione TCP. Lo svantaggio di tale comportamento è che i programmi non possono sapere se Miami è in linea o meno, cioè i loro tentativi di stabilire connessioni andrebbero in timeout, ma non genererebbero alcun altro messaggio di errore. Se si preferisce che Miami generi gli opportuni errori quando l'interfaccia è fuori linea, si deve attivare questa opzione. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_PING" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_PING" @Next "NODE_GUI_TCPIP_GETTIME" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_DOWN" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Protezione eccesso di ping -------------------------- (Questa opzione è disponibile solo nella versione registrata.) Miami usa una semplice tecnica euristica per ridurre gli effetti di eventuali attacchi realizzati tramite ping sostenuti volti a rendere inservibile la connessione: Se questa opzione è attivata e un utente cerca di saturare la banda della connessione tramite ping (sia usando ping di grosse dimensioni che mandando ping molto velocemente), Miami informa l'utente del tentativo, memorizzando un messaggio nel registro e per un periodo di tempo, finché l'utente non interrompe per un po' l'attacco, evita di rispondere ai ping. Si noti che @{i}non@{ui} esiste alcun modo per impedire l'attacco, cioè per impedire all'utente remoto di consumare la banda della connessione. Tutto quello che Miami può fare in questi casi è non rispondere a ulteriori ping e notificare all'utente l'accaduto (in modo che questi possa collegarsi ad un altro modem del fornitore). Miami non può impedire la ricezione (con conseguente spreco di banda) di richieste di ping. Ciò può essere fatto solo installando presso il fornitore di accesso a Internet un apposito filtro. @EndNode @Node "NODE_GUI_TCPIP_GETTIME" "Miami.guide/NODE_GUI_TCPIP_GETTIME" @Prev "NODE_GUI_TCPIP_PING" @Toc "NODE_GUI_TCPIP" Prendi ora ---------- Se il proprio Amiga non ha un orologio in tempo reale dotato di batteria tampone, è consigliabile attivare l'opzione "Prendi ora" e immettere nel campo di immissione testo il nome o l'indirizzo IP di un server che supporti il servizio "time". Nel dubbio, si provi a immettere una qualsiasi macchina "grande" del proprio provider, per es. la macchina che si usa per e-mail o news. Nell'usare tale funzionalità bisogna assicurarsi che la variabile "ENV:TZ" sia impostata correttamente. In Italia il valore corretto è "MET". Ciò è importante, visto che il server trasmette l'ora nel formato GMT (UTC), ossia l'ora di Greenwich, costringendo quindi Miami ad adattare l'orario al fuso orario dell'utente. Vedere @{"Impostazione del fuso orario" Link "NODE_ENVVARS_TZ"} per ulteriori dettagli. Nota: @{i}Non@{ui} usare questa funzione se il proprio Amiga ha un orologio dotato di batteria tampone, perché in tal caso è possibile che l'impostazione dell'orario sposti indietro l'orario di sistema di Amiga. Ciò può creare confusione nei programmi che utilizzano GetSysTime() per i propri calcoli, e può causare blocchi di sistema ed altri problemi. @EndNode @Node "NODE_GUI_EVENTS" "Miami.guide/NODE_GUI_EVENTS" @Next "NODE_GUI_MODEM" @Prev "NODE_GUI_TCPIP" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Eventi ====== Miami permette di reagire in vari modi ad eventi come connessione, disconnessione, ecc., tramite l'esecuzione di script ARexx o Shell, la iconificazione della finestra di Miami, ecc. Gli eventi particolari cui Miami può reagire sono: @{b}Avvio@{ub} avvio del programma. @{b}Uscita@{ub} fine del programma. @{b}Fuori linea attivo@{ub} disconnessione attuata dall'utente, tramite un click sul pulsante "Fuori linea" o un comando ARexx "OFFLINE". @{b}Fuori linea passivo@{ub} disconnessione causata dal modem o dal fornitore servizi Internet. @{b}In linea@{ub} entrata in connessione, cioè la connessione ad un fornitore servizi Internet e l'avvio di tutti i protocolli richiesti. @{b}Prova di connessione fallita@{ub} un tentativo di entrare in connessione, non riuscito per qualche ragione, es. perché tutte le linee telefoniche erano occupate, ed era stato raggiunto il numero massimo di tentativi di chiamata. Miami può reagire nei modi sotto indicati. Non sempre ogni opzione si può applicare ad ogni evento, per cui solo un sottoinsieme delle opzioni seguenti è effettivamente disponibile in ogni caso: @{b}ARexx@{ub} avvia uno script ARexx @{b}Shell@{ub} avvia uno script per shell AmigaDOS @{b}Nascondi GUI@{ub} rende icona la finestra di Miami @{b}Rimuovi GUI@{ub} riduce a icona la finestra di Miami e rimuove dalla memoria il modulo GUI @{b}In linea autom.@{ub} tenta di entrare in connessione (chiamata) in modo automatico @{b}Bip@{ub} fa lampeggiare lo schermo o emette un suono, come definito nelle impostazioni di sistema @{b}Mostra@{ub} rende di nuovo visibile la finestra di Miami Nella versione dimostrativa di Miami le opzioni "ARexx" e "Shell" non sono disponibili, e "In linea autom." non è disponibile a seguito di un evento di "Fuori linea passivo". Il campo di immissione testo "Nome console" permette di definire il flusso di input/output che gli script ARexx e per Shell devono usare. Dovrebbe assomigliare a "CON:1/1/400/100/titolo". @EndNode @Node "NODE_GUI_MODEM" "Miami.guide/NODE_GUI_MODEM" @Next "NODE_GUI_LOGGING" @Prev "NODE_GUI_EVENTS" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Modem ===== @{" Inizializzazione " Link "NODE_GUI_MODEM_INIT"} Il campo `Inizializzazione' @{" Uscita " Link "NODE_GUI_MODEM_EXIT"} Il campo `Uscita' @{" Prefisso chiamata " Link "NODE_GUI_MODEM_PREFIX"} Il campo `Prefisso chiamata' @{" Suffisso chiamata " Link "NODE_GUI_MODEM_SUFFIX"} Il campo `Suffisso di chiamata' @{" Null modem " Link "NODE_GUI_MODEM_NULLMODEM"} Il pulsante `Null modem' @EndNode @Node "NODE_GUI_MODEM_INIT" "Miami.guide/NODE_GUI_MODEM_INIT" @Next "NODE_GUI_MODEM_EXIT" @Toc "NODE_GUI_MODEM" Inizializzazione ---------------- La stringa di inizializzazione per il proprio modem, solitamente impostata da MiamiInit. @EndNode @Node "NODE_GUI_MODEM_EXIT" "Miami.guide/NODE_GUI_MODEM_EXIT" @Next "NODE_GUI_MODEM_PREFIX" @Prev "NODE_GUI_MODEM_INIT" @Toc "NODE_GUI_MODEM" Uscita ------ La stringa inviata al proprio modem quando si esce da Miami. La maggior parte degli utenti non ne ha bisogno, ma essa potrebbe essere utile se più programmi condividono la porta modem, ed il proprio modem deve essere riportato alle impostazioni predefinite prima che Miami termini. @EndNode @Node "NODE_GUI_MODEM_PREFIX" "Miami.guide/NODE_GUI_MODEM_PREFIX" @Next "NODE_GUI_MODEM_SUFFIX" @Prev "NODE_GUI_MODEM_EXIT" @Toc "NODE_GUI_MODEM" Prefisso chiamata ----------------- Il comando usato dal modem per la chiamata, cioè la stringa che precede il numero telefonico. In genere è "ATDT" o "ATDP". @EndNode @Node "NODE_GUI_MODEM_SUFFIX" "Miami.guide/NODE_GUI_MODEM_SUFFIX" @Next "NODE_GUI_MODEM_NULLMODEM" @Prev "NODE_GUI_MODEM_PREFIX" @Toc "NODE_GUI_MODEM" Suffisso chiamata ----------------- La stringa che deve seguire il numero di telefono per completare il comando di chiamata. In genere è "\\r". @EndNode @Node "NODE_GUI_MODEM_NULLMODEM" "Miami.guide/NODE_GUI_MODEM_NULLMODEM" @Prev "NODE_GUI_MODEM_SUFFIX" @Toc "NODE_GUI_MODEM" Null modem ---------- Miami in genere dà per scontato che che un modem sia connesso ad una porta seriale. Se il proprio Amiga è connesso direttamente ad un altro computer tramite un cavo null-modem, bisogna attivare questo pulsante. In questo modo si impedisce l'invio di ogni comando modem ("comando AT"), e Miami non attenderà alcuna risposta come "OK" o "CONNECT". Se "null-modem" è attivato, cambia il significato del pulsante "Usa CD" sulla pagina "Interfaccia": @{b}*@{ub} se la propria macchina è connessa a un computer che richiede una sequenza di login per stabilire un collegamento SLIP/PPP, si deve disattivare il pulsante "Usa CD". Miami in questo caso usa lo script di chiamata indicato nella finestra "Chiamata", senza però chiamare prima alcun numero di telefono. Questa opzione è utile soprattutto quando ci si connette ad una macchina Unix o Linux su cui gira un programma "getty" con controllo di login/parola chiave sulla propria porta seriale. @{b}*@{ub} Se la propria macchina è connessa ad un computer che utilizza la propria porta seriale in modo SLIP/PPP dedicato (es. un Amiga che usa Miami), si dovrebbe attivare il pulsante "Usa CD". Miami in questo caso salterà del tutto ogni script di chiamata ed inizierà immediatamente la negoziazione del protocollo. @EndNode @Node "NODE_GUI_LOGGING" "Miami.guide/NODE_GUI_LOGGING" @Next "NODE_GUI_WINDOWS" @Prev "NODE_GUI_MODEM" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Registro ======== @{" Console " Link "NODE_GUI_LOGGING_CONSOLE"} Il campo `Console' @{" File " Link "NODE_GUI_LOGGING_FILE"} Il campo `File' @{" Usa syslog.library " Link "NODE_GUI_LOGGING_SYSLOG"} Il pulsante `Usa syslog.library' @{" Registro chiamate " Link "NODE_GUI_LOGGING_PHONE"} Il gruppo `Registro chiamate' @{" Registro PPP " Link "NODE_GUI_LOGGING_PPP"} Il gruppo `Registro PPP' @EndNode @Node "NODE_GUI_LOGGING_CONSOLE" "Miami.guide/NODE_GUI_LOGGING_CONSOLE" @Next "NODE_GUI_LOGGING_FILE" @Toc "NODE_GUI_LOGGING" Console ------- In questo campo di immissione testo si può specificare il nome AmigaDOS del flusso di dati della finestra di console che Miami può usare per i messaggi di registro di sistema. Tale file è tenuto aperto dopo il primo messaggio verificatosi, per cui si dovrebbero usare i parametri "/AUTO/CLOSE" di "CON:" per essere in grado di chiudere la finestra senza perdere i precedenti messaggi di sistema. @EndNode @Node "NODE_GUI_LOGGING_FILE" "Miami.guide/NODE_GUI_LOGGING_FILE" @Next "NODE_GUI_LOGGING_SYSLOG" @Prev "NODE_GUI_LOGGING_CONSOLE" @Toc "NODE_GUI_LOGGING" File ---- In questo campo di immissione testo si può specificare il nome AmigaDOS del file in cui Miami immagazzina i messaggi di registro di sistema. Se il file è già presente, Miami accoda i messaggi al file, cioè il contenuto precedente del file non è cancellato. @EndNode @Node "NODE_GUI_LOGGING_SYSLOG" "Miami.guide/NODE_GUI_LOGGING_SYSLOG" @Next "NODE_GUI_LOGGING_PHONE" @Prev "NODE_GUI_LOGGING_FILE" @Toc "NODE_GUI_LOGGING" Usa syslog.library ------------------ Se questo pulsante è attivato, Miami cerca di accedere alla syslog.library per il suo registro di sistema. La syslog.library fa parte del pacchetto SysLog di Petri Nordlund. @EndNode @Node "NODE_GUI_LOGGING_PHONE" "Miami.guide/NODE_GUI_LOGGING_PHONE" @Next "NODE_GUI_LOGGING_PPP" @Prev "NODE_GUI_LOGGING_SYSLOG" @Toc "NODE_GUI_LOGGING" Registro chiamate ----------------- Miami può registrare ogni evento di connessione e disconnessione per essere d'aiuto nella gestione delle bollette telefoniche. I due pulsanti per la "bolletta telefonica" permettono di attivare il registro chiamate e specificare il nome di un file a cui Miami accoda le registrazioni per il calcolo della bolletta. Per ora è usato solo il formato ASCII, con i dati così disposti: Online: 27.07.1996 17:48:11 (5551234) Passive offline: 27.07.1996 17:48:11 Active offline: 27.07.1996 17:48:11 Reconnect: 27.07.1996 17:48:11 Il record "Online" contiene il numero telefonico chiamato tra "( )". "Reconnect" avviene quando Miami entra in linea senza effettuare una chiamata telefonica, ad esempio dopo un riavvio di Amiga. La differenza tra "passive offline" e "active offline" è che il secondo è volontario, cioè il risultato di un comando ARexx "OFFLINE" o del click sul pulsante "Fuori linea", ecc. Un "passive offline" è invece il risultato di un riaggancio del proprio modem o di una disconnessione effettuata dal proprio fornitore di servizi Internet. @EndNode @Node "NODE_GUI_LOGGING_PPP" "Miami.guide/NODE_GUI_LOGGING_PPP" @Prev "NODE_GUI_LOGGING_PHONE" @Toc "NODE_GUI_LOGGING" Registro PPP ------------ (Questa opzione è disponibile solo nella versione registrata.) Il gruppo Registro PPP permette di indicare il nome del file in cui Miami registra la fase di creazione connessione di PPP. I dati sono registrati in forma intelleggibile, cioè non in forma esadecimale. Solo la fase di creazione connessione è registrata, cioè fino a che LCP e IPCP stabiliscono che le macchine hanno raggiunto lo stato `Open'. A seguito di ciò, cessa la registrazione. Lo scopo principale del registro PPP è l'aiuto ad evidenziare problemi di compatibilità a livello PPP, e l'aiuto ad ottimizzare le opzioni PPP per un determinato server PPP. @EndNode @Node "NODE_GUI_WINDOWS" "Miami.guide/NODE_GUI_WINDOWS" @Next "NODE_GUI_GUI" @Prev "NODE_GUI_LOGGING" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Finestre ======== @{" Conferma di uscita " Link "NODE_GUI_WINDOWS_REQQUIT"} I pulsanti per la conferma di uscita @{" Conferma di fuori linea " Link "NODE_GUI_WINDOWS_REQOFFLINE"} Il pulsante per la conferma di fuori linea @{" Avvertimenti di errore " Link "NODE_GUI_WINDOWS_REQERRORS"} Il pulsante per l'avvertimento di errori @{" Chiamata " Link "NODE_GUI_WINDOWS_DIALER"} I pulsanti per la chiamata @EndNode @Node "NODE_GUI_WINDOWS_REQQUIT" "Miami.guide/NODE_GUI_WINDOWS_REQQUIT" @Next "NODE_GUI_WINDOWS_REQOFFLINE" @Toc "NODE_GUI_WINDOWS" Conferma di uscita ------------------ Si può decidere quando Miami debba mostrare una finestra di avvertimento all'uscita dal programma: @{b}*@{ub} sempre @{b}*@{ub} quando ci sono ancora programmi che usano i servizi di Miami @{b}*@{ub} quando Miami è in linea o loro combinazioni. @EndNode @Node "NODE_GUI_WINDOWS_REQOFFLINE" "Miami.guide/NODE_GUI_WINDOWS_REQOFFLINE" @Next "NODE_GUI_WINDOWS_REQERRORS" @Prev "NODE_GUI_WINDOWS_REQQUIT" @Toc "NODE_GUI_WINDOWS" Conferma di fuori linea ----------------------- Se questo pulsante è attivato, Miami chiederà conferma prima di disconnettersi. @EndNode @Node "NODE_GUI_WINDOWS_REQERRORS" "Miami.guide/NODE_GUI_WINDOWS_REQERRORS" @Next "NODE_GUI_WINDOWS_DIALER" @Prev "NODE_GUI_WINDOWS_REQOFFLINE" @Toc "NODE_GUI_WINDOWS" Avvertimenti di errore ---------------------- In genere Miami mostra un avvertimento di errore se incontra qualche problema durante la chiamata o la configurazione della connessione. Se si disattiva questa opzione, tali errori saranno ignorati, e Miami non mostrerà alcun avvertimento di errore. @EndNode @Node "NODE_GUI_WINDOWS_DIALER" "Miami.guide/NODE_GUI_WINDOWS_DIALER" @Prev "NODE_GUI_WINDOWS_REQERRORS" @Toc "NODE_GUI_WINDOWS" Chiamata -------- La finestra di chiamata standard è costituita da tre parti: alla sommità un testo di aiuto, vari pulsanti nella parte centrale, ed una finestra di dialogo in basso. Tramite i tre pulsanti di "chiamata" si può attivare o disattivare ciascuna di queste tre parti. Se si disattiva la finestra di dialogo, sarà mostrata solo una riga di testo, che riporta il comando di chiamata attualmente in esecuzione. Il pulsante "Attiva finestre" indica se Miami debba attivare le finestre di chiamata e quelle relative ad errori quando esse compaiono. @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI" @Next "NODE_GUI_SOCKS" @Prev "NODE_GUI_WINDOWS" @Toc "NODE_CONFIGURATION" GUI === Questa pagina permette di definire le impostazioni relative alla interfaccia di Miami, come la combinazione tasti di richiamo, la iconificazione, le icone e il modulo di interfaccia utente da utilizzare. Importante: le impostazioni relative alla interfaccia utente devono essere sempre specificate tramite questa pagina, e non utilizzando altri programmi di impostazione preferenze. Anche se si utilizza MUI @{i}non@{ui} si devono usare le funzioni di iconificazione e di richiamo delle preferenze di MUI per Miami. Esse infatti non funzionano con Miami, dato che Miami gestisce da sè l'iconificazione, senza MUI. @{" Richiamo " Link "NODE_GUI_GUI_HOTKEY"} Il campo `Richiamo' @{" Visualizza icona " Link "NODE_GUI_GUI_SHOWICON"} Il pulsante `Visualizza icona' @{" Mostra menu " Link "NODE_GUI_GUI_SHOWMENU"} Il pulsante `Mostra menu' @{" Nessuna GUI all'avvio " Link "NODE_GUI_GUI_ONSTARTUP"} Il pulsante `Nessuna GUI all'avvio' @{" Icona in linea " Link "NODE_GUI_GUI_ONLINEICON"} Il campo `Icona in linea' @{" Icona fuori linea " Link "NODE_GUI_GUI_OFFLINEICON"} Il campo `Icona fuori linea' @{" Motore GUI " Link "NODE_GUI_GUI_GUI"} Il campo `Motore GUI' @{" Cambia " Link "NODE_GUI_GUI_SWITCH"} Il pulsante `Cambia' @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI_HOTKEY" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI_HOTKEY" @Next "NODE_GUI_GUI_SHOWICON" @Toc "NODE_GUI_GUI" Richiamo -------- Questo campo per immissione testo indica la combinazione di tasti da usare per iconificare o deiconificare l'interfaccia utente di Miami. Si usa la sintassi standard dei programmi tipo Commodity per definire la combinazione, es. `ctrl alt m' indica che si deve usare il tasto `m', premuto assieme a `ctrl' e a uno dei due tasti `alt'. `ctrl alt m' è anche la combinazione predefinita. @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI_SHOWICON" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI_SHOWICON" @Next "NODE_GUI_GUI_SHOWMENU" @Prev "NODE_GUI_GUI_HOTKEY" @Toc "NODE_GUI_GUI" Visualizza icon --------------- Se questo pulsante è attivato, sullo schermo del Workbench apparirà una AppIcon (icona relativa all'applicazione) quando la finestra di Miami è ridotta a icona. @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI_SHOWMENU" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI_SHOWMENU" @Next "NODE_GUI_GUI_ONSTARTUP" @Prev "NODE_GUI_GUI_SHOWICON" @Toc "NODE_GUI_GUI" Mostra menu ----------- Se questo pulsante è attivato, comparirà una voce `Miami' nel menu `Strumenti' del Workbench quando la finestra di Miami è ridotta a icona. @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI_ONSTARTUP" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI_ONSTARTUP" @Next "NODE_GUI_GUI_ONLINEICON" @Prev "NODE_GUI_GUI_SHOWMENU" @Toc "NODE_GUI_GUI" Nessuna GUI all'avvio --------------------- Se questo pulsante è attivato, Miami non carica il modulo dell'interfaccia utente all'avvio, e non apre la sua finestra. Questa caratteristica è utile in combinazione con `In linea automatico all'avvio'. Vedere @{"Eventi" Link "NODE_GUI_EVENTS"} per ulteriori informazioni. @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI_ONLINEICON" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI_ONLINEICON" @Next "NODE_GUI_GUI_OFFLINEICON" @Prev "NODE_GUI_GUI_ONSTARTUP" @Toc "NODE_GUI_GUI" Icona in linea -------------- Con questo campo si può indicare l'icona (file `.info') che Miami utilizza come AppIcon quando è in linea. L'impostazione predefinita (campo vuoto) è relativa ad una immagine integrata nel programma. @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI_OFFLINEICON" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI_OFFLINEICON" @Next "NODE_GUI_GUI_GUI" @Prev "NODE_GUI_GUI_ONLINEICON" @Toc "NODE_GUI_GUI" Icona fuori linea ----------------- Con questo campo di può indicare l'icona (file `.info') che Miami utilizza come AppIcon quando è fuori linea. L'impostazione predefinita (campo vuoto) è relativa ad una immagine integrata nel programma. @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI_GUI" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI_GUI" @Next "NODE_GUI_GUI_SWITCH" @Prev "NODE_GUI_GUI_OFFLINEICON" @Toc "NODE_GUI_GUI" Motore GUI ---------- Questo campo consente di indicare uno dei vari moduli per interfaccia utente installati. La scelta è memorizzata da Miami ed immagazzinata nel file di impostazione (se si salvano successivamente le impostazioni), ma Miami non passa immediatamente al nuovo modulo indicato. Perché ciò accada, si deve selezionare il modulo come descritto nella @{"Cambia" Link "NODE_GUI_GUI_SWITCH"}. @EndNode @Node "NODE_GUI_GUI_SWITCH" "Miami.guide/NODE_GUI_GUI_SWITCH" @Prev "NODE_GUI_GUI_GUI" @Toc "NODE_GUI_GUI" Cambia ------ Facendo click su questo pulsante si forza Miami a passare al modulo per interfaccia utente prescelto. (Ciò che accade realmente è: Miami chiude la sua finestra e si riduce ad icona, rimuove il modulo di interfaccia utente corrente, carica il nuovo modulo, e quindi riapre la sua finestra sfruttando il nuovo modulo di interfaccia.) @EndNode @Node "NODE_GUI_SOCKS" "Miami.guide/NODE_GUI_SOCKS" @Next "NODE_GUI_MISC" @Prev "NODE_GUI_GUI" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Socks ===== Questa pagina consente di configurare l'uso di client SOCKS in Miami. Se non si ha mai sentito parlare di SOCKS, probabilmente non se ne ha bisogno. SOCKS è un sistema proxy che consente ai siti all'interno di un firewall di effettuare connessioni con macchine all'esterno del firewall. La realizzazione del SOCKS di Miami permette ai client TCP/IP di Amiga di connettersi "attraverso" i firewall in modo transparente, senza alcun supporto speciale nei client. Se il fornitore di servizi di rete usa un firewall SOCKS, bisogna chiedere l'indirizzo IP del server SOCKS, nonché nome utente e parola chiave SOCKS (se il server SOCKS è protetto tramite parola chiave), e poi configurare Miami per il SOCKS su questa pagina. Le impostazioni su questa pagina sono quelle predefinite in relazione al proprio sistema. È possibile configurare in modo più dettagliato le impostazioni SOCKS tramite @{"Database/Socks" Link "NODE_GUI_DATABASE_SOCKS"}. @{" Abilita SOCKS " Link "NODE_GUI_SOCKS_ENABLE"} Il pulsante `Abilita SOCKS' @{" Server SOCKS predefinito " Link "NODE_GUI_SOCKS_SERVER"} I campi `Server SOCKS predefinito' @{" Livello Syslog massimo " Link "NODE_GUI_SOCKS_MAXLOG"} Il pulsante `Livello Syslog massimo' @{" Autenticazione " Link "NODE_GUI_SOCKS_AUTH"} Il gruppo `Autenticazione' @EndNode @Node "NODE_GUI_SOCKS_ENABLE" "Miami.guide/NODE_GUI_SOCKS_ENABLE" @Next "NODE_GUI_SOCKS_SERVER" @Toc "NODE_GUI_SOCKS" Abilita SOCKS ------------- Se questo pulsante è attivato, Miami utilizza SOCKS per connettersi ad ogni macchina non direttamente raggiungibile tramite qualsiasi interfaccia. Si deve pertanto configurare indirizzo IP e porta del server SOCKS, nonché, in alcuni casi, l'autenticazione. @EndNode @Node "NODE_GUI_SOCKS_SERVER" "Miami.guide/NODE_GUI_SOCKS_SERVER" @Next "NODE_GUI_SOCKS_MAXLOG" @Prev "NODE_GUI_SOCKS_ENABLE" @Toc "NODE_GUI_SOCKS" Server SOCKS predefinito ------------------------ Questi campi consentono di definire indirizzo IP e porta del server SOCKS presente nel proprio sistema di rete. La porta del SOCKS è di solito 1080. @EndNode @Node "NODE_GUI_SOCKS_MAXLOG" "Miami.guide/NODE_GUI_SOCKS_MAXLOG" @Next "NODE_GUI_SOCKS_AUTH" @Prev "NODE_GUI_SOCKS_SERVER" @Toc "NODE_GUI_SOCKS" Livello Syslog massimo ---------------------- Questo pulsante a scorrimento definisce la quantità di messaggi diagnostici che si desidera ricevere dal wrapper SOCKS. Si dovrebbe di solito impostare il valore "none" o "error". Valori più elevati sono utili nella fase di ricerca errori per ottenere messaggi diagnostici aggiuntivi. @EndNode @Node "NODE_GUI_SOCKS_AUTH" "Miami.guide/NODE_GUI_SOCKS_AUTH" @Prev "NODE_GUI_SOCKS_MAXLOG" @Toc "NODE_GUI_SOCKS" Autenticazione -------------- Questo gruppo specifica i dati di autenticazione da inviare al server SOCKS. Sono possibili i seguenti metodi di autenticazione: @{b}nessuno@{ub} Non è inviato alcun dato di autenticazione. Ciò funziona solo con server SOCKS che non richiedono autenticazione. @{b}come nella chiamata@{ub} Miami invia al server SOCKS la combinazione ID Login/parola chiave definita nella pagina `Chiamata'. @{b}nome utente/parola chiave@{ub} Miami invia al server SOCKS la combinazione nome utente/parola chiave specificata nei campi sottostanti. @EndNode @Node "NODE_GUI_MISC" "Miami.guide/NODE_GUI_MISC" @Prev "NODE_GUI_SOCKS" @Toc "NODE_CONFIGURATION" Varie ===== Miami presenta altri tre elementi, non descritti finora: @{b}*@{ub} "In linea": fa sì che Miami inizi la chiamata e tenti di entrare in connessione. @{b}*@{ub} "Fuori linea": fa sì che Miami riagganci e si disconnetta. @{b}*@{ub} Un elenco o una serie di pulsanti sul lato sinistro della finestra di Miami, utilizzabile per scegliere una delle pagine di configurazione presenti. @EndNode @Node "NODE_MNI" "Miami.guide/NODE_MNI" @Next "NODE_DIALERLANG" @Prev "NODE_CONFIGURATION" @Toc "Main" Driver MNI per Ethernet *********************** I driver MNI offrono un nuovo modo di accedere alle schede Ethernet. In genere i driver MNI offrono prestazioni migliori rispetto ai driver SANA-II tradizionali (spesso prestazioni MOLTO migliori), caratteristiche aggiuntive, es. sfruttamento del modo promiscuo in MiamiTCPDump, configurazione più facile. La compatibilità con alcuni tipi di hub e modem via cavo è in alcuni casi migliore rispetto a quanto offerto dai driver SANA-II. Il rovescio della medaglia è che altri stack di rete (es. Envoy) non sfruttano ancora i driver MNI, per cui non è possibile usarli in parallelo con Miami mentre questo utilizza i driver MNI. Ciò però cambierà in futuro. Per usare la propria scheda Ethernet con MNI, si deve impostare il tipo di interfaccia a "Ethernet MNI", ed immettere il nome del driver MNI per la propria scheda Ethernet (vedere l'elenco sottostante). Si fa poi click su "Trova schede" per assicurarsi che la propria scheda sia riconosciuta, si seleziona la scheda e si fa click su "OK" per impostare in modo corretto il numero dell'unità. In seguito si fa click su "Parametri MNI" e su "Interroga disp.", poi su "OK" per configurare le impostazioni link-level. Infine si impostano i restanti parametri (es. indirizzi IP). Per alcuni driver MNI si devono specificare ulteriori opzioni in "Opzioni MNI"; consultare la descrizione del proprio driver MNI per vedere se questo passo è necessario. Ecco l'elenco delle schede Ethernet per Amiga attualmente riconosciute, con i rimandi al driver MNI corrispondente. @{" ASDG LanRover EB920 " Link "NODE_MNI_ZTDPETNZ"} ASDG LanRover EB920: z2-dp8390.mni @{" Ariadne " Link "NODE_MNI_ZTAMSNNZ"} Ariadne: z2-am7990.mni @{" Ariadne-II " Link "NODE_MNI_ZTDPETNZ"} Ariadne-II: z2-dp8390.mni @{" CEI/Ameristar A2065 " Link "NODE_MNI_ZTAMSNNZ"} CEI/Ameristar A2065: z2-am7990.mni @{" CEI/Ameristar A4066 " Link "NODE_MNI_ZTSMCNOCNZ"} CEI/Ameristar A4066: z2-smc91c90.mni @{" Commodore A2065 " Link "NODE_MNI_ZTAMSNNZ"} Commodore A2065: z2-am7990.mni @{" ConneXion " Link "NODE_MNI_ZTAMSNNZ"} ConneXion: z2-am7990.mni @{" GG2-Bus+, NE2000 " Link "NODE_MNI_GGTDPETNZ"} GG2-Bus+, NE2000: gg2-dp8390.mni @{" Hydra AmigaNet Z2 " Link "NODE_MNI_ZTDPETNZ"} Hydra AmigaNet Z2: z2-dp8390.mni @{" QuickNet QN2000 " Link "NODE_MNI_ZTMBESNFZ"} QuickNet QN2000: z2-mb86950.mni Ecco l'elenco dei driver MNI attualmente disponibili, assieme alle informazioni sulla configurazione. @{" gg2-dp8390.mni " Link "NODE_MNI_GGTDPETNZ"} gg2-dp8390.mni @{" z2-am7990.mni " Link "NODE_MNI_ZTAMSNNZ"} z2-am7990.mni @{" z2-dp8390.mni " Link "NODE_MNI_ZTDPETNZ"} z2-dp8390.mni @{" z2-mb86950.mni " Link "NODE_MNI_ZTMBESNFZ"} z2-mb86950.mni @{" z2-smc91c90.mni " Link "NODE_MNI_ZTSMCNOCNZ"} z2-smc91c90.mni @EndNode @Node "NODE_MNI_GGTDPETNZ" "Miami.guide/NODE_MNI_GGTDPETNZ" @Next "NODE_MNI_ZTAMSNNZ" @Toc "NODE_MNI" gg2-dp8390.mni ============== Driver per schede ISA NE2000-compatibili (basate sul chip DP8390 o cloni), alloggiate nei connettori ISA di Amiga tramite la scheda GG2-Bus+. Il driver dovrebbe riconoscere tutte le schede NE2000-compatibili (@{i}NON@{ui} NE1000-compatibili). Ciò include schede configurabili via ponticelli, via disco di installazione (con la configurazione immagazzinata in Flash-ROM), nonché schede ISA-PnP senza ponticelli non aventi una configurazione fissata. Il driver MNI scopre automaticamente la scheda (indirizzo IO ed IRQ). La configurazione manuale non è per ora possibile. Se il driver non rinviene alcuna scheda nell'intervallo IO e IRQ riconosciuto, effettua la ricerca di schede PnP NE2000-compatibili, configura ed attiva ogni scheda rinvenuta per il periodo di tempo in cui il driver rimane attivo. Per ora è riconosciuta solo una singola scheda NE2000 nei connettori ISA. Opzioni MNI presenti: @{b}*@{ub} "FT=0", "FT=1", "FT=2", "FT=3" per selezionare la soglia FIFO per DMA locale. L'impostazione predefinita è "FT=2". In genere non c'è bisogno di modificare questo valore. @{b}*@{ub} "WAIT=1", "WAIT=0" attiva/disattiva il riconoscimento degli stati di attesa sulla scheda GG2. L'impostazione predefinita è "WAIT=1". "WAIT=0" può ridurre leggermente il carico di lavoro del processore se la scheda è sufficientemente veloce. @EndNode @Node "NODE_MNI_ZTAMSNNZ" "Miami.guide/NODE_MNI_ZTAMSNNZ" @Next "NODE_MNI_ZTDPETNZ" @Prev "NODE_MNI_GGTDPETNZ" @Toc "NODE_MNI" z2-am7990.mni ============= Driver per i chip AM7990 (LANCE), AM79C90 (C-LANCE) ed AM79C960 (PC-net), su bus Zorro. Schede attualmente riconosciute: @{b}*@{ub} Ariadne (NON Ariadne-II) @{b}*@{ub} CEI/Ameristar A2065 @{b}*@{ub} Commodore A2065 @{b}*@{ub} ConneXion in modalità A2065-compatibile Informazione importante per chi possiede schede ConneXion: bisogna assicurarsi che la scheda sia configurata per la compatibilità A2065 tramite l'apposito ponticello. Il driver non riconosce attualmente la modalità nativa della scheda ConneXion. Informazione importante per chi possiede schede A2065: quando si passa dai driver SANA-II a quelli MNI, bisogna prima modificare la configurazione di Miami per l'uso di MNI, salvare le impostazioni, e poi riavviare il proprio sistema prima di entrare di nuovo in linea. Ciò è necessario perché solo riavviando il computer è possibile rimuovere dalla memoria i driver SANA-II per A2065. Informazione importante per chi possiede schede Ariadne: il proprio Amiga può già avere un driver per Ariadne in "SYS:Expansion". Se ciò è vero, bisogna rimuovere tale driver e riavviare il proprio Amiga prima di entrare di nuovo in linea con il nuovo driver MNI. In caso contrario Amiga può "entrare in blocco". Opzioni MNI presenti: @{b}*@{ub} solo per Ariadne: MEDIA=AUTO (Impostazione predefinita. Attiva il riconoscimento automatico della cablatura) @{b}*@{ub} solo per Ariadne: MEDIA=10BASE2 (Seleziona 10-Base-2, cioè cablatura Coax, BNC, Cheapernet) @{b}*@{ub} solo per Ariadne: MEDIA=10BASET (Seleziona 10-Base-T, cioè cablatura RJ45, UTP) @EndNode @Node "NODE_MNI_ZTDPETNZ" "Miami.guide/NODE_MNI_ZTDPETNZ" @Next "NODE_MNI_ZTMBESNFZ" @Prev "NODE_MNI_ZTAMSNNZ" @Toc "NODE_MNI" z2-dp8390.mni ============= Driver per il chip DP8390 (e i suoi numerosi cloni, es. chip integrati usati per schede NE2000-compatibili), su bus Zorro. Schede attualmente riconosciute: @{b}*@{ub} ASDG LanRover EB920 @{b}*@{ub} Hydra AmigaNet @{b}*@{ub} Ariadne-II (NON Ariadne) Nota: alla data di scrittura della presente documentazione, il riconoscimento della scheda Ariadne-II era disattivato nel driver incluso in Miami 3.2, perché la scheda non era ancora disponibile per essere provata. Il riconoscimento di Ariadne-II è però implementato e sarà attivato non appena la scheda sarà disponibile per le prove necessarie. Informazione importante per chi possiede schede ASDG LanRover EB920: la scheda ha un ponticello per la selezione dell'interrupt (2 o 6). Si DEVE usare l'opzione MNI che corrisponde all'impostazione del ponticello sulla scheda. In caso contrario Amiga si bloccherà. Inoltre, alcune schede EB920 non dispongono di una ROM per l'indirizzo MAC. Se la propria scheda è una di queste, l'indirizzo MAC restituito da "Interroga disp." in "Parametri MNI" è 00:00:00:00:00:00. In questo caso si deve inserire un indirizzo fasullo e selezionare "Usa impostaz.". Consultare la documentazione della propria scheda EB920 per ulteriori informazioni. Informazione importante per chi possiede schede Hydra AmigaNet: con un processore sufficientemente veloce (040 o superiore) il driver consente velocità di trasferimento molto alte (> 800 kB/s) su reti locali. Se si ottengono prestazioni mediocri (500 kB/s o meno) su rete locale, la propria scheda Hydra è molto probabilmente difettosa. Sfortunatamente sembra che molte schede Hydra abbiano questo problema. Le prestazioni mediocri NON sono il risultato di un errore presente nel driver. Opzioni MNI presenti: @{b}*@{ub} "FT=0", "FT=1", "FT=2", "FT=3" per selezionare la soglia FIFO per DMA locale. L'impostazione predefinita è "FT=2". In genere non c'è bisogno di modificare questo valore. @{b}*@{ub} solo per ASDG LanRover EB920: "INT=2" o "INT=6". Questa opzione DEVE corrispondere all'impostazione del ponticello sulla scheda. @EndNode @Node "NODE_MNI_ZTMBESNFZ" "Miami.guide/NODE_MNI_ZTMBESNFZ" @Next "NODE_MNI_ZTSMCNOCNZ" @Prev "NODE_MNI_ZTDPETNZ" @Toc "NODE_MNI" z2-mb86950.mni ============== Driver per il chip Fujitsu MB86950 Ethernet, su bus Zorro. Schede attualmente riconosciute: @{b}*@{ub} QuickNet QN2000 Informazione importante per chi possiede schede QuickNet QN2000: la scheda ha un interruttore sul retro, per passare da ID 1 a ID 2. Entrambi gli ID sono riconosciuti, ma ID 2 sembra funzionare meglio. Si raccomanda dunque di configurare la propria scheda per ID 2, se possibile. Per fare ciò, bisogna dapprima conoscere quale ID è attivo (facendo click su "Trova schede" in Miami). Se ID è 1 allora si deve agire sull'interruttore, riavviare Amiga, e provare di nuovo. Non tutte le schede possono essere impostate a ID 2. Alcune offrono solo ID 1, qualunque posizione abbia l'interruttore. Opzioni MNI presenti: nessuna. @EndNode @Node "NODE_MNI_ZTSMCNOCNZ" "Miami.guide/NODE_MNI_ZTSMCNOCNZ" @Prev "NODE_MNI_ZTMBESNFZ" @Toc "NODE_MNI" z2-smc91c90.mni =============== Driver per il chip SMC91C90 (e suoi succedanei, es. SMSC LAN91C94), su bus Zorro. Schede attualmente riconosciute: @{b}*@{ub} CEI/Ameristar A4066 Opzioni MNI presenti: nessuna. @EndNode @Node "NODE_DIALERLANG" "Miami.guide/NODE_DIALERLANG" @Next "NODE_AREXX" @Prev "NODE_MNI" @Toc "Main" Linguaggio di comando per le chiamate ************************************* Il modulo di chiamata riconosce i seguenti comandi: @{b}ABORT "testo1","testo2",...@{ub} Specifica un elenco di testi che obbligano Miami ad interrompere completamente una chiamata, es. "NO DIALTONE" dal modem. @{b}ASKPASSWORD@{ub} Fa comparire una finestra che richiede l'immissione della parola chiave. @{b}DELAY secondi@{ub} Sta in attesa per il numero di secondi specificato. @{b}DIALNEXT "testo1","testo2",...@{ub} Specifica un elenco di testi che obbligano Miami a riagganciare il telefono e chiamare il numero successivo, es. "BUSY" dal modem. @{b}PARSEPASSWORD "endchar"@{ub} Analizza tutti i caratteri provenienti dal modem fino a , escluso, e sostituisce la parola chiave corrente con tale testo. Questo comando può essere utile per i sistemi a parola chiave one-time che inviano la parola chiave per la sessione successiva durante la fase di connessione. @{b}REDIAL "testo1","testo2",...@{ub} Specifica un elenco di testi che obbligano Miami a riagganciare il telefono e richiamare il numero corrente, es. "BUSY" dal modem. @{b}SAVECONFIG@{ub} Salva la configurazione (parametri) corrente su disco. Questo comando in genere è eseguito dopo PARSEPASSWORD per salvare le impostazioni contenenti la nuova parola chiave. @{b}SEND "testo"@{ub} Invia al modem. Il carattere linefeed/carriage return @{i}non@{ui} è accodato automaticamente. Miami riconosce le seguenti sequenze di controllo standard: \\",\\\\,\\r,\\n. Inoltre "\\u" e "\\p" sono utilizzati per inviare, rispettivamente, l'identificativo utente (user id) o la parola chiave correnti. @{b}SENDBREAK@{ub} Invia un segnale "break" sulla porta seriale. Ciò è usato da alcuni server per terminali per passare al modo comando. @{b}SENDPAD "testo",riempimento@{ub} Invia al modem, completato da spazi fino alla lunghezza totale di . Esempio: `SENDPAD "abc",5' invierà "abc ". @{b}SENDPASSWORD@{ub} Invia la parola chiave corrente, seguita da "\\r". @{b}SENDUSERID@{ub} Invia l'identificativo di utente corrente (login id), seguito da "\\r". @{b}TIMEOUT secondi@{ub} Specifica quanto tempo si deve aspettare un testo durante WAIT o WAITPPP prima di lasciar perdere. @{b}WAIT "testo"@{ub} Attende di ricevere "testo" dal modem. @{b}WAITCONNECT@{ub} Attende di ricevere il messaggio CONNECT ed il testo seguente (in genere la velocità di connessione) dal modem. È identico a `WAIT "CONNECT"', ad eccezione del fatto che Miami copia tutto quanto segue il messaggio `CONNECT' sulla stessa linea in buffer interno, e successivamente lo mostra nell'area di stato. Con parecchi modem ciò consente di vedere la velocità di connessione utilizzata dal modem. @{b}WAITPPP@{ub} Attende che il server passi al modo PPP. Con i comandi "ABORT", "DIAL" e "DIALNEXT" si può specificare la parola chiave "TIMEOUT" (senza virgolette), anziché un testo tra virgolette, es. ABORT "NO CARRIER",TIMEOUT Ciò indica che Miami interromperà lo script di chiamata quando si supera il periodo di attesa. Altre opzioni servono per richiamare ancora il numero corrente, o quello successivo quando si supera il periodo di attesa. @EndNode @Node "NODE_AREXX" "Miami.guide/NODE_AREXX" @Next "NODE_ENVVARS" @Prev "NODE_DIALERLANG" @Toc "Main" Interfaccia ARexx ***************** Il nome della porta ARexx di Miami è "MIAMI.1". Atttualmente Miami riconosce tutti i comandi standard ARexx degli applicativi MUI ("QUIT", "HIDE", "DEACTIVATE", "SHOW", "ACTIVATE", "INFO", "HELP") più i seguenti comandi aggiuntivi: @{b}CHANGEDB@{ub} Indica a Miami di rileggere il file "ENVARC:MiamiChangeDB" per aggiornare le impostazioni. Vedere @{"Client settings" Link "NODE_EXCONFIG_CLIENTS"} per ulteriori dettagli su come usare questa caratteristica. @{b}GETCONNECT@{ub} Restituisce la stringa di connessione successiva al messaggio `CONNECT' dal modem. In genere questa stringa contiene l'indicazione della velocità di connessione. @{b}GETCONNECTTIME@{ub} Restituisce il numero di secondi passati da quando Miami ha ricevuto il messaggio `CONNECT' dal modem. @{b}GETONLINETIME@{ub} Restituisce per quanti secondi Miami è stato in linea nella variabile `result'. @{b}GETSETTINGSNAME@{ub} Restituisce il nome del file che racchiude la impostazioni correnti nella variabile `result'. @{b}ISONLINE@{ub} Controlla se Miami è in linea ed imposta di conseguenza il codice di errore ("RC"). 1 significa: Miami è in linea. 0 significa: Miami non è in linea. @{b}KILLGUI@{ub} Trasforma in icona la finestra di Miami e rimuove dalla memoria il modulo di interfaccia utente attivo. @{b}LOADSETTINGS file/a@{ub} Carica il file di impostazioni specificato. @{b}LOCKGUI@{ub} Blocca l'interfaccia utente, cioè il puntatore del mouse assume la forma di occupato. Le chiamate a questa funzione si possono annidare. @{b}OFFLINE@{ub} Aggancia il telefono e termina la connessione. Equivale a selezionare il pulsante "Fuori linea". @{b}ONLINE@{ub} Cerca di entrare in connessione. Equivale a selezionare il pulsante "In linea". @{b}QUITFORCE@{ub} L'uso del comando "QUIT" da uno script ARexx è il modo più sicuro per uscire da Miami, perché Miami tenta solo di andare fuori linea e terminare se non ci sono altri script ARexx ancora in esecuzione, per evitare blocchi di sistema. Lo svantaggio è che potrebbero esserci problemi di temporizzazione se il controllo ARexx è complesso, riguarda più script ARexx (specie script per eventi precedenti), ed uno o più script sono in esecuzione quando si esegue il comando "QUIT": Miami potrebbe dunque rifiutarsi di terminare, anche se potrebbe essere sicuro attendere e terminare successivamente. In tal caso si può provare il comando "QUITFORCE": esso obbliga Miami ad attendere fino a quando tutti gli script ARexx sono terminati, e poi uscire. Attenzione: questo comando bloccherà Miami se uno degli script ARexx in esecuzione non avesse mai termine, es. in presenza di un ciclo senza fine o di una chiamata ricorsiva, per cui è potenzialmente pericoloso se i propri script ARexx contengono errori. @{b}UNLOCKGUI@{ub} Sblocca l'interfaccia utente, cioè il puntatore del mouse perde la forma di occupato e torna ad assumere la sua forma normale, se non ci sono altre istanze di LOCKGUI in esecuzione. @EndNode @Node "NODE_ENVVARS" "Miami.guide/NODE_ENVVARS" @Next "NODE_EXCONFIG" @Prev "NODE_AREXX" @Toc "Main" Variabili di ambiente ********************* @{" Fuso orario " Link "NODE_ENVVARS_TZ"} Impostazione del fuso orario In genere non si deve impostare alcuna variabile di ambiente per poter usare Miami. Nonostante ciò, ecco l'elenco di tutte le variabili usate da Miami, qualora si desiderasse apportare qualche modifica in modo manuale: @{b}DOMAIN, DOMAINNAME@{ub} Queste variabili sono impostate automaticamente da Miami, ogni volta che entra in linea. Contengono il dominio corrente (cioè la parte del nome del sito che segue il primo "."). @{b}HOME@{ub} Questa variabile è impostata automaticamente da Miami, ogni volta che entra in linea. Contiene la directory base specificata in Database/Utenti, relativa all'utente selezionato sulla pagina TCP/IP. @{b}HOST, HOSTNAME@{ub} Queste variabili sono impostate automaticamente da Miami, ogni volta che entra in linea. Contengono il nome del sito specificato (nel caso di nomi di sito statico), o quello che corrisponde al proprio indirizzo IP, che Miami ricava tramite la ricerca inversa del DNS. Se non è stato trovato alcun nome di sito, queste variabili contengono il proprio indirizzo IP. @{b}MagicWB@{ub} Se non è stata specificata alcuna interfaccia utente (dall'utente stesso, nel file di configurazione, o in "ENV:MIAMI/GUI"), Miami ritorna ad utilizare "MUI" o "MUIMWB" come modulo di interfaccia utente predefinito. "MUIMWB" è utilizzato se è presente la variabile "MagicWB", la quale indica che MagicWB è stato installato. @{b}REALNAME@{ub} Questa variabile è impostata automaticamente da Miami, ogni volta che entra in linea. Contiene il nome reale specificato sulla pagina TCP/IP. @{b}SOCKETCONFIG@{ub} Questa variabile è impostata automaticamente da Miami, ogni volta che entra in linea. È richiesta dalla libreria di emulazione "socket.library" liberamente distribuibile (per programmi I-Net-225-compatibili), ed è impostata in modo da permettere a detta libreria di funzionare in modo corretto. @{b}TZ@{ub} Questa variabile è letta da Miami per ricavare il fuso orario corrente. Si dovrebbe impostare il suo valore prima di installare Miami. Vedere @{"Impostazione del fuso orario" Link "NODE_ENVVARS_TZ"} per ulteriori informazioni sull'argomento. @{b}USERNAME@{ub} Questa variabile è impostata automaticamente da Miami, ogni volta che entra in linea. Contiene il nome utente specificato sulla pagina TCP/IP. @{b}MIAMI/GUI@{ub} Questa variabile dovrebbe contenere il nome del modulo di interfaccia utente prescelto (es. `MUI', `MUIMWB' o `GTLayout'). È impostata in modo automatico durante l'installazione. @{b}MIAMI/SSLLIB@{ub} Questa variabile è necessaria solo quando si usa MiamiSSL, ed è impostata automaticamente durante l'installazione di MiamiSSL. Dovrebbe contenere il nome della libreria di crittazione utilizzata, vale a dire o `Miami:Libs/miamisslintl.library' o `Miami:Libs/miamisslusa.library'. @EndNode @Node "NODE_ENVVARS_TZ" "Miami.guide/NODE_ENVVARS_TZ" @Toc "NODE_ENVVARS" Impostazione del fuso orario **************************** La variabile di ambiente TZ deve essere impostata nel modo seguente: Nel periodo dell'ora solare (es. durante l'inverno): EST5 dove EST è il nome del proprio fuso orario, e 5 è il numero *negativo* di ore di differenza da UTC (cioè se si è a 2 ore di distanza da UTC verso est il valore deve essere -2, non 2). In Europa, Asia ed Australia il valore è in genere 0 o negativo, in America è positivo. Vedere più sotto gli esempi. Nel periodo dell'ora legale (es. durante l'estate): EST4EDT EST, 4: hanno lo stesso significato già illustrato sopra. EDT è il nome del proprio fuso orario nel periodo dell'ora legale. Bisogna assicurarsi di diminuire il valore di un'ora (4 nell'esempio) come richiesto dalle convenzioni locali relative all'ora legale. In entrambi i casi il nome del fuso orario non è realmente importante. È invece importante che il valore sia corretto, e che esso inizi *esattamente* nella quarta posizione della stringa. NON è corretto inserire alcune stringhe RFC-compatibili in ENV:TZ, ad es. "EST", "EST (-0500)" o "-0500" NON funzioneranno. Alcuni esempi: inverno estate Costa occidentale USA PST8 PST7PDT Costa orientale USA EST5 EST4EDT Gran Bretagna WET0 WET-1WEDT Europa occidentale MET-1 MET-2MEDT (la maggior parte) @EndNode @Node "NODE_EXCONFIG" "Miami.guide/NODE_EXCONFIG" @Next "NODE_UTILITY" @Prev "NODE_ENVVARS" @Toc "Main" Scambio di impostazioni *********************** Le impostazioni di Miami sono salvate in un file IFF con un formato che per ora non è documentato intenzionalmente. Miami però permette di importare ed esportare impostazioni in molti modi: @{" Formato per distribuzione " Link "NODE_EXCONFIG_DIST"} Importazione/esportazione di impostazioni per distribuzione @{" Scambio parole chiave " Link "NODE_EXCONFIG_PASSWORDS"} Scambio di parole chiave @{" Impostazioni per client " Link "NODE_EXCONFIG_CLIENTS"} Impostazioni personalizzate per alcuni client @EndNode @Node "NODE_EXCONFIG_DIST" "Miami.guide/NODE_EXCONFIG_DIST" @Next "NODE_EXCONFIG_PASSWORDS" @Toc "NODE_EXCONFIG" Formato per distribuzione ========================= Miami permette l'esportazione di impostazioni in formato ASCII, che sono così utilizzabili per la distribuzione, ad es. su Aminet, o per l'invio ad altri utenti che hanno un acconto con lo stesso fornitore di servizi Internet. Ciò può essere anche sfruttato dai fornitori di servizi Internet per preconfigurare le impostazioni di Miami a favore dei nuovi utenti. Il formato del file ASCII è costituito da una intestazione, seguita da un numero variabile di parametri. Nell'esportazione di file, Miami include solo i parametri relativi al fornitore di servizi Internet, non quelli relativi alle impostazioni di sistema dell'utente o che sono in qualche modo importanti per la sua sicurezza. Ciò significa che si possono esportare con tranquillità le proprie impostazioni e fornire il file ad altri utenti, senza compromettere la riservatezza di informazioni come le parole chiave. Nell'importazione di file, Miami però supporta informazioni relative all'utente, come le parole chiave, per cui i fornitori di servizi Internet possono realizzare script per Installer in cui si chiede all'utente di indicare il proprio identificativo e la propria parola chiave, i quali a loro volta creano un file di impostazioni ASCII per Miami contenente @{i}tutte@{ui} le informazioni richieste da Miami. Per avere un'idea dell'aspetto del file ASCII, basta esportare le proprie impostazioni correnti in ASCII. Il formato generale è il seguente: @{b}*@{ub} una intestazione di 2 righe; ciascuna riga inizia con un carattere "$". L'intestazione non va modificata; @{b}*@{ub} un numero variabile di righe che iniziano con un ";". Queste righe sono commenti che possono essere modificati liberamente; @{b}*@{ub} un numero variabile di righe che specificano i parametri. La maggior parte dei parametri è specificata su una sola riga. Le righe di questo tipo assomigliano a questa: PARAMETRO=valore Alcuni parametri (es. lo script per la chiamata) richiedono varie righe. In questo caso il formato è il seguente: PARAMETRO=% primo valore secondo valore terzo valore % Ciò significa che un singolo "%" indica un parametro su più righe, ed un secondo "%" come unico carattere della riga indica il termine dell'elenco dei valori. L'ordine dei parametri all'interno del file è arbitrario. Non bisogna fare alcuna assunzione sull'ordine con cui Miami immagazzina i parametri. Elenco dei parametri riconosciuti: (m) indica un parametro su più righe, (i) indica che il parametro è solo importato, ma mai esportato, (r) indica che la caratteristica è presente solo nella versione registrata, ma ignorata nella versione non registrata. "(m)", "(i)" ed "(r)" non fanno parte del file ASCII. Se i valori sono indicati con "A / B", ciò significa che il valore è un singolo carattere, "A" oppure "B". @{b}DEVNAME= (i)@{ub} nome dispositivo @{b}UNIT= (i)@{ub} numero unità del dispositivo @{b}BAUD= (i)@{ub} velocità porta seriale @{b}PROTOCOL=@{ub} P / S (ppp o slip) @{b}FLOWCONTROL= (i)@{ub} H / S (controllo di flusso hardware (RTS/CTS) o software (Xon/Xoff)) @{b}EOFMODE= (i)@{ub} Y / N / A (sì / no / automatico) @{b}SERMODE=@{ub} 8N1 / 7E1 / 7O1 @{b}MTU=@{ub} intero @{b}IPTYPE=@{ub} D / S (dinamico o statico) @{b}IP=@{ub} 1.2.3.4 @{b}CD= (i)@{ub} Y / N (usa CD) @{b}BOOTP=@{ub} Y / N (usa BootP) @{b}INACTIVITY=@{ub} N / I / P (tipo inattività: nessuna, ICMP, PPP) @{b}INACTIVITYDELAY=@{ub} minuti @{b}PAPNAME= (i)@{ub} nome utente @{b}PAPPWD= (i)@{ub} parola chiave @{b}PAPSAME=@{ub} Y / N @{b}CALLBACKTYPE= (r)@{ub} NONE / CBCPFIXED / CBCPVARIABLE @{b}CALLBACKPHONE= (i) (r)@{ub} numero telefonico @{b}CALLBACKMINDELAY= (r)@{ub} intero @{b}CALLBACKMAXDELAY= (r)@{ub} intero @{b}ACCM=@{ub} 000a0000 @{b}VJC=@{ub} Y / N @{b}QUICKRECONNECT=@{ub} Y / N @{b}TERMREQ=@{ub} Y / N @{b}DIALNAME= (i)@{ub} identificativo @{b}DIALPWD= (i)@{ub} parola chiave @{b}INITSTRING= (i)@{ub} stringa di inizializzazione modem @{b}DIALPREFIX= (i)@{ub} prefisso chiamata @{b}DIALSUFFIX= (i)@{ub} suffisso chiamata @{b}DIALSCRIPT= (m)@{ub} script di chiamata @{b}DIALNUMBERS= (i)(m)@{ub} numeri telefonici @{b}DIALMAXREPEAT=@{ub} numero massimo di tentativi di chiamata @{b}DIALREPEATDELAY=@{ub} intervallo tra tentativi di chiamata @{b}DIALREDIALDELAY=@{ub} intervallo di chiamata @{b}HOSTDYNAMIC=@{ub} Y / N (nome sito dinamico: sì / no) @{b}HOSTNAME= (i)@{ub} nome del sito @{b}REALNAME= (i)@{ub} nome vero @{b}USERNAME= (i)@{ub} nome utente @{b}DOICMP=@{ub} Y / N @{b}FAKEIP=@{ub} Y / N @{b}TTCP= (r)@{ub} Y / N @{b}DBHOSTS= (m)@{ub} database per siti @{b}DBNETWORKS= (m)@{ub} database per reti @{b}DBDOMAINS= (m)@{ub} database per domini @{b}DBDNSSERVERS= (m)@{ub} database per server dns @EndNode @Node "NODE_EXCONFIG_PASSWORDS" "Miami.guide/NODE_EXCONFIG_PASSWORDS" @Next "NODE_EXCONFIG_CLIENTS" @Prev "NODE_EXCONFIG_DIST" @Toc "NODE_EXCONFIG" Scambio parole chiave ===================== Miami consente di importare ed esportare liberamente tutti i file dalle directory Unix/AmiTCP @{b}db@{ub}, con una unica eccezione: il file @{b}passwd@{ub} può essere importato, ma le parole chiave sono cancellate durante l'operazione, e devono pertanto essere reimmesse manualmente in Miami. Ecco la ragione di ciò: AmiTCP (almeno fino alla versione 4.3) usa un algoritmo DES per la crittazione delle parole chiave. DES è un algoritmo di crittografia molto resistente e soggetto a restrizioni di esportazione secondo le leggi USA. Un programma che utilizza il DES non può essere esportato dagli USA senza un permesso particolare, ed attualmente il governo USA non fornisce tali permessi. Il risultato di tutto ciò è che ogni tipo di esportazione di AmiTCP dagli USA è illegale. Ciò include lo scarico dell'archivio di AmiTCP da un server ftp sito negli USA in un computer che si trova fuori degli USA. Per tale ragione AmiTCP non può essere caricato su tutti i siti Aminet, e ciò riduce grandemente la disponibilità di AmiTCP. Nel caso di Miami le cose sarebbero state anche peggiori: poiché l'autore sta sviluppando Miami all'interno degli USA (non in Finlandia come NSDi), non gli sarebbe stato permesso di inviare Miami a @{i}nessuno@{ui} fuori degli USA, indipendentemente dalla modalità di distribuzione. L'autore ha perciò scelto di non utilizzare il DES in Miami, ma di usare un diverso algoritmo di crittazione che non è soggetto alle restrizioni di esportazione USA. Miami usa una versione iterativa di MD5 per la cifratura della parola chiave. Questo algoritmo è sufficientemente robusto, vale a dire che non è decifrabile se non sottoposto a una ricerca molto prolungata, proprio come il DES. Poiché comunque MD5 è, a differenza di DES, un algoritmo a una sola via, è impossibile decifrarlo e pertanto non è soggetto alle restrizioni di esportazione USA. Ciò significa che è perfettamente legale importare ed esportare Miami da e verso gli USA, caricarlo sui siti Aminet ed altri siti ftp, nonché usarlo negli USA ed in altri paesi (a meno che esistano nazioni che impediscano l'uso di MD5). L'autore è spiacente per i problemi che ciò può causare agli utenti che devono effettuare la manutenzione di file multipli o molto estesi di parole chiave, ma non c'era altro modo di gestire questa situazione. @EndNode @Node "NODE_EXCONFIG_CLIENTS" "Miami.guide/NODE_EXCONFIG_CLIENTS" @Prev "NODE_EXCONFIG_PASSWORDS" @Toc "NODE_EXCONFIG" Impostazioni personalizzate di client ===================================== Alcuni client TCP/IP come AmiTalk richiedono modifiche al database di impostazioni che la maggior parte degli stack di protocollo immagazzinano nella directory "db". Solitamente si devono aggiungere alcune voci al file "services" o "inetd.conf". Tramite Miami è possibile apportare le opportune modifiche direttamente, attraverso l'interfaccia utente grafica: basta selezionare la pagina "Database", scegliere la sezione desiderata (es. "services"), ed aggiungere le voci necessarie. In qualche caso potrebbe essere più conveniente automatizzare questo procedimento, ad es. per far sì che lo script Installer di un client TCP/IP apporti le modifiche richieste da solo, senza annoiare l'utente. Con Miami si può fare così: @{b}*@{ub} Per prima cosa al file "ENVARC:MiamiChangeDB" è necessario aggiungere una riga come la seguente: ADD services ntalk 518/udp o ADD inetd ntalk dgram udp wait root Servers:talkd (talkd) Quando Miami è avviato, legge automaticamente il contenuto di tale file (se presente), aggiorna le impostazioni correnti, e salva quelle risultanti. @{b}*@{ub} Se Miami è in uso quando il client è installato, e si desidera che Miami aggiorni subito le sue impostazioni, si deve inviare a Miami il comando Arexx "CHANGEDB" dopo aver modificato il file suddetto. In questo modo si possono aggiungere voci ad ogni tabella del database di Miami. Per ragioni di sicurezza però Miami cambia direttamente solo le tabelle che sono più frequentemente utilizzate dai client (`inetd' e `services'). Se un applicativo tenta di modificare qualche altra tabella (es. quella `utenti', molto importante), Miami fa comparire una finestra di dialogo che chiede di confermare la modifica, dopo aver ricevuto il comando "CHANGEDB". In breve: nei propri script per Installer si dovrebbero inserire istruzioni come le seguenti per far sì che Miami sia configurato automaticamente per il proprio client: echo >>ENVARC:MiamiChangeDB "ADD services ntalk 518/udp" rx "address MIAMI.1;CHANGEDB" Se Miami è attivo, aggiorna immediatamente le sue impostazioni. In caso contrario, Miami effettua le modifiche quando viene avviato in seguito. @EndNode @Node "NODE_UTILITY" "Miami.guide/NODE_UTILITY" @Next "NODE_COMPATIBILITY" @Prev "NODE_EXCONFIG" @Toc "Main" Programmi accessori ******************* @{" MiamiArp " Link "NODE_UTILITY_ARP"} MiamiArp @{" MiamiFinger " Link "NODE_UTILITY_FINGER"} MiamiFinger @{" MiamiIfConfig " Link "NODE_UTILITY_IFCONFIG"} MiamiIfConfig @{" MiamiMapMBone " Link "NODE_UTILITY_MAPMBONE"} MiamiMapMBone @{" MiamiMRInfo " Link "NODE_UTILITY_MRINFO"} MiamiMRInfo @{" MiamiMRouteD " Link "NODE_UTILITY_MROUTED"} MiamiMRouteD @{" MiamiMTrace " Link "NODE_UTILITY_MTRACE"} MiamiMTrace @{" MiamiNetStat " Link "NODE_UTILITY_NETSTAT"} MiamiNetStat @{" MiamiPing " Link "NODE_UTILITY_PING"} MiamiPing @{" MiamiRemind " Link "NODE_UTILITY_REMIND"} MiamiRemind @{" MiamiResolve " Link "NODE_UTILITY_RESOLVE"} MiamiResolve @{" MiamiRoute " Link "NODE_UTILITY_ROUTE"} MiamiRoute @{" MiamiSysCtl " Link "NODE_UTILITY_SYSCTL"} MiamiSysCtl @{" MiamiTCPDump " Link "NODE_UTILITY_TCPDUMP"} MiamiTCPDump @{" MiamiTraceRoute " Link "NODE_UTILITY_TRACEROUTE"} MiamiTraceRoute @EndNode @Node "NODE_UTILITY_ARP" "Miami.guide/NODE_UTILITY_ARP" @Next "NODE_UTILITY_FINGER" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiArp ======== Visualizza e controlla la conversione degli indirizzi Uso: @{b}MiamiArp hostname@{ub} Visualizza la voce Arp corrente relativa a @{b}MiamiArp [-n] -a@{ub} Visualizza tutte le voci Arp correnti. Se si specifica "-n" tutte le voci sono elencate numericamente anziché in forma simbolica. @{b}MiamiArp -d hostname@{ub} Cancella la voce Arp relativa a @{b}MiamiArp -s hostname hw_addr [temp] [pub]@{ub} Crea una voce Arp per con indirizzo hardware . La voce è permanente a meno che sia specificato "temp". Se è specificato "pub", il sistema agirà come un server Arp per il sito specificato. @{b}MiamiArp -f filename@{ub} Legge ed esegue i comandi del file . @EndNode @Node "NODE_UTILITY_FINGER" "Miami.guide/NODE_UTILITY_FINGER" @Next "NODE_UTILITY_IFCONFIG" @Prev "NODE_UTILITY_ARP" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiFinger =========== MiamiFinger visualizza informazioni sugli utenti del sistema. Uso: MiamiFinger [-l] [user][@machinename] Parametri: @{b}-l@{ub} Utilizza il formato esteso di output (per macchine remote: manda il modificatore "/W" al demone finger remoto). Se non è specificata alcuna macchina, si assume "localhost" (sito locale). Se si specifica un utente, sono visualizzare le informazioni ad esso relative. In caso contrario sono visualizzate alcune informazioni predefinite per la connessione fingerd. Nella maggior parte dei casi sono informazioni generali di sistema e/o un elenco degli utenti attualmente collegati. L'implementazione corrente di MiamiFinger usa T/TCP per avere consultazioni finger più rapide. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_IFCONFIG" "Miami.guide/NODE_UTILITY_IFCONFIG" @Next "NODE_UTILITY_MAPMBONE" @Prev "NODE_UTILITY_FINGER" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiIfConfig ============= Configura i parametri dell'interfaccia di rete Nota: la maggior parte delle opzioni di MiamiIfConfig @{i}non@{ui} dovrebbero attualmente essere usate con Miami, poiché in genere esso imposta già tutti i valori in modo corretto. Non si dovrebbe giocherellare con questo programma. Si dovrebbe conoscere molto bene cosa si sta facendo prima di tentare di cambiare qualche opzione dell'interfaccia. Le uniche opzioni utili sono "up" e "down", per rendere temporaneamente non disponibile l'interfaccia. Nota: ciò @{i}non@{ui} provoca il riaggancio da parte del modem. Oltre a ciò, si dovrebbe probabilmente usare MiamiIfConfig solo per @{i}esaminare@{ui} le impostazioni di interfaccia, e non per cambiarle. Uso: MiamiIfConfig interface [alias | -alias] [af [address [dest_addr]] [up] [down] [netmask mask]] [metric n] [arp | -arp] [broadcast address] [link0 | -link0] [link1 | -link1] [link2 | -link2] @{b}interface@{ub} Attualmente "lo0" o "mi0" @{b}alias/-alias@{ub} Considera l'indirizzo specificato come un alias per l'indirizzo esistente, cioé non sovrascrive un indirizzo esistente. @{b}af@{ub} Famiglia di indirizzi: attualmente solo "inet" è riconosciuto. @{b}address@{ub} Un indirizzo a livello protocollo. Per la famiglia di indirizzi "inet", questo è un indirizzo IP con notazione a punto (es. 123.45.67.89). @{b}dest_addr@{ub} L'indirizzo di destinazione a livello protocollo. Si usa ciò solo per dispositivi punto-punto. @{b}up/down@{ub} Attiva o disattiva l'interfaccia. @{b}netmask@{ub} Modifica la netmask per questa interfaccia. @{b}metric@{ub} Modifica la priorità per questa interfaccia. Ciò non ha alcun effetto per uno stack a singola interfaccia come Miami. @{b}arp/-arp@{ub} Attiva/disattiva Arp per questa interfaccia. Questa opzione non dovrebbe essere usata con Miami. Si deve invece usare la GUI di Miami per scegliere il tipo di risoluzione indirizzi. @{b}broadcast@{ub} Imposta l'indirizzo broadcast per questa interfaccia. @{b}linkx/-linkx@{ub} Imposta o reimposta gli indicatori di livello collegamento 0, 1 o 2. Tali indicatori non sono attualmente usati da Miami. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_MAPMBONE" "Miami.guide/NODE_UTILITY_MAPMBONE" @Next "NODE_UTILITY_MRINFO" @Prev "NODE_UTILITY_IFCONFIG" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiMapMBone ============= Mappatore di connessione multicast Uso: MiamiMapMBone [-d debug_level] [-f] [-g] [-r retry_count] [-t timeout_count] [starting_router] MiamiMapMbone tenta di mostrare tutti gli instradatori (router) multicast raggiungibili dall'indicato starting_router multicast. Se non è indicato sulla linea di comando, lo starting_router multicast predefinito è il sito locale (localhost). Le opzioni hanno il seguente significato: @{b}-d debug_level@{ub} Imposta il livello di ricerca errori. Quando esso è più grande del valore predefinito 0, sono mostrati messaggi aggiuntivi sugli errori. @{b}-f@{ub} Imposta l'opzione di fuoriuscita, che permette la ricerca ricorsiva degli instradatori multicast vicini, ed è attivata in maniera predefinita quando non si indica starting_router. @{b}-g@{ub} Imposta la creazione di grafici in formato GraphEd. @{b}-n@{ub} Disattiva la ricerca DNS per i nomi degli instradatori multicast. @{b}-r retry_count@{ub} Imposta il limite di tentativi di ricerca nelle vicinanze. Il valore predefinito è 1 tentativo. @{b}-t timeout_count@{ub} Imposta il numero di secondi di attesa per una replica alla ricerca nelle vicinanze prima di ripetere il tentativo. Il valore di attesa predefinito è 2 secondi. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_MRINFO" "Miami.guide/NODE_UTILITY_MRINFO" @Next "NODE_UTILITY_MROUTED" @Prev "NODE_UTILITY_MAPMBONE" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiMRInfo =========== Visualizza informazioni di configurazione da un instradatore multicast. Uso: MiamiMRInfo [-d debug_level] [-r retry_count] [-t timeout_count] [multicast_router] MiamiMRInfo tenta di visualizzare le informazioni di configurazione dall'instradatore multicast specificato. Qualora non ci fosse alcuna indicazione di router, si usa il sito locale. Le opzioni hanno il seguente significato: @{b}-d debug_level@{ub} Imposta il livello di ricerca errori. Quando esso è più grande del valore predefinito 0, sono mostrati messaggi aggiuntivi sugli errori. @{b}-r retry_count@{ub} Imposta il limite di tentativi di ricerca nelle vicinanze. Il valore predefinito è 3 tentativi. @{b}-t timeout_count@{ub} Imposta il numero di secondi di attesa per una replica alla ricerca nelle vicinanze prima di ripetere il tentativo. Il valore di attesa predefinito è 4 secondi. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_MROUTED" "Miami.guide/NODE_UTILITY_MROUTED" @Next "NODE_UTILITY_MTRACE" @Prev "NODE_UTILITY_MRINFO" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiMRouteD ============ Demone IP di instradamento multicast Uso: MiamiMRouteD [-p] [-c config_file] [-d debug_level] MiamiMRouteD è un programma che può essere eseguito in background ("run MiamiMRouteD") per ricevere o inoltrare messaggi in multicasting. Vedere oltre per una descrizione più dettagliata. Le opzioni hanno il seguente significato: @{b}-p@{ub} Avvia MiamiMRouteD in modo non-pruning. Si dovrebbe usare questa opzione solo per effettuare delle prove. @{b}-c config_file@{ub} Indica quale file di configurazione utilizzare. Il file di configurazione predefinito è "Miami:MiamiMRouteD.config". @{b}-d debug_level@{ub} Imposta il livello di ricerca errori. Il valore predefinito è 0 (nessuna informazione sugli errori). MiamiMRouteD è un programma molto complesso e potente che permette di ricevere ed inviare messaggi multicasting. È configurato tramite un file separato di impostazioni, il formato del quale è in parte descritto sotto. Dato però che Miami riconosce solo una singola interfaccia, solo poche caratteristiche di MiamiMRouteD si possono ragionevolmente usare con Miami, e solo pochi utenti probabilmente avranno necessità di utilizzarlo. Le due configurazioni più comuni sono: @{b}*@{ub} Si sta ricevendo il rifornimento multicast direttamente da una interfaccia capace di broadcasting o multicasting, come Ethernet o Arcnet. In tal caso @{i}NON@{ui} avviare MiamiMRouteD. @{i}Abilitare@{ui} invece il multicasting in Miami, nella pagina "Interfaccia". @{b}*@{ub} Si sta ricevendo il rifornimento multicast tramite un tunnel IP, forse via PPP dal proprio fornitore di servizi. In tal caso @{i}disabilitare@{ui} il multicasting in Miami per la propria interfaccia PPP/SLIP, configurare MiamiMRouteD per un tunnel verso il proprio fornitore di servizi (vedere oltre), ed avviare MiamiMRouteD dopo la partenza di Miami. Il file di configurazione di MiamiMRouteD è un file di testo ASCII standard. Ogni linea può contenere un comando. L'unico comando di qualche interesse in questo momento è "tunnel", che permette di configurare un tunnel IP per inviare e ricevere messaggi in muticasting. La parte più rilevante della sintassi è: tunnel Con si può indicare un indirizzo IP o il nome di una interfaccia (per Miami sempre "mi0"). è l'indirizzo IP del sito al capo opposto del tunnel multicast. Per esempio tunnel mi0 1.2.3.4 stabilisce un tunnel multicast con il sito 1.2.3.4. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_MTRACE" "Miami.guide/NODE_UTILITY_MTRACE" @Next "NODE_UTILITY_NETSTAT" @Prev "NODE_UTILITY_MROUTED" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiMTrace =========== Stampa il percorso multicast da una origine ad una destinazione Uso: MiamiMTrace [-g gateway] [-i if_addr] [-l] [-M] [-m max_hops] [-n] [-p] [-q nqueries] [-r resp_dest] [-s] [-S stat_int] [-t ttl] [-v] [-w waittime] source [receiver] [group] MiamiMTrace è un programma di utilità molto simile a MiamiTraceRoute, ma per indirizzi multicast, non unicast. Vedere @{"MiamiTraceRoute" Link "NODE_UTILITY_TRACEROUTE"} per altre informazioni su TraceRoute. "group" indica l'indirizzo IP multicast da usare. "source" e "receiver" sono indirizzi IP unicast che specificano il punto iniziale e finale da tracciare nel percorso multicast. Se "group" non è indicato, si usa 224.2.0.1. Se "receiver" non è specificato, si usa il sito locale. Le opzioni hanno il seguente significato: @{b}-g gateway@{ub} Invia la richiesta di tracciamento via unicast direttamente all'instradatore multicast specificato, anziché inviare via multicast la ricerca. Esso deve essere l'ultimo instradatore sul percorso dall'origine indicata al ricevente. @{b}-i if_addr@{ub} Usa l'indirizzo specificato come indirizzo di interfaccia locale (su un sito con più basi locali) per inviare la richiesta di tracciamento e come impostazione predefinita per il ricevente e la destinazione della risposta. @{b}-l@{ub} Continua a stampare senza fine statistiche sulla velocità dei pacchetti e sulle perdite degli stessi, relativamente al percorso multicast, ogni 10 secondi (vedere anche `-S stat_int'). @{b}-M@{ub} Invia sempre la risposta via multicast invece di provare dapprima via unicast. @{b}-m max_hops@{ub} Imposta il numero massimo di salti all'indietro da tracciare partendo dal ricevente verso l'origine. Il valore predefinito è 32 salti (infinito per il protocollo DVMRP di instradamento). @{b}-n@{ub} Stampa gli indirizzi dei salti in modo numerico anziché simbolico e numerico (evita una ricerca indirizzo-nome del server per ciascun instradatore trovato sul percorso). @{b}-q nqueries@{ub} Imposta il numero massimo di tentativi di richiesta per ogni salto. Il valore predefinito è 3. @{b}-p@{ub} Ascolta in modo passivo le risposte multicast dai tracciamenti iniziati da altri. Ciò funziona in modo migliore quando avviato su un instradatore multicast. @{b}-r resp_dest@{ub} Invia la risposta di tracciamento al sito indicato anziché al sito su cui sta girando MiamiMTrace, o ad un indirizzo multicast diverso da quello registrato per questo scopo (224.0.1.32). @{b}-s@{ub} Stampa un breve modulo di uscita che include solo il percorso multicast e non le statistiche sulla velocità e perdita dei pacchetti. @{b}-S stat_int@{ub} Modifica l'intervallo tra le rilevazioni statistiche dei tracciamenti del numero indicato di secondi (valore predefinito 10 secondi). @{b}-t ttl@{ub} Imposta il ttl (time-to-live, longevità o numero di salti) per le richieste e le risposte di tracciamento multicast. Il valore predefinito è 64, ad eccezione delle richieste locali al gruppo multicast "ogni instradatore" che usano un ttl di 1. @{b}-v@{ub} Output prolisso; mostra i tempi di salto sul tracciamento iniziale e sulla visualizzazione delle statistiche. @{b}-w waittime@{ub} Imposta il tempo di attesa per una risposta di tracciamento al numero di secondi indicato. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_NETSTAT" "Miami.guide/NODE_UTILITY_NETSTAT" @Next "NODE_UTILITY_PING" @Prev "NODE_UTILITY_MTRACE" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiNetStat ============ MiamiNetStat è uno strumento per visualizzare parametri di configurazione e statistiche. È quasi identico come funzionamento alla versione di "netstat" inclusa con 4.4BSD, ma ha alcune funzioni aggiuntive per mostrare statistiche a livello di collegamento. @{b}*@{ub} MiamiNetStat [-AaDnN] [-f address_family] @{b}*@{ub} MiamiNetStat [-dimnNrs] [-f address_family] @{b}*@{ub} MiamiNetStat [-dnN] [-] [-I interface] @{b}*@{ub} MiamiNetStat [-s] [-] [-L interface] @{b}*@{ub} MiamiNetStat [-s] [-g] @{b}*@{ub} MiamiNetStat [-p protocol] Il comando MiamiNetStat visualizza in forma simbolica i contenuti di varie strutture dati relative alla rete. Esistono vari formati di output, a seconda delle opzioni per le informazioni presentate. La prima forma del comando mostra un elenco di socket attivi per ciascun protocollo. La seconda presenta i contenuti di una delle altre strutture dati di rete in base all'opzione selezionata. Con la terza forma MiamiNetStat visualizzerà informazioni riguardanti il traffico di pacchetti sull'interfaccia di rete specificata. La quarta forma mostra informazioni di configurazione a livello collegamento, o (con il parametro "-s") statistiche a livello collegamento relative all'interfaccia di rete specificata. La quinta visualizza informazioni sulle interfacce virtuali (per il multicasting) e statistiche sull'instradamento multicast. La sesta forma mostra informazioni sul protocollo indicato. Le opzioni hanno il seguente significato: @{b}-A@{ub} Con la visualizzazione predefinita, mostra l'indirizzo di ogni blocco di controllo protocollo associato a socket; usata nelle operazioni di ricerca errori. @{b}-a@{ub} Con la visualizzazione predefinita, mostra lo stato di tutti i socket; in genere i socket utilizzati da processi server non sono mostrati. @{b}-d@{ub} Con la visualizzazione di una interfaccia (opzione i o I), mostra il numero di pacchetti persi. @{b}-D@{ub} Con la visualizzazione predefinita, mostra il numero totale di byte trasferiti per ciascuna connessione TCP attiva. @{b}-f address_family@{ub} Limita le statistiche o i rapporti sul blocco di controllo accesso a quelli della famiglia indirizzi specificata. Al momento attuale è riconosciuta solo la famiglia indirizzi "inet". @{b}-g@{ub} Mostra la tabella dell'interfaccia virtuale e dell'instradamento multicast. Assieme a `-s' questa opzione visualizza statistiche di instradamento multicast. Entrambe le opzioni hanno significato solo quando sta girando MiamiMRouteD. @{b}-I interface@{ub} Mostra le informazioni relative all'interfaccia specificata. @{b}-i@{ub} Mostra lo stato delle interfacce che sono state configurate. @{b}-m@{ub} Mostra le statistiche registrate dalle routine di gestione memoria (la rete gestisce un insieme privato di aree di memoria tampone). @{b}-n@{ub} Mostra gli indirizzi di rete come numeri (in genere MiamiNetstat interpreta gli indirizzi e tenta di visualizzarli in forma simbolica). Questa opzione può essere usata con ogni tipo di formato di visualizzazione. @{b}-N@{ub} Mostra l'indirizzo di una rete in forma simbolica solo se il nome simbolico è disponibile senza una precedente ricerca di DNS. In caso contrario mostra l'indirizzo di rete come numero. Questa opzione può essere usata con ogni tipo di formato di visualizzazione. @{b}-p protocol@{ub} Mostra le statistiche relative al protocollo specificato, che può essere o un nome noto per un protocollo o un suo pseudonimo. Una risposta di tipo nullo in genere significa che non ci sono numeri interessanti da riportare. Il programma avvertirà se il protocollo è sconosciuto o se non sono disponibili routine statistiche per esso. @{b}-r@{ub} Mostra le tabelle di instradamento. Quando è presente anche "-s", sono invece mostrate le statistiche di instradamento. @{b}-s@{ub} Mostra le statistiche per-protocollo. Se questa opzione è ripetuta, saranno soppressi i contatori con valore zero. La visualizzazione predefinita, per i socket attivi, mostra gli indirizzi locale e remoto, le dimensioni delle code di invio e ricezione (in byte), il protocollo, e lo stato interno del protocollo. I formati dell'indirizzo sono del tipo "host.port" o "network.port" se l'indirizzo di un socket specifica una rete senza indicare un indirizzo specifico di sito. Quando conosciuti, gli indirizzi di sito e rete sono visualizzati in forma simbolica secondo i database "hosts" e "networks". Se non è noto il nome simbolico di un indirizzo, o se è specificata l'opzione "-n", l'indirizzo è mostrato in forma numerica, in base alla famiglia di indirizzi. La visualizzazione di interfaccia fornisce una tabella di statistiche cumulative che riguardano i pacchetti trasferiti, gli errori, e le collisioni. Sono mostrati anche gli indirizzi di rete dell'interfaccia e l'unità di trasmissione massima ("mtu"). La visualizzazione della tabella di instradamento indica i percorsi disponibili ed il loro stato. Ogni percorso consiste di un sito o rete di destinazione e di un gateway da usare nell'inoltrare i pacchetti. Il campo degli indicatori mostra un insieme di informazioni sul percorso, immagazzinate sotto forma di scelte binarie. @{b}1@{ub} RTF_PROTO1 Indicatore di instradamento specifico per il protocollo #1 (per ora non usato). @{b}2@{ub} RTF_PROTO2 Indicatore di instradamento specifico per il protocollo #2 (per ora non usato). @{b}3@{ub} RTF_PROTO3 Indicatore di instradamento specifico per il protocollo #3 (significato per TCP: il percorso sta esaurendo il tempo). @{b}C@{ub} RTF_CLONING Genera nuovi percorsi durante l'uso. @{b}D@{ub} RTF_DYNAMIC Creato dinamicamente (tramite redirezione). @{b}G@{ub} RTF_GATEWAY La destinazione richiede l'inoltro da parte di un intermediario. @{b}H@{ub} RTF_HOST Voce di tipo sito (oppure rete). @{b}L@{ub} RTF_LLINFO Protocollo valido per la traduzione dell'indirizzo di collegamento. @{b}M@{ub} RTF_MODIFIED Modificato dinamicamente (tramite redirezione). @{b}P@{ub} RTF_PRCLONING Clona i percorsi per l'uso da parte dei protocolli. @{b}R@{ub} RTF_REJECT Il sito o la rete non sono raggiungibili. @{b}S@{ub} RTF_STATIC Aggiunta manuale. @{b}U@{ub} RTF_UP Percorso utilizzabile. @{b}W@{ub} RTF_WASCLONED Il percorso è stato creato clonandone un altro. @{b}X@{ub} RTF_XRESOLVE Un demone esterno traduce il protocollo per l'indirizzo di collegamento. Percorsi diretti sono creati per ogni interfaccia collegata al sito locale; il campo gateway per tali voci mostra l'indirizzo dell'interfaccia di uscita. Il campo refcnt fornisce il numero corrente degli usi attivi del percorso. I protocolli con connessione (cioè orientati ai flussi) in genere mantengono lo stesso percorso per la durata di una connessione, mentre i protocolli senza connessione stabiliscono ogni volta il percorso durante l'invio alla stessa destinazione. Il campo "use" fornisce un conteggio del numero di pacchetti inviati utilizzando quel percorso. La voce "interface" indica l'interfaccia di rete utilizzata per il percorso. Con l'opzione "-L", MiamiNetStat mostra informazioni sulla configurazione a livello di collegamento, come lo stato corrente dei sottoprotocolli IPCP o LCP di PPP, relativamente all'interfaccia specificata. Tramite la combinazione "-sL", MiamiNetstat mostra statistiche a livello di collegamento, incluse le informazioni sui diversi tipi di pacchetti, e gli errori di checksum, relativamente all'interfaccia specificata. Per ora Miami riconosce solo due interfacce: @{b}lo0@{ub} L'interfaccia di loopback locale @{b}mi0@{ub} L'interfaccia PPP/(C)SLIP che usa il driver di interfaccia presente all'interno di Miami, o l'interfaccia SANA-II corrente. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_PING" "Miami.guide/NODE_UTILITY_PING" @Next "NODE_UTILITY_REMIND" @Prev "NODE_UTILITY_NETSTAT" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiPing ========= Invia pacchetti ai siti della rete ed attende le loro risposte. Uso: MiamiPing [-Rdfnqrv] [-c count] [-i wait] [-l preload] [-p pattern] [-s packetsize] nome_host Opzioni: @{b}-c count@{ub} Termina dopo aver inviato e ricevuto il numero di pacchetti indicati da . @{b}-d@{ub} Imposta l'opzione di SO_DEBUG sul socket utilizzato. @{b}-f@{ub} Ping sostenuto. Invia i pacchetti non appena ritornano, oppure cento volte al secondo, scegliendo l'opzione maggiore. Per ogni ping inviato, è stampato un punto ".", mentre per ogni ping ricevuto è stampato un backspace. Ciò fornisce una visualizzazione rapida di quanti pacchetti sono persi. @{i}Nota: è illegale l'abuso di questa opzione per attaccare qualcuno, impedendogli di utilizzare i servizi di rete.@{ui} @{b}-i wait@{ub} Aspetta il numero di secondi indicato da prima di inviare ciascun pacchetto. L'impostazione predefinita è l'attesa di un secondo tra ogni pacchetto. Questa opzione è mutualmente esclusiva con "-f". @{b}-l preload@{ub} Invia il numero di pacchetti indicato da il più velocemente possibile prima di ritornare al normale modo di funzionamento. @{b}-n@{ub} L'output è solo numerico. @{b}-p pattern@{ub} È possibile specificare fino a 16 byte di "pad" (riempimento) per riempire i pacchetti inviati. Ciò è utile per diagnosticare problemi di rete dipendenti dai dati. Ad esempio,"-p ff" farà sì che tutti i pacchetti inviati siano riempiti da soli "1". @{b}-q@{ub} Output silente. Non sarà visualizzato nulla all'infuori delle righe di riepilogo all'inizio e al termine. @{b}-R@{ub} Registra i percorsi. Include l'opzione RECORD_ROUTE nei pacchetti ping e mostra il buffer di percorso sui pacchetti ricevuti. Lo header (intestazione) IP ha spazio sufficiente solo per nove percorsi. La maggior parte dei siti ignora o scarta questa opzione. @{b}-r@{ub} Salta le normali tabelle di instradamento ed effettua l'invio direttamente ad un sito su una rete direttamente collegata. Se il sito non si trova su una rete direttamente collegata, sarà restituito un errore. Questa opzione può essere utilizzata per effettuare ping verso un sito locale tramite una interfaccia non avente associato alcun percorso (es., dopo che essa è stata scartata dall'instradatore). @{b}-s packetsize@{ub} Specifica il numero di byte di dati da inviare. L'impostazione predefinita é 56, che si traducono in 64 byte di dati ICMP quando si aggiungono gli 8 byte di dati dell'header ICMP. @{b}-v@{ub} Output prolisso. Sono elencati anche i pacchetti ICMP oltre ai pacchetti di risposta ping ricevuti. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_REMIND" "Miami.guide/NODE_UTILITY_REMIND" @Next "NODE_UTILITY_RESOLVE" @Prev "NODE_UTILITY_PING" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiRemind =========== Alcuni utenti considerano l'avviso e la disconnessione automatica dopo 30/60 minuti, presenti nella versione dimostrativa di Miami, una utile caratteristica per risparmiare sui costi telefonici o del fornitore di servizi Internet. MiamiRemind è uno strumento che introduce questa funzionalità nella versione registrata di Miami, ma oltre al semplice avviso/disconnessione offre diverse altre caratteristiche utili: @{b}*@{ub} Si può configurare liberamente il numero di avvisi, nonché l'intervallo tra avvisi successivi. @{b}*@{ub} Si può effettuare la disconnessione dopo una certa quantità di tempo, mostrare solo un dato numero di avvisi (senza disconnessione), o visualizzare avvvisi ad intervalli regolari. @{b}*@{ub} Oltre a visualizzare avvisi a intervalli di tempo fissati, è anche possibile mostrarli dopo un dato periodo di *inattività* sul collegamento. Entrambi i tipi di avviso (ad intervalli di tempo fissati e da inattività) possono essere attivati in contemporanea. @{b}*@{ub} L'uso del temporizzatore di inattività assieme alla opzione di "fuori linea" dà luogo alla funzionalità di "disconnessione da inattività", opzione che molti utenti di Miami hanno richiesto in passato. Il termine "inattività" è di difficile definizione per una connessione TCP/IP. La definizione predefinita usata da MiamiRemind è "assenza di traffico TCP". In relazione a questa definizione, MiamiRemind richiede una quantità molto limitata di risorse di calcolo e di memoria. A chi necessita di definizioni più sofisticate di "inattività", MiamiRemind fornisce un analizzatore e compilatore di espressioni identico a quello di MiamiTCPDump, per cui è possibile usare espressioni come "(tcp[13] & 3 != 0) or udp" L'espressione sopra riportata considera "attività" tutti i pacchetti TCP SYN, tutti i pacchetti TCP FIN, e tutti i pacchetti UDP. Tutti gli altri pacchetti non sono considerati. L'analizzatore/compilatore di espressioni richiede miamibpf.library e miamipcap.library, per cui il carico di calcolo e la quantità di memoria richiesta sono leggermente più alti di quelli necessari per la definizione interna di "traffico TCP". Uso: MiamiRemind [-f fixed_timer_spec] [-i inactivity_timer_spec] [-p pcap_spec] L'opzione "-f" definisce i parametri per il temporizzatore fisso, quello che parte quando si avvia MiamiRemind, senza considerare l'attività sul collegamento. L'impostazione predefinita è temporizzatore fisso disabilitato. L'opzione "-i" definisce i parametri per il temporizzatore di inattività. Esso viene riportato a zero quando si invia o riceve un pacchetto che si considera "attività" sul collegamento. L'impostazione predefinita è temporizzatore di inattività disabilitato. L'opzione "-p" definisce l'espressione di inattività, nel formato di MiamiPCap (vedere l'esempio sopra riportato). L'espressione dovrebbe essere racchiusa tra virgolette doppie ("). Se questo parametro è specificato, MiamiRemind usa miamipcap.library e miamibpf.library per analizzare, compilare e valutare l'espressione. In caso contrario si usa la definizione predefinita di "traffico TCP", ed entrambe le librerie non sono necessarie. "timer_spec" (per le opzioni "-f" e "-i") è una stringa costituita da numeri che rappresentano gli intervalli di tempo (in minuti), separati da virgole (","). Ogni intervallo di tempo nella stringa rappresenta il tempo che intercorre tra eventi successivi. Per "evento" di solito si intende una finestra di avvertimento. È anche possibile far precedere i numeri dalla lettera "D", per indicare a MiamiRemind di effettuare la disconnessione al successivo evento, o dalla lettera "L", per indicare a MiamiRemind di utilizzare ripetutamente il successivo intervallo di tempo, per definire una sequenza di eventi. Esempi: @{b}MiamiRemind -f 30,D30@{ub} In questo caso si ottiene un comportamento identico a quello della versione dimostrativa di Miami, cioè mostrare un avvertimento dopo 30 minuti, ed effettuare la disconnessione dopo altri 30 minuti. @{b}MiamiRemind -f 30,20,L10@{ub} Mostra un primo avvertimento dopo 30 minuti, un secondo dopo 20 minuti, e poi un avvertimento ogni 10 minuti (ripetizione), senza mai effettuare la disconnessione. @{b}MiamiRemind -f 60,60 -i L10@{ub} Mostra un primo avvertimento dopo 60 minuti ed un secondo dopo altri 60 minuti. In seguito disattiva il temporizzatore fisso, e mostra un avvertimento ogni volta che si raggiungono 10 minuti di inattività (mancanza di traffico TCP) sul collegamento. @{b}MiamiRemind -i D30@{ub} Effettua la disconnessione dopo 30 minuti di inattività (mancanza di traffico TCP). @{b}MiamiRemind -i D20 -p "tcp or udp"@{ub} Effettua la disconnessione dopo 20 minuti di inattività. In questo caso "inattività" si riferisce al traffico TCP o UDP. MiamiRemind termina automaticamente quando la connessione termina (indipendentemente dal motivo), quando Miami tenta di terminare, quando il programma riceve un segnale di Ctrl-C signal, o quando entrambi i timer sono disattivati. Il modo più facile di usare MiamiRemind è di avviarlo direttamente da Miami quando Miami stesso entra in linea, cioè come "run >nil: Miami:MiamiRemind [opzioni]" in uno script di comandi avviato da Miami (come configurato in Eventi->In linea). @EndNode @Node "NODE_UTILITY_RESOLVE" "Miami.guide/NODE_UTILITY_RESOLVE" @Next "NODE_UTILITY_ROUTE" @Prev "NODE_UTILITY_REMIND" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiResolve ============ Converte un nome di sito in un indirizzo IP o un indirizzo IP in un nome di sito. Uso: @{b}MiamiResolve ip_address@{ub} Converte l'indirizzo IP, e mostra il nome del sito ad esso associato. @{b}MiamiResolve host_name@{ub} Converte il nome del sito, e mostra tutti gli indirizzi IP. @{b}MiamiResolve -s port_number@{ub} Converte il numero di porta, e mostra tutti i nomi dei servizi associati e il numero di porta. @{b}MiamiResolve -s service_name@{ub} Converte il nome del servizio, e mostra tutti i nomi di servizi associati e il numero di porta. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_ROUTE" "Miami.guide/NODE_UTILITY_ROUTE" @Next "NODE_UTILITY_SYSCTL" @Prev "NODE_UTILITY_RESOLVE" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiRoute ========== Manipola manualmente le tabelle di instradamento. Uso: MiamiRoute [-nqv] parametri modificatori del comando Opzioni: @{b}-n@{ub} Salta i tentativi di stampare i nomi simbolici di sito e rete nel riepilogo delle azioni. (La procedura di traduzione in nomi simbolici degli equivalenti numerici può richiedere molto tempo, ed un corretto funzionamento della rete; si può pertanto tralasciare ciò, soprattutto quando si tenta di ripristinare il funzionamento della rete). @{b}-q@{ub} Elimina ogni output. @{b}-v@{ub} (Output prolisso) Stampa dettagli aggiuntivi. Parametri: @{b}add@{ub} Aggiunge un percorso. @{b}flush@{ub} Elimina ogni percorso. Bisogna essere @{i}molto@{ui} cauti quando si usa questo comando. Esso elimina anche alcuni percorsi standard di Miami. A meno che non si sia in grado di sistemare il tutto manualmente in seguito, si dovrà far ripartire Miami per tornare ad una normale operatività. @{b}delete@{ub} Elimina un percorso specifico. @{b}change@{ub} Modifica l'aspetto di un percorso (ad es. il gateway). @{b}get@{ub} Cerca e mostra il percorso per una destinazione. @{b}monitor@{ub} Riferisce continuamente ogni modifica alla base di informazione degli instradamenti, ogni ricerca di percorsi fallita, ogni sospetta partizionatura della rete. Nota: questo comando non è molto utile senza l'implementazione di "routed". Il comando MiamiRoute non è in genere necessario in uno stack di protocollo a singola interfaccia come Miami, ed è molto complesso e difficile da usare. Per una discussione completa, si può vedere la documentazione BSD relativa al comando "route". L'unico uso attualmente utile del comando "MiamiRoute" è quello di @{i}esaminare@{ui} i percorsi verso i siti, es. per trovare i tempi di andata e ritorno dei dati o i valori di path MTU. Per fare ciò, basta usare la sintassi: MiamiRoute get hostname Per esaminare la tabella completa degli instradamenti è meglio usare il comando "MiamiNetStat -r", anziché MiamiRoute. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_SYSCTL" "Miami.guide/NODE_UTILITY_SYSCTL" @Next "NODE_UTILITY_TCPDUMP" @Prev "NODE_UTILITY_ROUTE" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiSysCtl =========== MiamiSysCtl permette di esaminare e modificare alcune delle variabili interne di Miami. Uso: @{b}MiamiSysCtl [-n] variabile@{ub} Esamina il valore di una variabile. @{b}MiamiSysCtl [-n] -w variabile=value@{ub} Modifica il valore di una variabile. @{b}MiamiSysCtl [-n] -a@{ub} Mostra l'elenco di tutte le variabili. @{b}MiamiSysCtl [-n] -A@{ub} Mostra l'elenco di tutte le variabili, oltre a informazioni aggiuntive per domini non accessibili tramite MiamiSysCtl. Opzioni: @{b}-n@{ub} Mostra l'output solo in forma numerica. Spiegazione di tutte le variabili: @{b}net.inet.ip.forwarding/redirect@{ub} Queste opzioni non hanno alcun senso su uno stack a singola interfaccia come Miami. @{b}net.inet.ip.ttl@{ub} Controlla il ttl (time-to-live, longevità) predefinito per i pacchetti inviati da Miami. Dovrebbe avere un valore di 64. @{b}net.inet.ip.rtexpire/rtminexpire/rtmaxcache@{ub} Controlla temporizzazione e dimensione per la clonazione del percorso. Questi valori non dovrebbero essere modificati. @{b}net.inet.op.sourceroute@{ub} Controlla il comportamento di pacchetti aventi associato un percorso fissato già in partenza (source routing). Questa opzione è importante solo per gli instradatori. @{b}net.inet.op.pathmtudisc@{ub} Specifica se Path MTU Discovery è attivo o meno (0/1). L'impostazione predefinita è attivo, ma quando si è connessi tramite instradatori vecchi e pieni di errori e si hanno problemi col traffico TCP si può tentare di disattivare questa opzione. @{b}net.inet.icmp.maskrepl@{ub} Controlla se Miami invia la maschera di rete in risposta alle richieste ICMP di maschera. Se la maschera di rete è configurata in modo corretto e si attiva questa opzione, allora ogni @{i}altra@{ui} macchina sulla rete locale che usa MiamiInitSANA2 o Miami sarà automaticamente in grado di trovare la maschera di rete corretta tramite ICMP. @{b}net.inet.tcp.rfc1323@{ub} Attiva le estensioni TCP RFC1323. Tali estensioni entrano in conflitto con PPP/SLIP-VJC, per cui dovrebbero essere attivate solo per le interfacce di bus, non per le interfacce punto-punto. @{b}net.inet.tcp.rfc1644@{ub} Attiva T/TCP. @{b}net.inet.tcp.mssdflt@{ub} Imposta la dimensione del segmento massimo predefinito per TCP. In genere questo valore non dovrebbe esser modificato. Solitamente non lo si utilizza, perché Miami usa Path MTU Discovery per determinare i valori MMS ottimali. @{b}net.inet.tcp.rttdflt@{ub} Questa opzione controlla la temporizzazione della ritrasmissione TCP e non dovrebbe essere modificata. @{b}net.inet.tcp.keepidle/keepintvl@{ub} Queste opzioni controllano il mantenimento in vita di connessioni TCP inattive e non dovrebbero essere modificate. @{b}net.inet.tcp.sendspace/recvspace@{ub} Queste opzioni definiscono la quantità predefinita di memoria tampone per i dati in uscita/ingresso su connessioni TCP, e non dovrebbero in genere essere modificate. @{b}net.inet.tcp.bulkftp@{ub} Riservato per uso futuro. Attualmente non funzionante. Non toccare. @{b}net.inet.tcp.initwin@{ub} Definisce il numero di pacchetti nella finestra TCP iniziale per nuove connessioni. Il valore predefinito è 1, ma recenti ricerche hanno dimostrato che in certi casi può essere utile impostare questo valore a 2 o 3 per avere prestazioni migliori. @{b}net.inet.tcp.fastlocal@{ub} Attiva una nuova ottimizzazione che velocizza in modo significativo la connessione con il sito locale. @{b}net.inet.udp.checksum@{ub} Attiva il checksum UDP per tutti i pacchetti in uscita. Questa opzione dovrebbe essere sempre attivata. @{b}net.inet.udp.maxdgram/recvspace@{ub} Queste opzioni controllano i limiti dei pacchetti UDP e non dovrebbero essere modificate. @{b}dns.cache.size@{ub} Controlla la dimensione della cache interna di Miami per DNS. @{b}dns.cache.flush@{ub} Impostando questa opzione a 1, si svuota la cache interna di Miami per DNS. @{b}inetd.retrytime/toomany/cntintvl/maxbuiltin@{ub} Queste opzioni controllano la protezione interna di InetD contro il SYN flood. Se è in funzione sulla macchina un web server molto affollato, si potrebbe voler modificare questi parametri (specie "toomany") in modo che i client non ricevano messaggi d'errore spuri quando la propria macchina è sovraccarica. @{b}dns.cache.enabled@{ub} Abilita o disabilita la cache integrata di Miami per DNS. Il valore predefinito è 2, cioè tutte le voci di siti entrano nella cache. Se questa variabile è pari a 1, solo le voci di siti con singolo indirizzo IP entrano nella cache, per cui si evitano interferenze con il rimescolamento di indirizzi IP. Se questa variabile è posta a 0, la cache di Miami per DNS è del tutto disabilitata. Si dovrebbe disabilitare la cache solo se si dispone di una commessione molto veloce ad un server DNS locale. @{b}dns.cache.split@{ub} Questa variabile in genere è pari a 0, indicando che Miami usa una cache per DNS unificata per le ricerche diretta ed inversa. Se si imposta questa variabile a 1, Miami usa cache separate per la ricerca diretta ed inversa. Ciò rende l'output diagnostico (es. da MiamiNetStat) più lento, ma garantisce la `corretta' risoluzione inversa di tutti gli indirizzi IP (usando ricerche PTR). @{b}inetd.retrytime@{ub} Definisce l'intervallo dopo cui InetD tenta nuovamente di legarsi a un socket se in precedenza l'operazione era fallita. @{b}inetd.toomany@{ub} Definisce il numero massimo di connessioni che InetD accetterà in un dato intervallo di tempo. @{b}inetd.cntintvl@{ub} Definisce l'intervallo di tempo relativo a inetd.toomany. @{b}inetd.maxbuiltin@{ub} Definisce il numero massimo di server integrati generati da InetD. @{b}inetd.processpri@{ub} Definisce la priorità di processo per i server lanciati da InetD. Il valore predefinito è -5. Si dovrebbe innalzare il valore se sono attivi altri processi sullo sfondo che richiedono un grosso carico di calcolo (es. il client per la sfida RC5). In caso contrario i propri server non avranno alcun tempo di calcolo. @{b}inetd.diagbufsize@{ub} Definisce la dimensione dei buffer per i socket per i servizi diagnostici di InetD (chargen, echo ecc.). L'impostazione predefinita è 4096, cioè più ridotta dei buffer per socket tipici per UDP/TCP, per ridurre l'impatto degli attacchi "rifiuta il servizio". @{b}inetd.diagtimeout@{ub} Tempo in secondi dopo il quale le connessioni ai servizi diagnostici InetD sono interrotte. @{b}socket.maxqlen@{ub} Questa opzione definisce la lunghezza della coda di connessione socket se il parametro di listen() vale 5. Il valore predefinito è 7, ma se si è connessi ad una rete molto veloce e si ha a disposizione memoria in quantità sufficiente, si potrebbe voler aumentare questo valore per ridurre gli effetti di attacchi SYN flood. @EndNode @Node "NODE_UTILITY_TCPDUMP" "Miami.guide/NODE_UTILITY_TCPDUMP" @Next "NODE_UTILITY_TRACEROUTE" @Prev "NODE_UTILITY_SYSCTL" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiTCPDump ============ MiamiTCPDump permette di ispezionare il traffico su una rete dopo averlo filtrato. Uso: MiamiTCPDump [-adflnNOqStvx] [-c count] [-F file] [-i interface] [-r file] [-s snaplen] [-T type] [-w file] [expression] Opzioni: @{b}-A@{ub} Usato assiema a `-x': stampa pacchetti in ASCII oltre che in formato esadecimale. @{b}-a@{ub} Tenta di convertire gli indirizzi di rete e broadcast in nomi. @{b}-c count@{ub} Esce dopo aver ricevuto il numero di pacchetti indicato da . @{b}-d@{ub} Stampa il codice compilato di analisi dei pacchetti in forma leggibile sull'output standard e si ferma. @{b}-dd@{ub} Scarica il codice compilato di analisi dei pacchetti come frammento di programma. @{b}-ddd@{ub} Scarica il codice compilato di analisi dei pacchetti come numeri decimali (preceduto da un conteggio). @{b}-f@{ub} Stampa gli indirizzi Internet "stranieri" in forma numerica invece che simbolica. @{b}-F file@{ub} Usa come input per l'espressione filtro. Una ulteriore espressione riportata sulla linea di comando sarà ignorata. @{b}-i interface@{ub} Rimane in ascolto sull'interfaccia indicata (attualmente "lo0" o "mi0"). Se non specificato, MiamiTCPDump cerca l'interfaccia configurata con il numero più basso nell'elenco delle interfacce (escludendo il loopback). A parità di numero viene scelta l'interfaccia trovata per prima. Attualmente il risultato di questa ricerca è sempre "mi0". @{b}-l@{ub} Rende bufferizzata la linea di stdout. Utile se si desidera vedere i dati mentre li si sta catturando. @{b}-n@{ub} Non converte gli indirizzi (indirizzi di sito, numeri di porta, ecc.) in nomi. @{b}-N@{ub} Ignora il nome di dominio nello stampare i nomi di sito. Se si specifica questo argomento, MiamiTCPDump stamperà "nic" anziché "nic.ddn.mil". @{b}-O@{ub} Non attiva l'ottimizzatore di codice di analisi dei pacchetti. Utile solo se si sospetta un errore nell'ottimizzatore. @{b}-p@{ub} Non usa il modo promiscuo. Se si utilizza un driver MNI, MiamiTCPDump imposta normalmente l'interfaccia in modalità promiscua per tutto il tempo di esecuzione di MiamiTCPDump. Usando questa opzione si disabilita tale caratteristica, lasciando l'interfaccia nella sua modalità normale. @{b}-q@{ub} Output veloce (silenzioso?). Stampa minori informazioni di protocollo, per cui le righe di output sono più brevi. @{b}-s snaplen@{ub} Prende in considerazione il numero di byte dati indicato da da ogni pacchetto invece dei predefiniti 68. 68 byte è il numero adeguato per IP, ICMP, TCP e UDP, ma può troncare informazioni di protocollo dai pacchetti di DNS e NFS (vedere oltre). I pacchetti troncati da un valore troppo basso sono indicati nell'output da "[proto]", dove è il nome del livello di protocollo in cui è avvenuta la troncatura. Effettuare istantanee più ampie aumenta il tempo di elaborazione dei pacchetti, nonché diminuisce la bufferizzazione degli stessi. Ciò può causare la perdita dei pacchetti. Si dovrebbe limitare al numero più basso che permetta la cattura delle informazioni di protocollo cui si è interessati. @{b}-S@{ub} Stampa numeri di sequenza TCP assoluti, invece che relativi. @{b}-T type@{ub} Obbliga i pacchetti selezionati tramite ad essere interpretati come il tipo specificato . I tipi attualmente riconosciuti sono @{b}*@{ub} rpc (Remote Procedure Call) @{b}*@{ub} rtp (protocollo Real-Time Applications) @{b}*@{ub} rtcp (protocollo di controllo Real-Time Applications), @{b}*@{ub} vat (Visual Audio Tool), @{b}*@{ub} wb (White Board distribuito). @{b}-t@{ub} Non stampa l'orario su ogni riga stampata. @{b}-tt@{ub} Stampa l'orario non formattato su ogni riga stampata. @{b}-v@{ub} Output (leggermente più) prolisso. Ad esempio, si stampano le informazioni sulla longevità e sul tipo di servizio di un pacchetto IP. @{b}-vv@{ub} Output ancora più prolisso. Ad esempio, si stampano campi aggiuntivi dai pacchetti di risposta NFS. @{b}-w file@{ub} Scrive i pacchetti grezzi su anziché interpretarli e stamparli. Essi potranno essere stampati in seguito tramite l'opzione "-r". Se è "-", si usa l'output standard. @{b}-x@{ub} Stampa ogni pacchetto (meno il suo header di livello collegamento) in esadecimale. Saranno stampati byte o il pacchetto intero, se questo è più piccolo di tale valore. Tramite si seleziona quali pacchetti saranno ispezionati. Se questo parametro è omesso, saranno ispezionati tutti i pacchetti in transito sulla rete. In caso contrario saranno ispezionati solo i pacchetti per i quali è `vero'. La sintassi di è molto ampia ed oltre lo scopo della presente documentazione. Per una completa descrizione della sintassi e dei dettagli sul formato di output è consigliabile dare una occhiata alla documentazione della versione BSD liberamente distribuibile di "tcpdump". Ecco alcuni esempi di espressioni valide: @{b}"host sundown"@{ub} Per stampare tutti i pacchetti in arrivo o in partenza da "sundown". @{b}"host helios and ( hot or ace )"@{ub} Per stampare il traffico tra "helios" e uno tra "hot" oppure "ace". @{b}"ip host ace and not helios"@{ub} Per stampare tutti i pacchetti IP tra "ace" ed ogni sito ad eccezione di "helios". @{b}"tcp[13] & 3 != 0"@{ub} Per stampare i pacchetti di inizio e fine (SYN e FIN) di ogni connessione TCP. @{b}"icmp[0] != 8 and icmp[0]!= 0"@{ub} Per stampare tutti i pacchetti ICMP che non siano richieste o repliche eco (cioè, non siano pacchetti ping). @EndNode @Node "NODE_UTILITY_TRACEROUTE" "Miami.guide/NODE_UTILITY_TRACEROUTE" @Prev "NODE_UTILITY_TCPDUMP" @Toc "NODE_UTILITY" MiamiTraceRoute =============== Stampa il percorso intrapreso dai pacchetti verso un sito della rete. Uso: MiamiTraceRoute [-m max_ttl] [-n] [-p port] [-q nqueries] [-r] [-s src_addr] [-t tos] [-v] [-w waittime] host [packetsize] Opzioni: @{b}-m max_ttl@{ub} Imposta il time-to-live (longevità) massimo - ossia il massimo numero di salti - da usare nei pacchetti sonda in uscita. Il valore predefinito è 30 salti. @{b}-n@{ub} Stampa gli indirizzi di salto in forma numerica anziché simbolica e numerica (evita una conversione indirizzo->nome per ogni gateway trovato sul percorso). @{b}-p port@{ub} Imposta il numero di porta UDP base usato nei pacchetti sonda (valore predefinito 33434). MiamiTraceRoute spera che niente sia in ascolto sulle porte UDP comprese tra e +nhops-1 del sito di destinazione (per cui un messaggio ICMP PORT_UNREACHABLE sarà inviato di ritorno per terminare la rilevazione del percorso). Se qualcosa si trova in ascolto su una porta in tale intervallo, questa opzione può essere usata per trovare un intervallo non utilizzato. @{b}-q nqueries@{ub} Imposta il numero di tentativi per "ttl" al valore indicato da (valore predefinito: 3 sonde). @{b}-r@{ub} Salta le normali tabelle di instradamento ed invia direttamente ad un sito su una rete direttamente collegata. Se il sito non si trova su una rete direttamente collegata, sarà restituito un errore. @{b}-s src_addr@{ub} Usa l'indirizzo IP seguente (che deve essere indicato come numero IP, non come nome del sito) come indirizzo di origine nei pacchetti sonda in uscita. Su siti con più indirizzi IP, questa opzione può essere usata per obbligare ad usare un indirizzo di origine diverso dall'indirizzo IP dell'interfaccia su cui il pacchetto sonda è inviato. Se l'indirizzo IP non è uno degli indirizzi di interfaccia della macchina, sarà restituito un errore e non sarà inviato nulla. @{b}-t tos@{ub} Imposta il type-of-service nei pacchetti sonda al valore seguente (valore predefinito: zero). Il valore deve essere un numero decimale intero nell'intervallo tra 0 e 255. Si può usare questa opzione per vedere se differenti valori di type-of-service hanno come risultato percorsi diversi. @{b}-v@{ub} Output prolisso. Sono elencati i pacchetti ICMP ricevuti in aggiunta a TIME_EXCEEDED e UNREACHABLE. @{b}-w@{ub} Imposta il tempo (in secondi) di attesa per la risposta a una sonda (valore predefinito: 3 secondi). @EndNode @Node "NODE_COMPATIBILITY" "Miami.guide/NODE_COMPATIBILITY" @Next "NODE_RESTRICTIONS" @Prev "NODE_UTILITY" @Toc "Main" Compatibilità ************* Finora Miami ha funzionato con ogni client e server AmiTCP con cui è stato provato, con una sola eccezione. La versione AmiTCP 4.x di "telnet" in genere non funziona con Miami. Ciò è dovuto al fatto che tale versione di "telnet" usa alcune caratteristiche non documentate di "TCP:" che non possono essere emulate da Miami. Ci sono tre soluzioni per questo problema. @{b}*@{ub} Passare a Miami Deluxe, che contiene "MiamiTelnet", un nuovo client telnet completo per AmigaOS. @{b}*@{ub} Usare un'altra versione di telnet, es. "AmTelnet", bel client telnet grafico basato su MUI disponibile presso www.vapor.com, la versione di telnet presente su Aminet in comm/tcp, un programma per terminale assieme a telser.device, oppure "napsaterm" in modo telnet. @{b}*@{ub} Installare la versione di "inet-handler" presente in AmiTCP 4.0demo, creare una mountlist appropriata per "TCP:", ed immettere "mount TCP:" @{i}prima@{ui} di avviare Miami. In tal caso "telnet" userà la versione AmiTCP di "TCP:" (pur accedendo ancora allo stack TCP/IP di Miami, ovviamente), anziché la versione di "TCP:" interna a Miami. @EndNode @Node "NODE_RESTRICTIONS" "Miami.guide/NODE_RESTRICTIONS" @Next "NODE_HISTORY" @Prev "NODE_COMPATIBILITY" @Toc "Main" Limitazioni *********** La versione dimostrativa ha le seguenti limitazioni. @{b}*@{ub} Dopo 60 minuti il modem riaggancia la linea. Le connessioni SANA-II sono interrotte dopo 30 minuti. @{b}*@{ub} Non è possibile mantenere "in vita" le connessioni TCP quando il modem riaggancia la linea. @{b}*@{ub} Non sono disponibili l'opzione "In linea autom." dopo un fuori linea passivo di "Eventi" e la possibilità di lanciare script ARexx o Shell. @{b}*@{ub} I numeri di telefono disponibili in "Chiamata" sono solo tre. @{b}*@{ub} Il registro delle chiamate telefoniche è disattivato. @{b}*@{ub} Le opzioni di personalizzazione della interfaccia grafica sono disattivate. @{b}*@{ub} Multicast e T/TCP non sono funzionanti. @{b}*@{ub} Il filtro IP non è disponibile. @{b}*@{ub} La protezione da eccesso di ping non è disponibile. @{b}*@{ub} Le funzioni di ordinamento, incorporamento ed importazione/esportazione da Archivio appunti riguardanti il Database non sono disponibili. @{b}*@{ub} Il Callback di PPP non è disponibile. @{b}*@{ub} Il callback per il monitoraggio di pacchetti (per ispettori esterni di pacchetti come MiamiTCPDump) non è utilizzabile. @{b}*@{ub} Gli eventi del registro di sistema non possono essere esportati verso la syslog.library. @{b}*@{ub} Non si possono utilizzare i programmi di utilità MiamiIfConfig, MiamiRoute, MiamiRemind, MiamiSysCtl e MiamiTCPDump, tutti gli strumenti per il multicasting nonché le librerie miamibpf.library e miamipcap.library. @{b}*@{ub} Il riconoscimento di MS-CHAP non è disponibile. Il modulo di interfaccia grafica utente GTLayout ha alcune limitazioni rispetto alla versione MUI: @{b}*@{ub} Non è disponibile l'ordinamento tramite trascinamento negli elenchi. @EndNode @Node "NODE_HISTORY" "Miami.guide/NODE_HISTORY" @Next "NODE_FUTURE" @Prev "NODE_RESTRICTIONS" @Toc "Main" Cronologia ********** @{b}Versione 3.2@{ub} versione di distribuzione @{b}*@{ub} Diversi cambiamenti. Vedere il file CHANGES presente nell'archivio principale di Miami. @{b}Versione 3.0@{ub} versione di distribuzione @{b}*@{ub} Troppe modifiche da elencare qui. Molte parti del programma sono state riscritte da capo. Sono ora richiesti i file chiave V3. @{b}Versione 2.1p@{ub} versione intermedia di distribuzione @{b}*@{ub} Ultima versione ufficiale precedente la 3.0. Per lo più correzione errori e piccole modifiche rispetto alle versioni precedenti. @EndNode @Node "NODE_FUTURE" "Miami.guide/NODE_FUTURE" @Next "NODE_SUPPORT" @Prev "NODE_HISTORY" @Toc "Main" Versioni future *************** I piani più immediati dell'autore per le prossime versioni di Miami comprendono @{b}*@{ub} Una nuova API per gestire transizioni automatiche in linea/fuori linea controllate da client. @{b}*@{ub} Una API completamente nuova ("ANDI") per un accesso ancor più semplice alle funzioni TCP/IP dall'interno degli applicativi. ISDN è un altro grande punto. Gli adattatori per terminali ISDN esterni sono già riconosciuti in modo completo. Lo stesso vale per la scheda ISDN-Master nella maggior parte dei modi, ad eccezione del "PPP sincrono in modo HDLC". Tale modo richiede nuovi driver e una nuova API, ma c'è gente che ci sta lavorando... L'unica vera limitazione maggiore (intenzionale) di Miami è che si limita a una sola interfaccia. Il lancio di uno stack di protocollo più perfezionato, "Miami Deluxe", è previsto per la fine del 1998. Attualmente i piani dell'autore per Miami Deluxe comprendono l'offerta di interfacce multiple e forse molte altre funzioni utili per gli instradatori, come supporto demone Socks, funzioni di mascheratura IP e di firewall. Ci sarà uno sconto sulla registrazione di Miami Deluxe per gli utenti registrati di Miami. @EndNode @Node "NODE_SUPPORT" "Miami.guide/NODE_SUPPORT" @Next "NODE_ACKNOWLEDGEMENTS" @Prev "NODE_FUTURE" @Toc "Main" Supporto ******** Ci sono vari modi per ottenere supporto tecnico, aggiornamenti ecc.: @{b}posta elettronica@{ub} kruse@nordicglobal.com @{b}posta normale@{ub} Nordic Global Inc. Attn: Holger Kruse PO Box 780248 Orlando FL 32878-0248 USA @{b}WWW@{ub} http://www.nordicglobal.com/Miami.html @{b}gruppi di discussione via posta elettronica@{ub} inviare "SUBSCRIBE miami-talk-ml" o "SUBSCRIBE miami-announce-ml" come testo del messaggio a "Majordomo@nordicglobal.com". @EndNode @Node "NODE_ACKNOWLEDGEMENTS" "Miami.guide/NODE_ACKNOWLEDGEMENTS" @Prev "NODE_SUPPORT" @Toc "Main" Ringraziamenti ************** I ringraziamenti più sinceri dell'autore vanno a @{b}*@{ub} tutti quelli che hanno provato le versioni alfa e beta del programma: Karl Bellve, Mike Fitzgerald, Adam Hough, Daniel Saxer, Stefan Stuntz e Oliver Wagner. @{b}*@{ub} Karl Bellve e Daniel Saxer per la loro grande opera di aiuto. @{b}*@{ub} NSDi per il primo protocollo TCP/IP pubblicamente disponibile per AmigaOS e la sua API molto usabile. @{b}*@{ub} James Cooper, Steve Krueger e Doug Walker per il sistema di sviluppo SAS/C ed il loro grande aiuto. @{b}*@{ub} Stefan Stuntz per il suo MUI, pacchetto per la realizzazione di interfacce grafiche. @{b}*@{ub} Klaus Melchior per la sua custom class MUI "Busy.mcc". @{b}*@{ub} Robert Reiswig per il prestito di alcuni importanti equipaggiamenti elettronici. @{b}*@{ub} Università della California per il continuo e fruttuoso lavoro sull'eccellente codice di rete BSD. @{b}*@{ub} Reinhard Spisser e Sebastiano Vigna per aver portato "makeinfo" su Amiga. @{b}*@{ub} Paul Trauth, vincitore della competizione per il logo di Miami, per la sua bella collezione di immagini. @{b}*@{ub} John Pszeniczny per le sue variazioni sul logo di "Miami". @{b}*@{ub} Jim Szutowicz per le sue versioni a molti colori del logo di "Miami". @{b}*@{ub} Martin Huttenloher e Stefan Stuntz per il loro permesso di usare immagini MagicWB in Miami. @{b}*@{ub} Roman Patzner per la progettazione di nuove icone. @{b}*@{ub} Olaf Barthel per la gtlayout.library e per l'aiuto nel risalire alla fonte di alcuni problemi. @{b}*@{ub} tutti gli utenti registrati di Miami. @EndNode